Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Paola

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2010 08:19
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 25
Città: MILANO
Età: 50
Sesso: Maschile
05/08/2010 20:51
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La sedia era in camera da letto a fianco del comodino, pratico e atipico bersaglio per camicie gettate al loro destino. L’ho portata nel soggiorno-cucina e ho messo in tavola un piatto in più per Serena.
Ormai sono abituato a vederla girare per casa, è la migliore amica di Paola.
E non mi ci provo nemmeno a dirle che non ho voglia di avere ospiti a cena.
Se potessi scegliere, non vorrei ospiti, non vorrei invasioni nei miei pensieri, vorrei fuggire le emozioni altrui, troppo felici per il mio desiderio di farmi del male, sguardi e gesti che la mia indole interpreta come vuoti e assenti.
Ma per fortuna non posso scegliere, una serata a chiacchierare mi fa stare bene. Finisce sempre cosi.

Gnocchi e ragù della mamma di Serena (tremendamente pesanti), scaldati in forno. Nemmeno devo sforzarmi di cucinare. (di solito lo faccio io, non mi pesa, nonostante la dieta). Per me la solita porzione di riso in bianco, è la settimana del riso. Paola e Sere mi conoscono, non mi dicono nulla, anzi sono proprio questi momenti, in cui riesco a dedicarmi ai miei propositi, che ritrovo vitalità.

Il vino abbonda e noi non lesiniamo. Ogni volta noi tre riusciamo a mischiare discorsi seri con cazzate pazzesche, a ridere sempre. Si arriva a fare ore piccole senza accorgersene, senza pensieri.

Normalmente, per me, non è facile trovare argomenti cui parlare che non declinino con la mia attinenza alle diete, alla depressione, alla voglia di dimagrire che identifica il mio esistere, la mia malattia, la mia motivazione.
Come può un dolore credere di essere forza quando è consapevole e voluta punizione per il male stesso che combatto, che mi brucia la voglia di sognare? Come si può avere paura di stare bene, e trovare il sedativo all’ansia nell’essere infelici, sentirsi sé stessi stando infelici?
Non so perché Paola mi abbia trovato e voluto, strappandomi da quell’angolo buio in cui ad un certo punto della mia vita ho sentito l’accoglienza di casa che il mondo mi aveva negato, e di cui ancora oggi avverto il richiamo. Non so come abbia fatto Paola ad amarmi.

In serate come questa torno alla vita.

La temperatura si alza e i discorsi si fanno più sfumati. Un po’ mi eclisso, un po’ mi infervoro, le ragazze parlano di sesso ed io non mi tiro indietro, sebbene mi reputi un tipo piuttosto timido. Paola racconta i suoi ex, alcuni particolari non mi erano noti. Come il motociclista incontrato lungo la cisa ed il sesso orale consumato in una zona di sosta. Sere rimane in pole, con il fotomodello toscano acchiappato sul treno per milano e scopato direttamente in carrozza. Evito il confronto lanciando palle di riso sulle disinibite commensali.

Paola è magra, esile. La sua forza è tutta negli enormi occhi, nello sguardo vivo, intelligente, nel viso nervoso, emotivo, che evoca suggestioni ad ogni piccolo movimento. Al suo confronto mi sento un vero cesso. So che mi ama. Sono io a non amarmi, a non accettare me stesso, né lo stato delle cose che dovrebbe invece rappresentare, perché di fatto lo è, la mia felicità. Sto male dentro. E per non stare male mi ammalo. Decido di ammalarmi. Poi voglio guarire. Inseguendo illusioni a loro volta guaste. E non guarisco, ma almeno credo di combattere il male. E’ la follia di un corpo disintegrato. Paola tiene insieme i pezzi instabili di ciò che sono, mossi dalla dolce spinta dell’autodistruzione, è collante della mia fragile identità, rattoppo della mia paura di essere abbandonato.

Serena non è magra ma nemmeno grassa, è bella perché ride sempre, perché sa dispiegare il suo sguardo e la sua passione oltre l’apparenza. Sprizza vita ovunque. Sembra che non abbia bisogno di nulla.
Vorrei essere come lei.


