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La legge del karma

Ultimo Aggiornamento: 16/03/2012 21:57
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05/02/2012 18:51
 
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Quello che siamo adesso è il risultato, il frutto presente delle conseguenze delle scelte che abbiamo compiuto nel passato. Questa legge (karma) ci mette davanti a noi stessi. Ci fa vedere come, se siamo finiti in una buca, è più o meno responsabilità nostra.
Ma proprio perché è nostra responsabilità abbiamo fortunatamente la possibilità di liberarci da ciò che abbiamo creato, abbiamo la possibilità di capire e comprendere la situazione attuale e venirne piano piano fuori.
Dobbiamo capire che liberarsi da qualcosa significa riacquisire ciò che abbiamo perduto, lasciando andare ciò che adesso c’imprigiona.
A livello spirituale, ciò che ho perduto e che non mi fa sentire felice si riferisce non tanto a cose materiali quanto, in prima battuta, a delle facoltà del mio essere, delle mie innate qualità che mi permettono di gioire e godere della mia vita, delle circostanze, ho perso la memoria del mio sé; attraverso determinate scelte e conseguenze ho perso la mia identità.

E come faccio a riacquisirla?
Ecco che i momenti di crisi possono essere benvenuti perché purtroppo è proprio nel dolore che l’anima si ricorda di qualcosa. E’ nell’assenza di qualcosa che me lo vado a ricordare, proprio perché non ce l’ho più. A volte può essere troppo tardi e quel disagio che si prova mi aiuta, seppur in maniera amara, a capire ciò che davo per dovuto.
La sofferenza quindi è l’amara medicina che ha lo scopo di rimettermi in carreggiata e provo dolore quando non pongo la giusta attenzione a ciò che già possiedo, sviluppo il sentimento di dare per scontato ciò di cui mi circondo e, ad un certo punto, quello sparisce!

La scomparsa è necessaria affinché mi svegli dal sonno in cui sono piombato.
Questo significa iniziare a capire, focalizzarsi sul fatto che, quando sto soffrendo, soffro a causa di una perdita dovuta ad una precedente cecità, mancanza d’accortezza o qualsiasi altra buona cosa. E quel dolore mi sta aiutando a realizzare tale mancanza d’attenzione e sta resettando il mio animo per il futuro.






Il cambiamento ha luogo quando superiamo un ostacolo alla volta!
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05/02/2012 18:57
 
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La legge del karma non riguarda solo la reincarnazione ma molto più semplicemente: ogni volta che applico una forza, questa mi torna indietro uguale e contraria; ciò vale per le azioni negative che compio, ma anche per le azioni positive (l’effetto torna all’artefice).

La legge di gravitazione universale possiede anche degli ottimi spunti per decodificare la legge del karma, ogni qualvolta lancio un oggetto verso l’alto, questo ricadrà inevitabilmente a terra, attirato dalla forza di gravità.

Diciamo che l’universo stesso è pervaso di principi che tendono all’ordine e all’armonia, principi che non possono essere rotti poiché sono leggi universali.
Ciò che agli occhi della persona comune appare come un disastro, un momento difficile da superare, davanti a colui o colei che si accinge ad esplorare la legge di causa effetto appare come un ribilanciamento di forze momentaneamente uscite, o fatte uscire, da binari armonici di azione e vita.






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06/02/2012 20:35
 
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Tento con parole semplici di ampliare il post sul Karma, va bene quello che dici, solo, non è completo. Non sono solo le azioni a modificare l'universo, anzi la "matrice dell'universo", ma anche i pensieri, le emozioni, e sopratutto l'amore. Ogni nostro pensiero, sentimento, emozione, modifica la matrice, e da quel momento l'universo non è più lo stesso, esso "dirige" la propria attenzione in modo diverso da prima, allo scopo di esaudire nel bene e nel male i risultati del pensiero, emozione, sentimento o azione. Da ciò è nostro interesse avere pensieri positivi, fare azioni "buone" perchè per quanto detto sopra la legge del Karma ci premierà, al contrario se ciò che pensiamo o le azioni che facciamo sono negative, per la stessa legge, tutto ciò ci ricadrà sopra. Il Karma non è il fato, il destino, ma ciò che costruiamo noi stessi con le nostre opere e pensieri. Noi attraiamo nel bene e nel male ciò che siamo e facciamo.
[SM=g1763287] [SM=g1763292]
[Modificato da elio1948 06/02/2012 20:39]






elio1848
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06/02/2012 20:42
 
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Re:
elio1948, 06/02/2012 20.35:

Tento con parole semplici di ampliare il post sul Karma, va bene quello che dici, solo, non è completo. Non sono solo le azioni a modificare l'universo, anzi la "matrice dell'universo", ma anche i pensieri, le emozioni, e sopratutto l'amore. Ogni nostro pensiero, sentimento, emozione, modifica la matrice, e da quel momento l'universo non è più lo stesso, esso "dirige" la propeia attenzione in modo diverso da prima, allo scopo di esaudire nel bene e nel male i risultati del pensiero, emozione, sentimento o azione. Da ciò è nostro interesse avere pensieri positivi, fare azioni "buone" perchè per quanto detto sopra la legge del Karma ci premierà, al contrario se ciò che pensiamo o le azioni che facciamo sono negative, per la stessa legge, tutto ciò ci ricadrà sopra. Il Karma non è il fato, il destino, ma ciò che costruiamo noi stessi con le nostre opere e pensieri. Noi attraiamo nel bene e nel male ciò che siamo e facciamo.



