Sulle ali della Fantasia...

miele e formaggio

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    figurina
    Post: 10.655
    Città: BEINASCO
    Età: 48
    Sesso: Maschile
    00 02/08/2010 13:21
    Prima di addentrarci nei vari abbinamenti fra le qualità di miele e tipi di formaggio spendiamo due parole su questo splendido alimento. Il miele è il prodotto alimentare che le api producono dal nettare dei fiori o dalla melata (secrezioni zuccherine originate dall’intervento degli insetti parassiti) che raccolgono, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell’alveare. Il miele è un alimento glucidico ad elevato potere energetico. 100 grammi di prodotto forniscono 320 calorie contro le 400 di una analoga quantità di saccarosio. Essendo costituito prevalentemente di zuccheri semplici (glucosio e fruttosio) presenta una facile digeribilità. Il glucosio entra infatti direttamente in circolo e viene quindi utilizzato immediatamente mentre il fruttosio è consumato più lentamente garantendo un apporto energetico diluito nel tempo. E’ per questo motivo che viene consigliato nell’alimentazione dello sportivo, nell’alimentazione geriatrica e nella dieta dell’età scolare. Un’altra sua prerogativa è quella di avere un elevato potere dolcificante (superiore a quello del saccarosio) quindi a livello dietetico permette di realizzare un piccolo risparmio calorico. A causa del trascurabile contenuto in protidi, lipidi e vitamine il miele non è un alimento completo. Tra i suoi componenti minori il miele presenta anche sostanze alle quali vengono riconosciute proprietà benefiche. Il miele proveniente prevalentemente da un'unica specie botanica (monofloreale) potrà recare tale indicazione in etichetta ("miele di castagno", "miele di acacia", etc.); il miele proveniente da diverse specie botaniche potrà recare in etichetta l'indicazione "millefiori". Vediamo ora quali sono le principali denominazioni relative all'origine botanica.

    TIPO STATO FISICO COLORE ODORE SAPORE :

    ACACIA


    Liquido trasparente


    Da bianco acqua a giallo paglierino chiaro


    Tenue floreale


    Vellutato, di confetto, delicato, fine

    AGRUMI


    Cristallizzato a granulazione variabile


    Bianco traslucido


    Caratteristico del fiore di origine, fresco, penetrante


    Caratteristico e delicato, lievemente acidulo

    CASTAGNO


    Liquido più o meno trasparente


    Da ambra ad ambra scuro con tonalità rossastra


    Molto intenso, floreale balsamico caratteristico


    Forte, persistente, un po' tannico, retrogusto amaro

    COLZA


    Cristallizzato a granulazione fine, pastoso


    Bianco grigiastro o ambra chiarissimo


    Forte di idrogeno solforato (di cavoli)


    Intenso, persistente, solforato

    CORBEZZOLO


    Liquido o cristallizzato a granulazione fine, cremoso


    Ambra più o meno scuro con sfumature grigio verdastre


    Abbastanza forte, fresco, caratteristico di vegetale


    Intensamente amaro, persistente, fresco

    ERICA


    Cristallizzato a granulazione medio fine, per lo più denso


    Ambra aranciato più o meno intenso


    Floreale intenso caratteristico, fresco


    Forte floreale che ricorda l'anice, persistente

    EUCALIPTO


    Cristallizzato fine, compatto, adesivo


    Da ambra chiaro ad ambra con tonalità grigio-verdastre


    Forte, caratteristico, pungente, intenso dei fiori


    Maltato, di cotto, aromatico persistente (effetto "mou")

    FRUTTIFERI (Prunus, Pirus, Malus)


    Cristallizzato a granulazione fine, pastoso, fondente


    Ambra chiaro grigiastro o rossiccio


    Forte dei fiori di mandorle amare


    Fresco, intenso, leggermente amaro, caratteristico

    GIRASOLE


    Cristallizzato a granulazione medio fine, compatto


    Giallo dorato più o meno intenso, vivace


    Leggero di vegetale che ricorda il polline fresco


    Neutro, asciutto, caratteristico aroma di polline

    LAVANDA


    Cristallizzato finissimo pastoso


    Ambra più o meno chiaro con riflessi giallognoli


    Intenso aromatico, fresco


    Caratteristico, fine, aromatico, leggermente vegetale

    LEGUMINOSE (trifoglio, erba medica, lupinella, ginestrino)


