Laura mi fa sentire bambino, sotto la corteccia rugosa e ostica di adulto che mi aiuta a svestire.
Litigare con Laura è impossibile. Non è aggressiva abbastanza per sostenere nemmeno un banale diverbio e quando, per un motivo futilissimo, riciclo i miei antichi malesseri non ancora del tutto guariti, lei recede per prima rifugiandosi nella tana della sua tranquillità.
Mi lascia a litigare da solo pur senza ignorarmi, guardandomi con i suoi occhioni impauriti che vorrebbero non vedermi ed io me la prendo con me stesso, con la mia irruenza sgarbata e alla fine sono io a rintanarmi rabbioso.
bella questa parte
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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?