Sono pienamente d'accordo con te Elio. Noi siamo un tutt'uno con l'Universo e tutto ciò che ci capita l'abbiamo creato noi con i nostri pensieri e le nostre azioni.
E' per questo che è importante avere pensieri positivi e azioni che non danneggino né noi né gli altri.

[SM=g1763292] [SM=g1763292]








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07/02/2012 20:36
 
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altrimenti ci cadono adosso come meteoriti.






elio1848
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16/03/2012 20:03
 
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In forum da noi abbiamo affrontato questo argomento parecchio tempo fa e vorrei riportare un pezzo che per me è molto importante rispetto ai vari tipi di Karma.

"Quel karma che determina il nostro stato attuale di esistenza risultando come somma delle esperienze passate è detto prarabdha karma. Il prarabdha karma è quel karma che matura come un piccolo seme germogliato da un serbatoio ricolmo di quei semi che sono tutte le nostre impressioni delle vite passate. Questo sempre determina le caratteristiche che nella presente incarnazione ognuno di noi possiede: corpo, personalità, pregi, virtù, difetti e tendenze.

Il prarabdha karma è quello che ci fa agire in un certo modo: quando le tendenze si manifestano, abbiamo la facoltà di determinazione, quindi di "scegliere" all'interno di esse. La scelta che noi compiamo è il kriyamana karma. Questo karma risolve o intensifica il karma che abbiamo accumulato.

Quello che facciamo adesso nel presente è fondamentale per la nostra evoluzione, infatti per mezzo dell'azione del kriyamna karma, si può determinare attraverso le nostre scelte una risoluzione al bagaglio delle esperienze accumulate nel passato. Queste non si cancellano, ma la loro forza si può inibire, deviare, attenuare o risolvere.

La vita o la natura non ci darà mai più di quello che noi siamo in grado di usare. Alcune persone follemente chiedono più di quello che sono capaci di padroneggiare, o deliberatamente evocano più esperienze negative di quelle che loro potrebbero affrontare in circostanze ordinarie. Se useremo l'intuizione per vivere saggiamente, ci sarà sempre data la forza per risolvere il prarabdha karma"

Concordo con voi per quanto avete detto, specialmente con Elio quando dice che i pensieri e le emozioni modificano, aggiungerei che anche la semplice osservazione modifica perchè in ogni caso muove energia.








Certi legami sfidano le distanze, il tempo e la logica. Perchè ci sono legami che sono semplicemente destinati ad essere..

Nella vita tutto ci è donato ma se facciamo di tutto per perderlo è solo colpa nostra


Dove non ho più parole inizi tu...dove comincio a stare bene...dove mi sembra di volare e non tornare giù.
Dove non tramonta il sole esisti tu...dove tutto può accadere...
Ti avevo già e ti avevo perso...Non so quant'è che io ti cerco...Ma dillo ancora che ci credo...







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16/03/2012 21:33
 
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Concordo pienamente.
Ogni nostro pensiero partecipa a plasmare la matrice dell'Universo per renderla il più possibile uguale al pensiero della nostra crezione.
Se vogliamo che la creazione sia buona e creare un mondo che ci circonda positivo, dovremmo plasmare con pensieri positivi e anche con osservazioni positive, come giustamente dici tu, la Matrice dell'Universo.
Se invece, soggetti a un karma negativo, continuamo a pensare e agire in modo negativo, contribuiremo a far sì che la nostra creazione, o meglio il pensiero della nostra creazione, sia negativo, accumulando così altro karma che andremo a rielaborare in questa e nelle vite successive.