    Cristallizzato a granulazione fine, pastoso


    Da bianco opaco ad ambra chiaro


    Debole, leggermente floreale con qualche nota di fieno e/o di idrogeno solforato


    Delicato, abbastanza neutro, a volte acidulo e leggermente piccante in gola

    MELATA D'ABETE


    Liquido raramente cristallizzato


    Ambra scuro con riflessi rosso verdastri


    Intenso, balsamico-resinoso


    Forte, leggermente maltato, vellutato, balsamico-resinoso

    MELATA DI LATIFOGLIE


    Cristallizzato a granulazione fine, ritardata


    Ambra-nocciola scuro opaco


    Forte, penetrante, a volte pesante


    Forte di vegetale fresco, caratteristico

    ROSMARINO


    Cristallizzato a granulazione medio fine


    Bianco o ambra chiarissimo


    Tenue ma caratteristico dei fiori di origine


    Molto fine, delicato, debolmente aromatico

    SULLA


    Cristallizzato a granulazione fine, pastoso


    Bianco cera o ambra chiarissimo opaco


    Molto tenue, floreale, leggermente di fieno


    Neutro, senza alcun retrogusto

    TARASSACO


    Cristallizzato a granulazione fine, compatto, adesivo


    Giallo limone vivo spesso con sfumature grigiastre


    Forte dei fiori, leggermente ureato, pungente


    Forte, persistente, piccante in gola, lievemente ureato

    TIGLIO


    Cristallizzato a granulazione fine, pastoso, un po' adesivo


    Da ambra giallognolo ad ambra scuro rossastro


    Forte, caratteristico, leggermente mentolato


    Balsamico, di mentolo, molto persistente

    Consultando questa tavola si apre ai nostri occhi uno scenario di gusti e profumi veramente sconfinato, da qui in avanti i possibili abbinamenti diventano unicamente un parto della nostra fantasia e della nostra cultura gastronomica. Come già detto in altre occasioni il formaggio è un alimento praticamente privo di zuccheri ; gli zuccheri apportati dal miele trovano così il loro naturale alimento complementare, creando un equilibrio di gusto. Naturalmente affinchè il miele conservi intatte le sue proprietà naturali deve essere prodotto da apiari situati in aree la cui flora sia esente da trattamenti chimici ed il tasso di inquinamento sia minimo ; occorre inoltre che non venga sottoposto a pastorizzazione, poiché tale trattamento ne altera il contenuto vitaminico ed enzimatico. Solo così si può parlare di prodotto genuino, cioè di miele “Vergine” che mantiene non solo tutte le sue proprietà nutritive ma anche il gusto e l’aroma dei fiori e delle piante da cui le api mellifere hanno succhiato il nettare. Il più delle volte mi è capitato di vedere il classico abbinamento miele di acacia con formaggi piccanti quali per esempio il gorgonzola, ma sovente il miele di acacia viene presentato con formaggi dolci dove l’abbinamento è poco appropriato. L’uso indiscriminato del miele di acacia è dato dal fatto che si presenta sempre liquido e quindi facilmente gestibile a differenza di altri mieli normalmente cristallizzati e quindi allo stato solido. La cristallizzazione non è null’altro che il passaggio del miele dallo stato liquido a quello solido. E’ un fenomeno fisico del tutto naturale che avviene, generalmente a distanza di settimane o mesi dalla smielatura. Solo il miele di acacia dato il particolare rapporto glucosio-fruttosio, cristallizza raramente. Conviene pertanto nell’attimo che si preparano i vari formaggi per il servizio preparare anche i vari mieli da abbinare immergendo i barattoli a bagnomaria in acqua tiepida permettendo così la liquefazione di quei mieli normalmente cristallizzati. Esaminiamo ora alcuni criteri con cui effettuare degli abbinamenti. Il primo che ovviamente viene in mente è quello di abbinare un miele “dolce” ad un formaggio “piccante” oppure un miele “amaro” su un formaggio poco sapido (faremo ora degli abbinamenti usando formaggi italiani ma il concetto è ovviamente estendibile).