Il senso del tempo era scomparso, contestualmente all’offuscamento dei sensi. Non so dire quando, né ricordare come e perchè sia successo, che ci siamo ritrovati tutti e tre nella stanza accanto, sul letto.
Io rosso e infiammato, sentivo il calore dentro di me, non so se di imbarazzo o di eccitazione, o di vino. Mi ricordo lucido e consapevole, mentre ci spogliavamo, e nella mia testa i pensieri di quanto stava accadendo, dei miei dubbi, che svanivano insieme ai gesti con cui le toccavo, delle domande che mi nascevano senza risposta su quali sarebbero state le conseguenze con la mia compagna che pure era li, protagonista di questo gioco, bellissima.

Ero un drago che usciva imperioso dal buio mostrando il fuoco e le ali, che erompeva tutta la gioia e la passione e l’amore che aveva dentro, la pulsione di un corpo che vuole godere della vita e scatena rabbia e ingordigia, invadendo le vene, e penetrando con forza il corpo delle donne che in quel momento leggevano nei miei occhi la passione…..eravamo onde che si inseguono e si cavalcano. Ero Dio senza più ferite ma con due angeli, solo per me, angeli di amore e di sesso.

Ci siamo baciati, leccati, amati, cercati, scambiati, toccati l’uno con l’altro, con l’altra. Il mio corpo agiva per me. Si univa agli altri due corpi, la loro pelle si mischiava con la mia in un unico sudore. Mi trovavo di fronte al viso il loro sesso, i loro capelli smossi, le loro gambe, i loro fluidi, senza un ordine, senza una coerenza, ed io ero loro strumento, a loro uso. E ne godevo.

L’effetto onirico dell’eccitazione stava diradando, io stavo spingendo dentro il corpo umido, eravamo tutti umidi, di Serena, che piegata di fronte a me mi mostrava la schiena tesa. Paola era seduta sul puff a lato del letto, lo sguardo sul silenzio della stanza in cui si sentivano solo i gemiti di Serena.
Poi mi guardò fisso negli occhi inchiodando il mio sguardo a lei.
I suo occhi erano splendidi e nel loro blu scorgevo un infinito simile alla nostalgia dei marinai di fronte al sempre possibile non ritorno. Non mi fermavo, non potevo. Rallentai, dosai le ultime spinte, il mio viso non nascose smorfie di piacere, venni sulla schiena felice ed esausta di Serena, che continuò leccandomi e pulendomi dallo sperma acre. Leccandomi bene. Sotto il suo sguardo.
I nostri corpi stavano respirando di vita propria.
Pensavo: Paola non mi perdonerà mai.

In 4 anni non avevo mai tradito Paola, la parte viva di me. Io sono un guscio vuoto, per me, l’amore non può avere un senso. Non posso avere sentimenti. Paola mi ha preso, ascoltato, amato, ha giocato con me…ma i gusci vuoti non hanno cuore. No, il cuore c’è, ma non lo voglio ascoltare, non ho la forza, per farlo, e per beffarda contraddizione, non amando me stesso, ho bisogno di essere amato, per potere a mia volta amare, donare amore e ricavarne felicità.
Non potevo esistere senza Paola.
E non l’avevo mai tradita.
Fino ad ora.

Ora il silenzio che circondava il letto sfatto, il corpo bianco di Serena sul letto piegato con gli occhi chiusi, il mio corpo esile e fragile di nuovo tornato spaesato e intimidito, nudo e pieno di odori, il corpo di Paola semivestito e rannicchiato, era totale.
Sorrisi. Sorrise.

Non ho tradito Paola, ho tradito le mie convinzioni malate, io, vaso di vetro, ho esploso i miei battiti, con una violenza ed una verità di amore che ha infranto la cupola sul mondo intorno, sentivo sangue e la voglia, la vitalità, sono scivolato dentro la vita, dentro Paola, dentro Serena, dentro me….

Paola continuava a guardarmi. Si avvicinò. Mi diede un lunghissimo bacio con la lingua e mi disse, lentamente, a voce flebile ma con una forza immensa, all’orecchio… ti amo
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 36.157
Sesso: Femminile
06/08/2010 08:19
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

molto bella,complimenti ^_^






---------------------------------------------
- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?



Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Grazie Della Visita...Torna presto a Trovarci!

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:38. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com