Tutto inizia dentro di noi

Se abbiamo qualcosa che non funziona bene, guardiamo dentro di noi e non fuori, come invece ci ha insegnato a fare la nostra cultura.
Se facciamo quello che è giusto per noi, se ci ascoltiamo, siamo naturalmente equilibrati e sani.
Quindi ognuno di noi è artefice della propria realtà.
La crea con le decisioni che prende e, se il risultato che ha ottenuto non gli piace, lo può cambiare.
Questa consapevolezza ci permette di essere liberi di scegliere la vita migliore per noi.
Ciò che sentiamo a livello fisico, mentale o emozionale ci aiuta nel nostro processo di comprensione poiché è un linguaggio da decifrare che ci spiega ciò che ci sta capitando e perché.
Se abbiamo una caviglia rotta, invece di pensare di non poter camminare, immaginiamo di dire a noi stessi: "Non mi permetto di reggermi sulle mie gambe, mi sto impedendo di scappare da qualcosa o di andare verso qualcosa o qualcuno" (la caviglia è l'articolazione che ci permette di "camminare" verso qualcosa o di scappare da qualcosa. Se ce l'ho rotta mi impedisco di...).
In questo modo riprendiamo la nostra autonomia e possiamo decidere della nostra vita, vediamo che la decisioe precedente non va, dunque abbiamo la possibilità di cambiarla.
Questo implica una grande responsabilità perché non si può più attribuire la colpa a qualcosa che è fuori di noi, ma anche un'enorme libertà: quella di creare la vita che desideriamo.

Che ne pensate di questo modo di vedere la nostra realtà?

direi che sarebbe fantastico vederla cosi ma ci vuole un lavoro su di noi pazzesco...
e' piu semplice far in modo che siano gli altri a modificare la nostra realta' cosi e' a oro che possiamo dare la colpa se qualcosa non va nella vita che abbiamo scelto

Lavorare su di sé è un lavoro che tutti dovremmo concederci, anche se mi fa riflettere molto pensare che in un mondo dove l'egoismo regna sovrano si crea quest'antitesi.
La crescita personale interiore aiuta ad affrontare meglio la vita, quello che mi spaventa è l'eccesso. Tutto deve iniziare sì da noi, ma deve riflettersi anche sulla collettività, il pianeta dobbiamo condividerlo con altri 5/6 miliardi di persone ed è importante non dimenticarlo.

cherubina_g, 29/10/2011 08.27:

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Lavorare su di sé è un lavoro che tutti dovremmo concederci, anche se mi fa riflettere molto pensare che in un mondo dove l'egoismo regna sovrano si crea quest'antitesi.
La crescita personale interiore aiuta ad affrontare meglio la vita, quello che mi spaventa è l'eccesso. Tutto deve iniziare sì da noi, ma deve riflettersi anche sulla collettività, il pianeta dobbiamo condividerlo con altri 5/6 miliardi di persone ed è importante non dimenticarlo.

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Hai pienamente ragione. Se aspettiamo che siano gli altri a cominciare, gli altri aspetteranno che siamo noi.. e così via...
Rimaniamo sempre nel nostro egiosmo cozzando con l'egoismo dell'altro.
Se tu fai un percorso di crescita personale, il tuo atteggiamento nei confronti dei tuoi figli, del tuo compagno, dei tuoi genitori, dei tuoi colleghi, dei tuoi amici... risentirà del tuo mondo interiore creando empatia e si espanderà tra i membri della tua famiglia, tra il gruppo dei tuoi amici, nel mondo del lavoro.
Non dobbiamo chiaramente fare proseliti.
Secondo me, possiamo solo dare amore e far sentire questo amore all'altro.
Quando i rapporti sociali si basano sull'amore, sulla comprensione, sull'empatia, il benessere si sente.
Non credo che sia un'utopia.
Secondo me, la cosa migliore è VOLERE iniziare, un po' alla volta a metterci in discussione, un passetto dietro l'altro... ci vorrà tempo sicuramente ma cominciare è metà dell'opera perché significa che è stata presa una decisione.