    Ecco allora nascere il primo abbinamento dolce(miele)/piccante(formaggio) :



    1a) Miele di Acacia con un formaggio erborinato es. Gorgonzola naturale (Piemonte). L’odore tenue e floreale dell’acacia dovrebbe bilanciare l’odore tipico di muschio e muffa del gorgonzola.



    1b) Miele di Eucalipto con formaggi sapidi es. un Ragusano (Sicilia) sui quattro mesi di stagionatura. L’odore forte intenso dell’eucalipto dovrebbe bilanciare il profumo penetrante del Ragusano.



    Il secondo abbinamento amaro(miele)/dolce(formaggio) :



    2a) Miele di Castagno con formaggi a media stagionatura es. Caciotta (Toscana). L’odore molto intenso e balsamico del castagno dovrebbe reggere i venti giorni medi di stagionatura della caciotta, andare su un formaggio meno stagionato si corre il rischio che il miele sovrasti il cacio.



    2b) Miele di Tarassaco con un formaggio ovino a media stagionatura es. Pecorino di Norcia (Umbria). Anche qui il profumo forte dei fiori un po’ pungente dovrebbe bilanciare questo formaggio sui trenta giorni di stagionatura con le sue note aromatiche tipiche già presenti.



    Un altro criterio, meno sensoriale, ma più territoriale è quello di abbinare prodotti della stessa zona di origine, potremo così abbinare per esempio :



    3a) Miele di agrumi con un Caciocavallo del Monaco (Campania) , che grazie al suo sapore decisamente piccante ed aromatico dovrebbe sopportare pienamente il profumo fresco e penetrante del miele e il suo sapore lievemente acidulo.



    3b) Miele di Erica con un Puzzone di Moena (Trentino Alto Adige). Sicuramente il profumo persistente che ricorda l’anice farà da contrappeso al “puzzone” un po’ come accade per il pane scuro di questa zona che viene ricoperto di semi di finocchio e di cumino.



    Sperando di non avervi annoiato con le mie lungaggini vi lascio con un mio ricordo affiorato in questo momento relativo ad una serata passata ad Arles in Provenza, luogo dove la lavanda fa da padrona e in quell’occasione mi fu servito miele di lavanda con un formaggio caprino locale dal gusto deciso. Ebbene sarà stata l’atmosfera particolare del momento ma il connubio fu decisamente felice.

    fonte
    [Modificato da figurina 02/08/2010 13:23]







    "passo la notte buttando piatti per terra sperando che non si rompano"

    "Nemmeno la luna è perfetta. E' piena di crateri. E il mare? Nemmeno lui! Troppo salato.
    E il cielo? Sempre così infinito...Insomma, le cose più belle non sono perfette. Sono speciali"

    io non sono mai stata perfetta
    ho sempre dato il peggio di me
    ma tu sei SEMPRE STATO il centro della mia vita
    la prima cosa
    e' stato bello...



    la persona che mi ama ha due cuori
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    rosarossa79
    Post: 36.157
    Sesso: Femminile
    00 02/08/2010 18:15
    vedo spesso gente che fa questi abbinamenti ,ma a me accostare le 2 cose non piace






    ---------------------------------------------
    - Prendi un piatto e tiralo a terra.
    - Fatto.
    - Si è rotto?
    - Si.
    - Adesso chiedigli scusa.
    - Scusa.
    - È tornato come prima?
    - No.
    - Adesso capisci?



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    figurina
    Post: 10.655
    Città: BEINASCO
    Età: 48
    Sesso: Maschile
    00 02/08/2010 19:27
    alcuni abbinamenti sono davvero azzeccati da provare :)







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    rosarossa79
    Post: 36.157
    Sesso: Femminile
    00 02/08/2010 19:57
    pecorino e miele da me si usa tanto ad esempio






    ---------------------------------------------
    - Prendi un piatto e tiralo a terra.
    - Fatto.
    - Si è rotto?
    - Si.
    - Adesso chiedigli scusa.
    - Scusa.
    - È tornato come prima?
    - No.
    - Adesso capisci?



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    figurina
    Post: 10.655
    Città: BEINASCO
    Età: 48
    Sesso: Maschile
    00 02/08/2010 20:39
    secondo me sono buoni :) poi ovvio ognuno ha i propri gusti,consiglio di provare cmq







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