Sara' che tutto quanto riguarda i sogni mi ha sempre intrigato....
Da Repubblica:
Centinaia gli articoli degli studenti sul loro universo onirico
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Federica, nel suo articolo, racconta di come di fronte al sogno lei sia quasi disarmata. "Quando sopraggiunge il sonno e ti addormenti, arriva un'ondata di immagini e suoni quasi impossibili da riprodurre nella realtà, che ti riporta nel caos più completo". In particolare, descrive un incubo ricorrente dove, nell'antro notturno, la più banale delle azioni "ovvero attraversare il salotto partendo dalla mia camera fino ad arrivare al tavolo dove spesso faccio i compiti" diventa un vera e propria impresa per colpa dei "pianeti, più o meno grandi, che fluttuavano come palloncini" nel mezzo del salotto".
Michela Tomasini, invece, quel che sogna non riesce quasi mai a ricordarlo, forse per colpa dei risvegli forzosi imposti dalla madre: "Quelle rare volte in cui non vengo buttata giù dal letto da mia madre che mi ordina di alzarmi, ripeto quelle rarissime volte in cui volontariamente metto per terra prima un piede e poi l'altro e realizzo dove mi trovo e come mi chiamo, solo in quelle occasioni, ho vaghe reminescenze del sogno che molto probabilmente devo aver fatto la notte appena passata; mi sovvengono alla mente poche immagini confuse".
Molti sono gli articoli meritevoli almeno di una segnalazione (leggi tutti). Per alcuni, è una cosa meravigliosa quello che accade nella nostra mente durante il sonno. Per loro, i sogni sono sereni e colorati. Per altri però, ci sono soprattutto gli incubi a popolare le notti. Crudo ed esenziale l'articolo di Nuce che scrive: "Qualche anno fa non vedevo l'ora di andare a letto per cominciare a sognare, pensavo fosse la cosa più bella al mondo, ma ultimamente ho paura di chiudere gli occhi." Più razionale e analitico quello di Mrcznn92 "il sogno è personale, inviolabile, spontaneo [...] non lo puoi gestire, non lo puoi controllare, manovrare, non puoi decidere di sognare e cosa sognare, non si sceglie cosa fare o non fare durante un sogno, sei uno spettatore che subisce la realtà del sogno stesso".