Ligabue, show spettacolare per 120mila fan
"Campovolo 2.0" non ha deluso le aspettative rivelandosi perfetto
11:24 - Oltre 120mila fan hanno accolto a braccia aperte Ligabue che ha trionfato con "Campovolo 2.0" mettendo a segno tre ore di concerto e 31 brani in scaletta, divisi in 7 set. "Questa è la mia vita" ha inaugurato lo show ricco di effetti speciali su un palco di 90 metri di lunghezza e 1100 metri quadrati di superficie. Tanti gli amici presenti da Mauro Pagani al produttore Corrado Rustici. Uno show imponente e potente, perfetto... forse troppo.
Dopo “Questa è la mia vita” Liga ha proposto “Un colpo all'anima”, un'esplosione di macchie di pittura blu e bianche proiettate su un totale di 620 metri quadrati di schermi ha segnato l'inizio de“I ragazzi sono in giro”. Il produttore Corrado Rustici dell'ultimo disco "Arrivederci, Mostro!" ha accompagnato la band (Fede Poggipollini, Mel Previte, Antonio Righetti, Roberto Pellati e Luciano Luisi) in “Ci sei sempre stata”. E via gli altri brani “Atto di fede” e “Le donne lo sanno” che chiude il primo set.
Per il secondo set ad accompagnare Ligabue c'era Mauro Pagani che ha suonato l'armonica, il flauto e il violino in “Ho ancora la forza”. E all'improvviso sono comparse le facce dei Clandestino (Max Cottafavi, Gigi Cavalli Cocchi, Luciano Ghezzi, Giovanni Marani e Gianfranco Fornaciari) che sono saliti sul palco per “Anime in plexiglass” e “Figlio d'un cane”. “M'abituerò” è il titolo del primo inedito che parla di un amore finito e composto nel periodo del disco “Sopravvissuti e sopravviventi” del 1993. Immagini di Marlon Brando sono stati proiettati durante “Marlon Brando è sempre lui”, poi “I duri hanno due cuori”, “Non è tempo per noi” e la scatenata “Balliamo sul mondo” con un mappamondo sugli schermi composto da tutte le bandiere.
Mauro Pagani è tornato per il quarto set e ha aperto “Il giorno di dolore che uno ha”, al termine dell'esecuzione la banda ha intonato con Ligabue “In pieno rock'n'roll”, “Vivo morto o X”, con un intro totalmente diverso dalla versione su cd. “Niente di grande è stato fatto al mondo senza il contributo della passione” di Hegel è comparso sul megaschermo al termine di “Viva”. E' la volta del secondo brano inedito “Sotto bombardamento” composto nel periodo di “Buon compleanno Elvis”, segue l'assolo di Capitan Federico Poggipollini per “Certe notti” e la conclusione del quindi set con “Tra palco e realtà”.
Il sesto set con Mauro Pagani (al bouzouki e violino) e Corrado Rustici è stato aperto da “Buonanotte all'Italia”. Infine il settimo set con la band che ha segnato l'esecuzione di “Quando canterai la tua canzone”. Di nuovo la musica con “A che ora è la fina del mondo?”, l'amatissima “Piccola stella senza cielo”, “Sulla mia strada” e “Urlando contro il cielo”. Il bis è stato affidato al nuovo singolo “Il peso della valigia”. Sulle note di "Taca Banda" il concerto volge al termine, dopo 3 ore e 31 canzoni. Prima de "Il meglio deve ancora venire" Liga ha invitato i presenti a far l'amore stanotte: "Voglio mille figli da Campovolo".
Uno show perfetto, senza sbavature, rodato e l'organizzazione capitanata dal promozione F&P Group è stata impeccabile. Quel che ha colpito è stato il pubblico del rocker assolutamente ordinato, paziente e di tutte le età: c'erano gli adolescenti, i trentenni fino ai cinquantenni e tante famiglie con i loro figli. Ligabue ha sperimentato tutto in quindici anni di carriera live: club, teatri, palazzetti, San Siro, l'Arena di Verona e Campovolo e la sua forza è sempre stata quella di creare un contatto 'intimo' con il suo pubblico con un abbraccio caldo e rock. "Campovolo 2.0" ha avuto solo un piccolo difetto: troppo perfetto, quasi asettico. Forse San Siro è la dimensione più congeniale per l'artista che comunque ha dimostrato ancora una volta di saper stregare in un colpo solo 120mila fan. Una piccola curiosità. Ferdinando Salzano - amministratore delegato dell'agenzia Friends and Partner - ce l'aveva promesso in una nostra intervista: "Non si ripeterà il piccolo incidente del 2005, tutti i fan (anche quelli posizionati in fondo all'area) sentiranno bene le canzoni". Ed è stato di parola.
tgcom
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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
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- Si.
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