Memoria: si dimentica ciò che non interessa

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rosarossa79
00martedì 26 giugno 2012 06:40
tgcom24
08:20 - Incontriamo una persona e non ricordiamo il suo nome. Oppure leggiamo un libro e non sappiamo più come si chiama l'autore. Il fatto, oltre al comprensibile imbarazzo per la gaffe in cui siamo magari incorsi, ci fa chiedere con un po' di preoccupazione: che succede alla mia memoria? La risposta che dà la scienza è rassicurante: dimenticare i nomi delle persone può non avere nulla a che fare con le capacità del nostro cervello, quello che pesa davvero è la mancanza di interesse.
E' quanto sostiene una ricerca della Kansas State University. La capacità di ricordare risiede infatti nel "peso" che un argomento o una situazione hanno per noi: quanto più è alto, tanto più è probabile che il suo ricordo si imprimerà stabilmente nella memoria. Insomma, il fatto di dimenticare come fa di cognome il conoscente incontrato per caso o il prof di ginnastica di nostro figlio non significa che la memoria faccia i capricci. Semplicemente si tratta di nozioni che non ci servono e di persone delle quali non ci importa nulla.

Spiega Richard Harris, professore di psicologia alla Kansas State University: "Alcune persone, generalmente coloro che sono socialmente più consapevoli, sono semplicemente più interessate alle persone e alle relazioni; sono cioè più motivate a ricordare il nome di qualcuno". La spiegazione di Harris vale soprattutto in professioni in cui è utile potersi rivolgere alle persone chiamandole per nome, o comunque sapere come si chiamano, come accade ad esempio nel caso dei politici o di chi si dedica all'insegnamento.

Le sue considerazioni sono partite da un gioco di geografia cui stavano partecipando alcuni studenti nel suo ufficio: Harris ha cominciato a nominare Paesi e capitali e gli allievi sono rimasti stupiti dalla quantità di nozioni che riusciva a ricordare. Il professore, però, si è reso conto che il suo ricordo non derivava dalla memorizzazione di una mappa, ma dalla sua passione per i francobolli. Grazie ai vari pezzi della sua collezione e ai luoghi da cui provenivano, si è trovato a immagazzinare una grande quantità di nozioni di geografia senza averle mai realmente studiate.
Neongenesis
00martedì 26 giugno 2012 11:57


Ricerca interessante.
Potrebbe essere il tema del prossimo libro di fabio volo.
Sottotitolo: non ci sono più le mezze stagioni
danila555
00martedì 26 giugno 2012 16:06
Anche a me capita di non ricordare il nome delle persone, non perché non mi interessi ma perché mi interessa di più la loro personalità, cosa c'è dentro, come si rapportano con gli altri.

[SM=g2814900]
rosarossa79
00martedì 26 giugno 2012 16:32
per fortuna ho buona memoria
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