Felicità. Come raggiungerla?

Il titolo dice già tutto.
Vi dico la mia opinione:

Mi basta poco per essere felice, nel senso che non ho bisogno di gesti eclatanti, a vole anche una giornata di sole mi regala un sorriso. I bambini poi hanno un forte ascendente su di me. oggi la giornata non era iniziata nei migliori dei modi, ma ho ricevuto un messaggio di posta da una persona. Era il mio professore di matematica alle superiori. L'ho trovato su facebook e non ho esitato a contattarlo, perchè lui è stato il primo uomo a farmi un complimento vero e sincero. Gli ho ricordato quell'annedoto, e mi ha risposto dicendomi in primis che si ricordava di me e poi, ecco vi posto il suo messaggio, non ho problemi a condividerlo con voi:

"eh no, cara Giovanna, non era proprio cosi'; io ti apprezzavo sopratutto per la tua intelligenza, che unita all'umilta' e sopratutto alla riservatezza faceva di te una persona da ammirare; l'umilta' da sola .....non e' il mio pallino, e spero tanto che tu abbia fatto fruttare tutti i tuoi talenti ! Se hai voglia di raccontarmi cosa sei diventata nel frattempo ti leggero' con piacere; mi immagino cose belle.
Comunque mi ha fatto piacere sapere che qualcuno, nella massa, abbia dei ricordi anche emozionali dei miei soliloqui in quella scomoda auletta !!!"

Mi commuovo nel rileggerlo!

Sì Cheru, la felicità è anche riuscire a commuoversi ma non è la commozione in sé. Quella lettera ti ha reso felice perché commuovendoti hai capito che il tuo cuore (il tuo sentimento più ingenuo) è ancora tenero e vulnerabile nonostante qualche anno in più. Vedrai che se ti ricapiterà fra vent'anni sarai ancora più felice.
La felicità è fatta di piccole cose o anche di grandi cose ma la felicità non ha dimensione, è sempre la stessa e ti dà sempre le stesse emozioni. Una gratificazione, un riconoscimento, un obiettivo acquisito, rendono felici. Ma ti assicuro che è più seducente il percorso per raggiungerli, anche se è prevista la fatica fisica e/o mentale.
Mi rende felice elaborare un progetto e perseguire un obiettivo, molto più che l'averlo realizzato. Forse la spiegazione è che il progetto prevede un futuro mentre il traguardo segna sempre una fine.
Ma io sono sempre felice perchè ho tanti progetti.

cheru ha commosso anche me

basta davvero poco a volte

Concordo con Basettun, anche io sono più felice nel momento in cui sto per realizzare qualcosa, quando la concludo, sono più che altro soddisfatta.
La felicità non è difficile da raggiungere e a volte basta veramente poco, e basta circodarci di ciò che veramente abbiamo intorno, senza, il pià delle volte, rendercene conto.
Purtroppo molti cercano la felicità dove mai la troveranno.. e si perderanno strada facendo.

Concordo in pieno con il pensiero di Basettun.. davvero poetico e realistico insieme.

Credo inoltre che l'affetto dato e ricevuto sia il dono più grande, quello che permette di trovare il contatto con la nostra identità e di ammantare di splendore l'intera realtà. Quando il cuore batte per un amico, per un amore, per un incontro autentico e casuale, tutta la vita prende colore, la nostra essenza si nutre, si fonde con la realtà, con ogni sua essenza semplice o maestosa che sia, ci spinge a cercare ancora assetati e affamati di vita ed emozioni e ci permette di trovare l'energia e l'entusiasmo per progettare, per realizzare grandi cose.. mi piace interpretare la felicità così..

secondo me per raggiungere la felicità è necessario innanzitutto chiudere tutte le pratiche rimaste in sospeso perché " più liberi da pressioni e stress si è, e più felici siamo", e poi basta avere accanto gente che ti dà una mano e ti dona un'po di affetto...

giusto Raul, concordo pienamente.

è una strada lunga e tortuosa...


è passato un po' di tempo da quel messaggio e ancora sono in viaggio alla ricerca della felicità. Non posso sognarmi di vedere ogni giorno l'arcobaleno, ma vorrei poterlo sentire dentro al mio cuore e poter sorridere anche quando il mondo fuori non ti offre stimoli.