chi si somiglia si piglia...

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rosarossa79
00lunedì 7 giugno 2010 13:39
o gli opposti si attraggono ?
quale affermazione e' la piu vera secondo voi?
+cecily+
00martedì 8 giugno 2010 15:00
Nessuna delle due credo.
Secondo me è l'amore che ti fa stare assieme.
Ci sono coppie che hanno interessi comuni e caratteri simili che vanno d'accordissimo, come coppie con interessi e caratteri diversi che lo fanno.
rosarossa79
00martedì 8 giugno 2010 19:04
questo e' vero
ma se si sta insieme a persone con cui non si condivide nulla diventa complicato forse
+cecily+
00mercoledì 9 giugno 2010 10:38
Re:
rosarossa79, 08/06/2010 19.04:

questo e' vero
ma se si sta insieme a persone con cui non si condivide nulla diventa complicato forse




Dipende. Può essere un'occasione per ampliare i propri interessi
rosarossa79
00mercoledì 9 giugno 2010 11:25
ci vuole parecchia intelligenza pero'
Neongenesis
00mercoledì 9 giugno 2010 11:53



Per una coppia omosessuale vale anche fisicamente?
rosarossa79
00mercoledì 9 giugno 2010 11:57
e bu.. prova
Zelia85
00mercoledì 9 giugno 2010 20:20
“Chi si somiglia si piglia”… “Gli opposti si attraggono”. Qualcuno, probabilmente non a torto, ha definito i proverbi “la scemenza dei popoli”; il fatto stesso che sia possibile trovare un detto e la sua esatta antitesi, in grado di contraddirla completamente, rivela che forse è meglio non dare retta alle frasi fatte, e ricordare che gli antichi affermavano che “La virtù sta nel mezzo”: cioè, nel nostro caso, che sia l’uno che l’altro detto contengono un fondo di verità e che essa dipende da caso a caso, evitando facili generalizzazioni (che hanno sempre fatto male alla conoscenza umana del mondo, in qualunque campo). “Chi si somiglia si piglia” può essere vero, perché nell’altro cerchiamo una comunanza di interessi, di passioni, di visioni del mondo; ma anche “gli opposti si attraggono” può esserlo, perché nell’altro si può cercare un proprio completamento, le risorse che consciamente o inconsciamente avvertiamo di non possedere.
Tuttavia, possiamo anche affrontare la questione da un altro punto di vista. Si potrebbe sostenere che, in linea di massima, chi si somiglia si piglia, perché cerchiamo ciò che è comune a noi, come abbiamo spiegato sopra. Va aggiunta tuttavia un’amara considerazione, e cioè che, spesso, la “somiglianza” è più illusoria che reale, perché l’amore tende ad idealizzare l’altro ed a vederlo non per ciò che è realmente, ma per ciò che vorremo che fosse. Quando il velo di Maya si dissolve, si scopre l’amara verità e i motivi che accomunavano all’altro svaniscono come neve al sole. La constatazione popolare che, in maniera diametralmente opposta, afferma che gli opposti si attraggono, forse nasce da questa triste considerazione: non sono gli opposti che si attraggono, ma tali si rivelano dopo che la verità dell’altro appare in tutta la sua evidenza. Ma naturalmente non bisogna mai fare di un’erba un fascio e semmai, per concludere degnamente, citerei al riguardo il bel mito platonico di ermafrodito: narra il filosofo che un tempo il genere umano era composto da esseri doppi, sia uomo che donna, che erano in uno stato di completezza e felicità. Gli dei, invidiosi del loro stato di grazia, decisero di spezzarli a metà, creando così i maschi e le femmine. Ne deriva che, per tutta la vita, ogni metà (uomo o donna) cerca disperatamente di ricongiungersi con l’altra esatta sua metà. Ecco l’eterno problema dell’umanità: riuscire a trovare, nel corso della propria vita, la propria metà che si era persa. Quando ciò avviene, è indubbiamente la felicità: ma ahimè, come dicevamo, non tutti ci riescono…
Zelia
basettun
00mercoledì 9 giugno 2010 22:54
Che gli opposti si attraggono è una legge della fisica che funziona pure in altri campi, in pittura per esempio è nota la sinfonia di colori antagonisti, il verde e il rosso, il giallo e il viola, il bianco e il nero, in musica il jazz ha messo insieme note discordanti, nella poesia e nella letteratura moderne si utilizzano i contrasti fonetici per creare composizioni azzardate ma fascinose.
Con un minimo di apertura mentale riusciamo ad apprezzare la convivenza degli opposti ma alla fine ricordiamo le poesie di Carducci, c'innamoriamo dei quadri di Caravaggio e canticchiamo le canzonette in rima baciata. Nel quotidiano cerchiamo qualcosa che ci tranquillizzi, che non ci costringa a pensare troppo, che non ci imponga di svelare la nostra cultura, qualcosa che ci somigli nei nostri tratti più antichi, quelli tramandati che non abbiamo dovuto ricostruire.
_Stellamarina_
00giovedì 10 giugno 2010 11:08
Gli opposti si attraggono si è vero .. ma ciò non significa che in campo sentimentale sia una cosa duratura. Gli opposti si attraggono, si è attratti da una persona totalemnte diversa da noi... ma poi con il passare del tempo le diversità diventano pesanti, quindi si tende a trovare qualcuno o un qualcosa che sia più simile e più coerente al nostro io...
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