Sulle ali della Fantasia...

Sonetto Neruda

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    _Stellamarina_
    Post: 5.336
    Città: ROMA
    Età: 44
    Sesso: Femminile
    00 22/01/2009 18:45
    XVII sonetto

    Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
    o freccia di garofani che propagano il fuoco:
    t'amo come si amano certe cose oscure,
    segretamente, tra l'ombra e l'anima.


    T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
    dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
    grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
    il concentrato aroma che ascese dalla terra.


    T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
    t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
    così ti amo perché non so amare altrimenti


    che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
    così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
    così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.


    da Cento sonetti d'amore



    Che meraviglia... [SM=g9522]







    Vieni e iscriviti al nostro concorso. Ti aspettiamo!!

  • Frida07
    00 22/01/2009 19:43
    da "Cento sonetti d'amore" ..troppo bello, lo adoro st'omo..anche questo è bello di sonetto:

    XLIV

    Saprai che non t'amo e che t'amo
    perché la vita è in due maniere,
    la parola è un'ala del silenzio,
    il fuoco ha una metà di freddo.

    Io t'amo per cominciare ad amarti,
    per ricominciare l'infinito,
    per non cessare d'amarti mai:
    per questo non t'amo ancora.

    T'amo e non t'amo come se avessi
    nelle mie mani le chiavi della gioia
    e un incerto destino sventurato.

    Il mio amore ha due vite per amarti.
    Per questo t'amo quando non t'amo
    e per questo t'amo quando t'amo.
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    rosarossa79
    Post: 36.157
    Sesso: Femminile
    00 22/01/2009 20:10
    che meraviglia [SM=g9524]
    non esiste piu un uomo che ti scrive ste cose [SM=g10711]






    ---------------------------------------------
    - Prendi un piatto e tiralo a terra.
    - Fatto.
    - Si è rotto?
    - Si.
    - Adesso chiedigli scusa.
    - Scusa.
    - È tornato come prima?
    - No.
    - Adesso capisci?



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    figurina
    Post: 10.655
    Città: BEINASCO
    Età: 48
    Sesso: Maschile
    00 22/01/2009 20:36
    vabbè questa è na poesia ma va bene uguale [SM=g10710]


    Toglimi il pane, se vuoi,
    toglimi l'aria, ma
    non togliermi il tuo sorriso.

    Non togliermi la rosa,
    la lancia che sgrani,
    l'acqua che d'improvviso
    scoppia nella tua gioia,
    la repentina onda
    d'argento che ti nasce.

    Dura è la mia lotta e torno
    con gli occhi stanchi,
    a volte, d'aver visto
    la terra che non cambia,
    ma entrando il tuo sorriso
    sale al cielo cercandomi
    ed apre per me tutte
    le porte della vita.

    Amor mio, nell'ora
    più oscura sgrana
    il tuo sorriso, e se d'improvviso
    vedi che il mio sangue macchia
    le pietre della strada,
    ridi, perché il tuo riso
    sarà per le mie mani
    come una spada fresca.

    Vicino al mare, d'autunno,
    il tuo riso deve innalzare
    la sua cascata di spuma,
    e in primavera, amore,
    voglio il tuo riso come
    il fiore che attendevo,
    il fiore azzurro, la rosa
    della mia patria sonora.

    Riditela della notte,
    del giorno, della luna,
    riditela delle strade
    contorte dell'isola,
    riditela di questo rozzo
    ragazzo che ti ama,
    ma quando apro gli occhi
    e quando li richiudo,
    quando i miei passi vanno,
    quando tornano i miei passi,
    negami il pane, l'aria,
    la luce, la primavera,
    ma il tuo sorriso mai,
    perché io ne morrei.








    "passo la notte buttando piatti per terra sperando che non si rompano"

    "Nemmeno la luna è perfetta. E' piena di crateri. E il mare? Nemmeno lui! Troppo salato.
    E il cielo? Sempre così infinito...Insomma, le cose più belle non sono perfette. Sono speciali"

    io non sono mai stata perfetta
    ho sempre dato il peggio di me
    ma tu sei SEMPRE STATO il centro della mia vita
    la prima cosa
    e' stato bello...



    la persona che mi ama ha due cuori
  • Frida07
    00 22/01/2009 20:49
    LXXX

    Da viaggi e da dolori ritornai, amor mio,
    alla tua voce, alla tua mano che vola sulla chitarra,
    al fuoco che interrompe con baci l’autunno,
    alla circolazione della notte nel cielo.

    Per tutti gli uomini chiedo pane e regno,
    chiedo terra per il contadino senza fortuna,
    nessuno speri tregua dal mio sangue o dal mio canto.
    Ma al tuo amore non posso rinunciare senza morire.

    Per questo suona il valzer della serena luna,
    la barcarola nell’acqua della chitarra
    finché si pieghi la mia testa sognando:

    tutte le insonnie della mia vita intrecciarono
    questa pergola dove la tua mano vive e vola
    custodendo la notte del viandante addormentato.