max pezzali 883

Il "secondo tempo" di Max
Un nuovo album pensando al figlio

Max Pezzali, dopo 16 anni, torna sul palco del Teatro Ariston. Il brano che canterà a Sanremo si intitola Il mio secondo tempo ed è il primo singolo del nuovo album Terraferma. L’ex 883 ha ben chiari gli ingredienti necessari per affrontare questa nuova sfida: “un pizzico di incoscienza e la voglia di divertirsi” dice a News Mediaset.

Ma a fare realmente la differenza rispetto alla sua ultima partecipazione alla kermesse musicale è una novità che si chiama Hilo. Max Pezzali, nel frattempo, è infatti diventato papà e questo nuovo impegno ha cambiato il suo modo di vedere le cose, sia come uomo che come artista. “Quello che prima era un mondo nel quale dovevo muovermi da solo", spiega il cantante, "oggi da genitore è anche il luogo in cui dovrò far crescere mio figlio, insegnargli a muoversi, aiutarlo a trovare la propria strada”.

Proprio la paternità e l’aver superato i 40 anni hanno ispirato il cantante nel suo ultimo lavoro, Terraferma. “Il titolo fa riferimento alla ricerca della sicurezza. Dopo le onde più o meno tempestose, che caratterizzano la vita di ognuno noi", dice Pezzali, "la cosa fondamentale è trovare un punto fermo, che nel mio caso è proprio il porto nel quale addestrare mio figlio affinché possa affrontare il mare aperto, quando poi sarà il suo momento”.

La ricerca di una stabilità emotiva, la riflessione sugli anni passati e quelli che arrivano dopo essere diventati ufficialmente adulti sono temi che tornano anche ne Il mio secondo tempo. Del brano Max ha già registrato un videoclip in cui, grazie a particolari effetti speciali, compare come attore nei film che hanno fatto la storia del cinema italiano. Ma nonostante ciò risulta impossibile che tra le tante novità del suo presente ci sia anche la recitazione: “Non sono capace di interpretare i panni di un altro. Scrivere canzoni è quasi un’autoanalisi continua, devo sempre tirar fuori me stesso, non potrei fare altro che raccontare di me. Ma in compenso", afferma divertito, "nel video indosso diverse parrucche e credo di essere davvero buffo”.

“Il secondo tempo” di Max, da papà, con il Festival alle porte e l’uscita imminente del nuovo album, sembra pieno di soddisfazioni. “Posso dire di aver realizzato parte dei miei sogni, anche se non mi sento totalmente appagato, perché credo sarebbe sbagliato. Ogni volta c’è sempre un passo che si può fare in più, però ho sicuramente ottenuto dei bei risultati”. E qualche rimpianto, qualche difficoltà? “Di quelli sempre un po’. Ogni cosa poteva andare meglio, chissà. L’importante è prendere le decisioni con cognizione di causa e una volta prese non pensarci più. Nella carriera le difficoltà ci sono. Ad esempio", confessa Max, "quando Mauro Repetto ha deciso di lasciare gli 883 non sapevo se continuare o meno. Ero abituato a pensare la musica in due. Poi ho capito che mi piaceva talmente tanto farla che sarei comunque andato avanti da solo”.

A Terraferma, in uscita il 16 febbraio, seguirà anche un tour in tutta Italia. “L’emozione di guardare negli occhi il pubblico è straordinaria. E’ quello il momento in cui realmente c’è il confronto, in cui capisci se quello che hai fatto è arrivato o no”. Del resto, nella “formula Pezzali”, l’attenzione e il rispetto per i fan non mancano mai: “E’ difficile quando ti metti a lavorare su un disco capire cosa vuoi andare a fare. All’inizio pensi a cosa vorrebbe ascoltare il pubblico", spiega Max, "ma alla fine scrivi sempre quello che sei in quel determinato momento. Credo che l’unico modo per parlare alle persone sia essere sinceri al 100%”.

Francesco Maddaloni
tgcom