Sai vivere l’emozione del momento...???

E ho guardato dentro un'emozione e ci ho visto dentro tanto amore che ho capito perché non si comanda al cuore.
(Vasco Rossi)

Le emozioni fanno parte integrale della nostra quotidianità e nascono da tutti i fattori che ci circondano, è qualcosa d’intenso ma breve e limitato nel tempo. Forti emozioni le possiamo provare per uno spavento, o alla vista della persona di cui siamo innamorati, in quel preciso istante il nostro cuore aumenta i suoi battiti, ci viene da piangere, da ridere o da gridare. Ci emozioniamo guardando un tramonto, abbracciando le persone che amiamo, il sorriso di un bambino, la prima parola di nostro figlio....Sono molteplici le occasioni che ci fanno provare il piacere emozionale e questa essenza va assaporata in tutta la sua intensità nello stesso momento in cui si genera!!!

Sai ancora emozionarti per le semplici cose della vita??

Sai vivere l’emozione del momento...Senza pensare al domani???

Ricordi le tue più belle emozioni vissute???...Quali sono state???

Sai ancora emozionarti per le semplici cose della vita??

> mi emoziono anche troppo spesso tanto da risultare spesso troppo facile..

Sai vivere l’emozione del momento...Senza pensare al domani???

> questo mi rimane complicato farlo.la mia mente va a mille e spesso prima di lasciarmi andare ad emozioni del momento mi chiedo cosa sara' il domani

Ricordi le tue più belle emozioni vissute???...Quali sono state???

> di emozioni belle ce ne sono state diverse..
la nascita della mia prima nipotina e poi a seguire la nascita delle altre..
l'abbraccio di un amico in un momneto in cui pensi di essere solo al mondo
l'amore di una persona che non pensavi mai arrivasse nella tua vita

Eì vero, le emozioni fanno parte della nostra vita della nostra quotidianeità e di noi stessi...
I linea di massima sono una persona sensibile e passionale, quindi a dirvi la verità, a seconda del mio stato d'animo mi emoziono anche per le cazzate molte volte.
Fino a ieri sera piangevo come una stupida davanti alla tv per l'ultima puntata di Grey's Anatomy.
Comunque per quanto mi riguarda e per rispondere alla tua domanda, posso dirti di si, che mi emoziono ancora per le piccole cose.
Per me le piccole cose sono le piccole sorprese, un ti amo detto improvvisamente, un ti voglio bene zia da mio nipotino, arrivare a casa mia e trovare la cena pronta.
Per quanto riguarda vivere l'emozione del momento dipende dal punto di vista, perchè sono comunque molto logica e razionale, anche se, a volte, anche io mi lascio prendere dalla follia.
Mi vivo tutte le emozioni del momento, soprattutto le emozioni che non portano nessun cambiamento alla mia vita quotidiana. Se si tratta di emozioni che potrebbero farmi modificare il mio percorso allora ci sto un pò a pensarci .. magari poi mi dico, sti cazzi ma chi se ne frega, a Stella viviti il momento .. e allora lo faccio... ma sempre con criterio.
Se ricordo le mie più belle emozioni vissute???Bhe caro Keko, ricordo la telefonata che mio fratello mi fece mentro mi trovavo a Milano per un concorso chiedendomi di portare un pensierino al mi oprimo nipotino... non vi dico le lacrime versate alla stazione davanti a tutti...
Oppure l'emozione che ho provato alla sua nascita. O ancora una sorpresa che mi preparò il mio compagno qualche anno fa a Santiago per il mo compleanno...
O ancora l'emozione quando vedo mia mamma (che vive giù in sicilia) e che viene a trovarmi...

