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Emozione inaspettata.

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2012 13:27
27/01/2012 11:57
 
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Emozione inaspettata.


Cara Rosarossa, rispolverando questo racconto, maturato su ogni istante vissuto meravigliosamente insieme a Lei, do' il benvenuto alla mia donna, borgia.barocca, unica e speciale, che ha cambiato e sta cambiando in meglio il mio cammino, l'unica che ha permesso di potermi specchiare in lei e, a sua volta, lasciarsi riflettere intimamente.

So che si è affacciata timidamente su questo palcoscenico, forse anche per leggere i racconti scritti, atteso che, custode di un'inedito, comunque è sempre la prima a leggerli e, meno male, fornire preziosi suggerimenti.

Il titolo si rifà al brano di una famosa canzone di Raf, colonna sonora dei quotidiani istanti, su quanto regala un'emozione inaspettata, che ancora e ancora..... è viva e dura.......



".... Sono fermo in auto. Aspetto. Sono in anticipo, come mia abitudine, negli appuntamenti importanti…… e questo lo è…. dove potersi vedere e riconoscersi vivo, protagonista, fosse anche nell’infinitamente piccolo, spostamento di un singolo granello di sabbia…….
La giornata, questa giornata, per me non ha avuto un’inizio ben definito. Ha piuttosto il sapore di una nuova frontiera, il colore di un nuovo paesaggio, la straordinaria forza della bellezza che si può sentire, non vedere soltanto…..
Aspetto Lei. L’ho “guardata” fino a due mesi fa…. Quando mi era possibile…. Ora mi aspetto di vederla veramente e così sarà….. perchè son caduti i filtri di una distanza senza misura, che non ci allontanava e non ci avvicinava. E da un mese…… la vedo sempre più dentro……
Non sono nervoso, mi sorprendo di questo…. Né provo ansia o timore….. solo un forte desiderio di vederla, toccarla, sentirla vera, viva….
Ci siamo sentiti già al telefono per i rispettivi impegni e gli accordi circa il posto dove incontrarci. La sua voce è tranquilla, sicura, non tradisce emozioni oltre quelle vissute nelle già centinaia di sms, le diverse ore trascorse al telefono, a raccontarci, chiederci, scoprirci, interrogarci….arrenderci….
Guardo continuamente lo specchio retrovisore. Poi le mando un messaggio: …”Dove sei ?”……
“Sono per strada ….”, mi risponde, velocissima.
Realizzando fisicamente il punto in cui si trova, le accenno un tempo minimo stimato per il suo arrivo e le raccomando di essere prudente per strada.
“Non mi conosci…. come guido, intendo”, mi risponde subito, pronta.
Mi convinco così che arriverà prima di quando mi aspettassi. La mia fantasia la disegna già, splendida, presente dentro i miei occhi, riempiendoli. Ne disegna la figura, la realizza entro i confini intimi della mia persona, cercando ancora di convincermi, non ci riesco ancora, che lei sarà qui per me… solo per me…
Quando finalmente la vedo, in macchina, arrivare… il mio sguardo si fissa già sul suo viso, sui suoi lunghi capelli neri……. I sensi non mi inviano emozioni. Sono sospesi, piatti, silenziosi…….
Si riattivano e mi travolgono quando lei entra in macchina. La sua elegante figura, si accomoda in macchina accanto a me. Indossa un leggero vestito nero a tubo, che le fascia il corpo e ne mette in risalto le sinuose forme. Il tacco non eccessivo delle scarpe decolletè ne slanciano la figura, abbellita da una cascata di capelli lisci, lunghi, neri e da un paio di occhiali da sole grandi sul viso……..
Le prendo la mano, la stringo…. un “ Ciao, come stai ? “ finalmente rivolto dal vero, un suono della mia voce unito alla fame risolta, ma non ancora, della sua persona. “Bene, grazie” e mentre mi risponde scopro la pressione della sua mano nella mia, un’intensità che mi rende felice……. ed è un tutt’uno, guardare la sua bocca, ammirare il suo viso, portarlo vicino al mio e baciarle le labbra…. Quel bacio. Quel bacio, il tocco delle sue labbra è il traguardo, il finalmente prato disteso, di un forte desiderio, è la porta d’ingresso nel suo mondo, nella sua vita, nella sua intima essenza, negata a molti, nascosta a tanti, camuffata a se stessa, stretta in verticale attorno al suo quotidiano….
Le sue labbra sono chiare, lucide, ben disegnate……. petali di un fiore mai veramente raccolto, annusato…… Il contatto con le sue labbra, schiude, per me, in quel momento la sua vera identità di ragazza, di donna, annulla gli ostacoli, cancella le domande precedenti, le curiosità avvertite…..
Poi mi decido a muovermi, in pochi minuti guadagno la strada in direzione delle marine, nel profumo d’estate, nel profumo di lei vicino…. Le mani si toccano ancora …. Sono io che poi lascio la sua e il palmo della mia mano si poggia sul suo ventre. Mi piace toccarla lì. Si è distesa sullo schienale, il viso sorridente, felice. Parliamo del più e del meno… di quanto sia straordinario essere lì insieme, della corrispondenza di quanto immaginato rispetto a quando provato in quei momenti…. E la mia mano non lascia la sua pancia, il suo ventre piatto, nervoso, sapiente di esercizi in palestra e dedizione alla cura di sé….
Pochi minuti e chilometri dopo giungiamo a casa mia. La casa non è’ abitata. Ci vengo raramente ormai, mentre rifiuto di ascoltare le periodiche offerte di acquisto. Al nostro ingresso la casa prende vita… la bacio subito, la tocco subito …le mie mani corrono intorno a lei… ma non ho voglia, non ci penso nemmeno, di portarla subito in camera da letto…. La voglio vivere con calma, godermela appieno, oltre le parentesi dei sensi , del fisico, che sicure, ci saranno …. La guido dentro i locali…… entriamo in cucina….. la bacio ancora…… poche parole… e con un gesto che la spiazza, la distrae …. le porgo nelle mani…due piccoli volumi…. Due racconti di cui le avevo accennato… due piccole perle classiche adatte, secondo me, al suo intimo essere, al suo dolce carattere…. “te li regalo…sono i miei, erano miei, ora sono tuoi… li ho letti, toccati, consumati….. mi piace pensare che quando saremo lontani, le tue mani percorreranno quanto ho già toccato io prima che tu riapparissi nella mia vita…”..
Sul momento, sembra non capire, poi comprende appieno quanto le ho detto, realizza l’oggetto del pensiero, del regalo….. sorride….Dio quanto è bella, i capelli sciolti sulla schiena fanno da chiaro contrasto con il colore della sua pelle. Il suo sorriso le illumina gli occhi, grandi che ora mi fissano….. di una serena curiosità….
Le tolgo i libri dalla mano… e l’abbraccio subito…. Sento il suo corpo aderire al mio…. Le prendo il viso tra le mani, le bacio le labbra, il viso….. le sfioro la nuca…è calda, passione pura tra le mie braccia…… dolcemente la faccio girare …… l’ammiro mentre fasciata di nero, gira su se stessa sulla punta delle scarpe….. guido le sue mani ad appoggiarsi sul muro della stanza…. Io dietro di lei…la sto baciando…… il mio respiro è sulla schiena, le sollevo i capelli … la bacio sulla nuca… (continua)





