Il Bodyfly è una disciplina ideata e sviluppata dal trainer salernitano Gennaro Setola agli inizi del 1999. Il termine significa letteralmente “corpo che vola” e dunque l’attività si prefigge l’obiettivo di allenare il fisico tramite movimenti sinuosi che riproducano la sensazione corporea del volo.
La lentezza, la precisione e l’eleganza dei movimenti sono le caratteristiche alla base della disciplina, assecondando una tendenza sempre più crescente nell’ambito del fitness che guarda al wellness, ovvero alla possibilità di stare bene col proprio corpo e la propria mente senza troppi sforzi fisici, così come già accade con lo yoga, il pilates e la ginnastica posturale. Proprio da queste discipline il Bodyfly si ispira, proponendo però un metodo di lavoro unico nella sua originalità.
Con il Bodyfly, in particolare, si cerca di soddisfare le necessità di quanti inseguono la forma fisica ma che vogliono prestare particolare attenzione alla postura, ben sapendo come i problemi osteo-articolari nascano soprattutto a seguito di uno stile di vita sedentario.
La lezione di Bodyfly dura solitamente 1 ora ed è divisa in più parti. La prima parte è sempre dedicata alla respirazione, fondamentale per trovare la giusta concentrazione e condizionare nel modo corretto tutti i muscoli del corpo in un lavoro lento ma efficace. Nella seconda fase si inizierà un lavoro specifico sulle varie zone del corpo. La parte finale della lezione sarà sfruttata per rendere coreografici i movimenti precedentemente fatti.
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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?