| | | OFFLINE | | Post: 5.336 | Città: ROMA | Età: 44 | Sesso: Femminile | |
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  29/09/2009 10:59 | |
I morti si contano a centinaia e la situazione potrebbe aggravarsi. Decine le persone ancora considerate scomparse. Forte il rischio di epidemie 
Un mese di pioggia in poco più di sei ore e le Filippine sono finite sotto un'ondata di acqua e fango. Le foto documentano una vera catastrofe naturale il cui bilancio della devastanti inondazioni provocate dalla tempesta tropicale "Ketsana", continua ad aggravarsi.
Secondo le ultime informazioni fornite dalle autorità locali, 240 persone sono morte mentre decine sarebbero ancora considerate disperse. Si contano circa mezzo milione di sfollati, costretti a lasciare le proprie abitazioni su mezzi di fortuna.
La Difesa ha avviato soccorsi che hanno salvato oltre 4.000 persone grazie al contributo di militari, polizia e volontari civili. Il capo di Stato maggiore dell'esercito, Victor Obrado, ha sorvolato in elicottero le zone colpite dove i sopravvissuti inzuppati aspettavano aiuto aggrappati ai tetti delle case o ai pali dell'elettricità. Al di là del bilancio di morti, feriti e danni materiali c'è grande preoccupazione per le condizioni igienico-sanitarie giudicate deplorevoli, a causa delle quali si teme l'esplosione di epidemie.
Le Filippine consistono in un arcipelago di 7107 isole situate nell'Oceano Pacifico delle quali solo 2000 sono abitate. Il numero stimato di Overseas Filipino Workers, filippini che vivono e lavorano al di fuori dello Stato, nel mondo è di 11 milioni, equivalente a circa l'11% della popolazione del paese.
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