"....sei un’emozione inaspettata un sogno indescrivibile
la sensazione più delicata
profonda e così semplice
ringrazio il cielo per la gioia pura
che ora tu regali a me
come pioggia fertile
scendi a gocce piccole
disseti una vita
che si era inaridita
pur restando immobili presto
scivoliamo via

infinite distese sorvoliamo ad occhi chiusi
tuffandoci come angeli
e come due innamorati felici
di perdersi in fondo all’anima
e questa canzone così
come tante sarebbe trascurabile
ma ogni parola cercata nel cuore
è un segno indelebile ..."



riccardo [SM=g1763292]





[Modificato da borgiariccardo 27/01/2012 12:04]
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Post: 36.157
Sesso: Femminile
27/01/2012 13:30
 
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l'ho abilitata cosi puo tranquillamente legerti anche qui..
anche noi le diamo il benvenuto ^_^






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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?



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Città: ANZOLA DELL'EMILIA
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Sesso: Femminile
27/01/2012 15:08
 
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Grazie di avermi dato la possibilità di condividere con il mio compagno ciò che più ama, SCRIVERE. Ringrazio soprattutto lui per essere in grado di trasmettermi emozioni inaspettate, mai provate ed indescrivibili......CIAO A TUTTI...CIAO EMOZIONE
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Post: 5
Città: ANZOLA DELL'EMILIA
Età: 57
Sesso: Femminile
31/01/2012 12:45
 
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Email Scheda Utente
Post: 36.157
Sesso: Femminile
31/01/2012 13:27
 
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bellissima canzone






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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?



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