Al solito trovo difficile racchiudere un concetto complesso in un'unica sfaccettatura, trovo tutte le alternative vere eccetto l'ultima, che considero una disillusione con dietro la speranza che la vita dimostri il contrario.
Penso però che si pensi sempre al proprio partner solo nella prima fase del rapporto, poi si ci pensa ma in modo molto più equilibrato ed è qualcosa di naturale che ciò avvenga ed anche funzionale.
E' vero anche che l'amore rende tutto magico ma ci sono pure i momenti di lite e le crisi indipendenti della coppia nei quali di magico non vedi proprio niente. L'amore vero non è solo quello dello stordimento iniziale.
Ho scelto la prima perchè rappresenta la costruzione di un progetto comune, quando si è disposti a realizzare qualcosa di grande e impegnativo di qualsiasi tipo con un'altra persona ci si affida completamente all'altro, ci si assume un impegno che accetta ogni rischio: la malattia, i momenti difficili che l'altro attraversa e così via. I figli sono l'emblema di ciò ancor prima della promessa che ci si fa.. quando ci sono dei figli l'impegno comune è inevitabile e per sempre, anche se purtroppo oggi si sottovaluta questo aspetto.