Ti do il massimo, cinque, visto il carattere così personale ed originale delle tue risposte!
Belle le opere – che chi non conosce l’arte non figurativa fa purtroppo fatica ad apprezzare – ed intriganti le definizioni, a cominciare dalla cattiveria come prigionia (un legame antico e – direi – etimologico…). Si vede come dati quadri riflettano certe fasi della tua esistenza (specie per quanto riguarda tristezza e felicità). Che dire, testo ed opera si conformano in maniera puntuale alla domanda posta: mi sono piaciute tantissimo le tue riflessioni sull’amicizia e sulla delusione. Non sei comunque una nota stonata, se riesci ad interrogarti con tanta finezza e sensibilità sull’universo. Complimenti!
Gabri.