In realtà la vita è un continuo flusso di emozioni, quando non le sentiamo è perchè siamo totalmente bloccati. Le rigidità muscolari accumulate per tensioni e "ferite" tendono a chiuderci nei confronti di questo complesso mondo. I pregiudizi e gli stereotipi ci dicono cosa provare al di là del vero sentire. Nella nostra società, nella nostra cultura, è alquanto normale bloccare il naturale fluire emozionale creando una scissione fra corpo e mente. Le società orientali dedicano più attenzione a questo aspetto.
Ci sono poi gli eventi eclatanti dove è socialmente accettata una reazione più libera, pensiamo alla fase dell'innamoramento, alla gioia della nascita di un figlio.
Personalmente sono dipendente dalle emozioni, ma questo non vuol dire che riesco a viverle sempre, sono anche io figlia della nostra cultura, è solo che le cerco disperatamente, come fossero l'aria di cui necessito per sentirmi viva. Cerco le emozioni concentrandomi nella percezione della bellezza quotidiana, stando attenta alle mie reazioni istintive nelle relazioni interpersonali e ragionandoci su, cercando di adornare la settimana con qualcosa che amo in modo da dare delle sferzate vitali, a volte ricorro a tecniche di rilassamento. Il mio modo di vivere le emozioni non è però impulsivo, le lascio passare attraverso la ragione e poi le indirizzo cercando di non snaturarle, sono una riflessiva insomma.
Le emozioni più belle le ricordo eccome, ricordo i momenti dell'innamoramento, ricordo i sogni realizzati, le giornate particolari con amici, i piccoli viaggi, la condivisione di momenti belli di persone a me care, i giochi di infanzia. Si, riesco ancora ad emozionarmi, ma mi impegno affinchè ciò accada.
Penso che la forma suprema di immersione nelle emozioni sia quella degli artisti, ecco, la mia ambizione è quella di riuscire a vivere artisticamente, al di là del fatto di dar vita ad opere d'arti, vorrei che la mia stessa vita fosse un'opera d'arte, e solo le emozioni possono colorarla la vita, firmarla, lasciarle la propria impronta.

In Aspromonte c'è un posto sul crinale di una montagna, alle spalle il bosco di pini secolari e davanti un canalone dove scorre l'Amendolea neonata, un fiume o fiumara come la chiamiamo qui. Le Rocce sono grandi spuntoni di granito che si protendono sul dirupo e da lì si può godere di uno spettacolo unico, va in scena la natura incontaminata, antica ma emozionante come un evento che ti capita una volta sola nella vita.
Il cielo borbottava da ore e il sole era una promessa non mantenuta da tempo, la sua era una luce quasi da candela benché fosse mezzogiorno passato. Mi ero seduto proprio al margine della pineta, voltandomi trovavo il buio notturno che si stemperava nella nebbia e appena fuori la brezza liberava il palcoscenico e mi mostrava gli attori, l'acqua in fondo ancora così fragile e i faggi aggrappati allo scosceso, esili, in continua ricerca di appigli nelle fenditure della pietra, lontano a valle i castagni arrugginiti, era novembre. Cominciò a piovere in silenzio e non me ne accorsi, ero talmente affascinato da tutti i particolari che riuscivo a vedere che non mi resi conto di nulla, a un tratto mi ritrovai inzuppato e rabbrividivo ma non volevo cercare un riparo, sembrava che la natura mi avesse scelto fra il pubblico per partecipare alla rappresentazione, ero più simile a una pianta che a un essere umano. Ricordo ancora il silenzio, quello che noi definiamo silenzio, anzi la musica, l'orchestra della pioggia che cambia strumento di attimo in attimo a seconda di cosa colpisce, i toni cupi dei bassi, gli acuti protratti all'infinito, le percussioni sulla giacca, gli effetti speciali della nebbia che scese all'improvviso, balzò nel vallone e cancellò il paesaggio. Mi ritrovai sospeso insieme a qualche tronco e non so perché, non me lo spiego tuttora, mi strinse un nodo alla gola e cominciai a piangere, zitto zitto per non guastare la meraviglia che stavo vivendo, era un regalo enorme che credevo di non meritare.
Era solo qualche anno fa, e credo che... sì, per fortuna riesco ancora ad emozionarmi.

Sai ancora emozionarti per le semplici cose della vita??

Non troppo, a parte quando guardo i cartoni animati.

Sai vivere l’emozione del momento...Senza pensare al domani???

Si

Ricordi le tue più belle emozioni vissute???...Quali sono state???

Lasciando da parte amore e amicizia perchè sono corse che non si possono liquidare in poche righe, sicuramente il giorno della laurea, perchè era il mio giorno.