L'atto sessuale propriamente detto è come un dipinto, posso avere una bellissima idea e non riuscire a concretizzarla perchè non ho preparato bene la tela, non ho saputo fare il colore, non ho avuto la calma necessaria per aspettare che i vari strati asciugassero, ed è chiaro che se non conosco la tecnica esatta non otterrò un bel dipinto.
La preparazione è determinante, e non sono i cosiddetti preliminari che preparano fisicamente l'accoppiamento, ma una serie di atteggiamenti precedenti anche di giorni, e parole, e gesti che possano stimolare il desiderio di lei ed esaltare il mio. E' un lungo, piacevole lavoro di anteprima che ti fa arrivare all'incontro con tutti i sensi stimolati ed eccitati per accogliere il piacere ed apprezzarlo con gli occhi, con l'udito, con l'olfatto, col gusto, col tatto.
L'orgasmo mentale deve precedere quello fisico e se servono le parole ben vengano, qualunque esse siano ma che siano belle per entrambi.
Il dopo è come quando il dipinto è finito, mi siedo e lo guardo come se non fossi io l'autore, e mi piace vederla seduta sul tavolo, con le mani strette fra le gambe come se ancora sentisse i fremiti, col sorriso che sa dirmi che sono ancora lì e mi porterà con sè fino al prossimo incontro.