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16/03/2012 21:42
 
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http://www.formazione-spirituale.org/spiritualita-e-meditazione/karma-liberarsi-dai-pesi-del-passato-iv-parte/



Ciò che ostruisce la mia felicità e non mi mette in grado di esprimerla e sperimentarla sono le tracce, i residui delle esperienze passate (di natura dolorosa) che continuo a portare dentro me stesso/a sotto forma di: memorie, ricordi, sentimenti ed emozioni, credo, dubbi, paure, blocchi e via di seguito.
La mia consapevolezza risulta ristretta ed ostruita da tante tracce differenti che modificano la mia percezione del mondo circostante, di me stesso, degli altri, ed è quindi come se stessi vivendo in un mondo illusorio, che non corrisponde a verità ma alla mia interpretazione,
interpretazione distorta dai residui che agiscono ancora dentro di me a livello inconscio. Quindi ribadiamo che l’unico vero aspetto su cui devo focalizzarmi, se desidero tornare ad essere chi sono veramente e percepire il mondo con la “mia testa” è neutralizzare, una volta per tutte, queste memorie passate, queste larve più o meno dolorose che zavorranno e condizionano la mia esperienza del reale e delle relazioni.
Come si fa? A livello spirituale devo darmi il permesso di far entrare dentro di me una corrente di energia nuova, devo lasciarmi penetrare da una Forza in grado di toccare-e-dissolvere questi blocchi interiori. Perché una volta che l’esperienza è fatta non si parla più di qualcosa di materiale, ma di ostruzioni magicamente racchiuse in me stesso sottoforma di energia bloccata,
immagina dei lucchetti energetici e luminosi che bloccano semplicemente la tua percezione, in realtà è la mia mente che si è andata formando a seguito di determinate esperienze, e la meraviglia della mente è che quando essa prende una determinata forma costruisce il mondo intorno a lei secondo quella visuale! E non c’è niente (o quasi) che si possa fare, percepisco il mondo per quello che sento e che penso.
[Modificato da danila555 16/03/2012 21:48]






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16/03/2012 21:43
 
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Devo allora andare ad agire sul mio pensiero e sulla mia mente, non solamente per cambiarlo e reimpostarlo su di un nuovo binario, perché quello vecchio rimarrebbe comunque ad occupare spazio nel mio inconscio, l’approccio spirituale è quello di esporre la mente, aprirla a quel tipo di corrente energetica in grado di neutralizzare la forma di blocco,
questa energia non è disponibile sulla terra perché non appartiene al mondo materiale, non posso andarla a reperire come farei con un farmaco, non posso riceverla tramite una prestazione di qualche professionista, questo perché io sono, originariamente, energia spirituale ed il primo passo, consiste quindi nell’ “accomodarmi” più stabilmente possibile in me stesso,
il senso è quello di smetterla di andare a cercare sempre all’esterno la soluzione di qualcosa, ed iniziare invece ad invertire il processo per far emergere il tesoro; emergere il tesoro vuol dire stringere di nuovo una relazione di amicizia con se stessi, significa anche prendersi cura ed essere contenti di stare con noi (e con gli altri sicuramente).
La via della spiritualità mi insegna gradualmente a comprendermi ed accettarmi, queste sono come due ali che permettono alla mia mente di volare ed aprirsi verso quell’Energia di cui sta parlando dall’inizio di questa esplorazione.
Perché unirmi in yoga alla Fonte, o al Divino, significa semplicemente stringere una relazione con esso, o con essa, significa dargli spazio nella mia vita, nel mio cuore, affinché la sua compagnia arrivi e mi scaldi quel tanto che basta per sciogliere il gelo ed i blocchi che mi porto dentro. Non è una compagnia fisica, l’incontro avviene nel silenzio della mente, attraverso l’energia del pensiero, attraverso un atto della mia volontà.
Lo strumento chiave diventa quindi il pensiero, quando mi dedico a ricordare chi sono e stringere poi amicizia con questa Fonte spirituale, mi sto semplicemente collegando… alla Fonte, ecco perchè questo tipo di relazione è molto importante per coloro che vogliono padroneggiare di nuovo se stessi.
[Modificato da danila555 16/03/2012 21:57]






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16/03/2012 21:46
 
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Solitamente nel mondo, ci muoviamo orizzontalmente, fra i rapporti e le relazioni umane o con la materia, dobbiamo invece imparare a muoverci verticalmente, verso il Supremo, da là la mia mente inizia a rinnovarsi e ritrovare la sua dimensione originale, il muovermi poi verso gli altri, significa una relazione umana più reale e viva.
La mia comprensione e conoscenza di come stanno le cose può non essere sufficiente, posso sentirmi ugualmente bloccato, ho bisogno invece di una corrente che arriva da qualce altra parte, una corrente divina che entra e mi aiuta a svegliarmi, e questo è il significato di meditazione profonda.
Meditazione può significare tante cose come rilassarsi, ad esempio, ma il livello più alto di meditazione vuol dire: connettersi.
Connettersi alla Sorgente di Luce e Verità, ed attraverso questa connessione mi apro ed assorbo, e questo assorbire aiuta me stesso a svegliare la mia forza originale, le mie qualità originali. Questo viaggio nel silenzio significa connettersi e quindi ricevere la corrente di potere.
In ultima analisi è questa corrente di energia che apre i lucchetti della mia mente e ridona vista al mio terzo occhio.
[Modificato da danila555 16/03/2012 21:56]






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