Re:
danila555, 06/02/2012 21.23:
Se hai un disagio fisico, chiediti: che cosa mi impedisce di fare? Le risposte potrebbero dirti che te lo sei fatto venire per evitare un qualche cosa che non ti piace, per punirti di una tua presunta colpa o per procurarti in qualche modo una situazione di comodo che ti offre vantaggi per i quali sei disposto a rinunciare al benessere fisico almeno per qualche tempo.
I vantaggi possono essere tanti, per quanto assurdi ti possano sembrare: non andare a lavorare in una giornata particolarmente pesante, o per non incontrare una certa persona; dar ragione alla mamma che diceva che uscire senza maglia fa prendere il raffreddore; farsi coccolare un po'; essere al centro dell'attenzione; piangersi addosso, fare la vittima; scansare una responsabilità; prendersi cura di sé dopo essersi tanto trascurati; darsi la giusta punizione per qualche colpa.
CONTINUA
Chiediti anche: che cosa mi obbliga a fare?
Le risposte potrebbero esprimerti un bisogno che da tempo reprimi: se si tratta di qualcosa che ti obbliga stare a letto a dormire, potrebbe dirti che hai tirato troppo la corda e che devi imparare a concederti il giusto riposo anche senza la "scusante" della malattia. Ma possono anche farti capire il vero messaggio che quel disagio ti vuole portare.
Chiediti che cosa avviene nel corpo a seguito di quella malattia e qual è la funzione dell'organo colpito, poi trasferisci il problema su tutti gli ambiti di te.
Se è un problema di digestione, chiediti quali emozioni, pensieri, persone ti "stanno sullo stomaco"; se è un problema ai piedi o alle gambe che ti obbliga a star fermo, chiediti dove non vuoi andare e perché.
Se è un problema di emicrania che ti costringe a chiuderti in camera senza vedere nessuno, né pensare, chiediti perché ti vuoi estraniare dalla realtà, che cosa c'è che non ti piace.
Sono molto interessanti i messaggi dei dolori: se ti trovi costretto a tenere una spalla più alta, chiediti che cosa c'è di tanto pesante sull'altra.
Se il colo è rigido, chiediti quale aspetto della tua vita ha bisogno di essere visto da altri lati che tu rifiuti (non ti giri a guardare).
Se non puoi articolare le dita delle mani, chiediti che cosa ti impedisci di afferrare...