Non è una barzelletta, mi è successo davvero l'estate scorsa e dato che è divertente ve la racconto.
Ero al market a fare la spesa, davanti a me vidi una signora enorme con un vestito arancione, capitai sulla sua destra e notai la striscia che animava il vestito, era la storia di un cammello.
Nella prima stazione il cammello era bello e felice, guardava il sole che sorgeva e, nella seconda stazione, decideva di fare una passeggiata nel deserto. Nella terza stazione, proprio al centro della pancia della signora, il sole allo zenit l'aveva sfinito, le sue gobbe erano sgonfie, sbavava e non si reggeva sulle gambe.
Cercai di spostarmi sul lato sinistro della signora per vedere la continuazione della storia, ma lei si girava ogni volta che mi giravo io, nel banco della frutta mi dava la destra, anche nel banco dei salumi mi dava sempre la destra, cercavo di fare in fretta per girarle intorno ma la circonferenza era troppa e lei continuava a darmi la destra.
Ero disperato, dovevo sapere cos'era successo al cammello e credo di aver esagerato un po' nei movimenti, tanto che lei mi guardò con aria truce e capii che dovevo smetterla.
Non presi altro dagli scaffali, ero talmente triste che mi avviai verso la cassa e lei, nella cassa a sinistra, mi dava sempre la destra.
Così decisi di aspettarla fuori, quando uscì mi avvicinai e lei fece per andarsene dandomi sempre la destra, presi coraggio e la fermai.
Signora, gridai, si fermi per favore.
Mi guardò impaurita e mi disse: ma si può sapere cosa vuole? è da un'ora che mi segue.
Signora, dissi, mi scusi, ma non riuscirei a dormire, devo sapere che fine ha fatto il cammello, e indicai il suo vestito.
Lei mi guardò stupita, finalmente mi mostrò il suo lato sinistro e...
E' salvo, disse, ha trovato l'oasi, si è dissetato ed ha ripreso il cammino.
E infatti il cammello aveva trovato l'acqua e le palme e aveva proseguito la sua passeggiata felice e contento.