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08:20 - Da Firenze arrivano due importanti scoperte sul mondo delle piante: le loro radici esplorano il suolo con un comportamento di sciame simile a quello di alcuni insetti sociali come le formiche e, soprattutto, sono in grado di percepire suoni e anche di produrli.
Le scoperte arrivano dal gruppo di ricerca guidato da Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale e socio dell'Accademia dei Georgofili, da uno studio pubblicato sulle riviste scientifiche "Plos One" e "Trends in Plant Science.
Le regole semplici che sussistono fra gli individui che compongono un gruppo, ad esempio mantenersi ad una certa distanza dal vicino più prossimo, oppure muoversi ad una velocità non superiore a quella di chi precede, possono generare dei comportamenti collettivi molto complessi. Questi comportamenti sono stati per la prima volta negli sciami d'insetti sociali, ragion per cui prendono comunemente il nome di "comportamenti di sciame". Comportamenti simili sono propri anche degli stormi di uccelli, dei banchi di pesci e anche nelle grandi adunanze umane, come eventi sociali e sportivi. Oggi è stato dimostrato che esistono anche per le piante. Mancuso e i suoi collaboratori hanno documentato che le radici di piante diverse della stessa specie dirigono la propria crescita utilizzano dei modelli di comportamento "di sciame", comportandosi in questo come insetti di una stessa colonia.
Il fatto, poi, che le piante siano sensibili ai suoni è stato per anni appannaggio di storie e leggende, ma ora si può affermare che in esse c'è qualcosa di vero. Le radici delle piante, infatti, percepiscono le frequenze sonore e rispondono ad esse variando la direzione della crescita. Inoltre, crescendo, emettono dei suoni particolari (simili a dei click) che potrebbero essere percepiti dalle radici vicine. In entrambi i casi si tratta di scoperte originali che aprono numerose nuove strade di ricerca, e che dimostrano la complessità delle strategie e la varietà dei comportamenti utilizzati dai vegeta