Si torna sempre al punto che la Bibbia è la parola dei Profeti, non è la parola di Dio. Dio non ha bisogno di parole, ciò che vuole è scritto nella natura e noi facciamo ciò che vuole Dio solo seguendo la nostra natura di umani.
Dio vuole che ci moltiplichiamo, non sappiamo perché ma evidentemente ha un suo progetto, e noi lo facciamo. Con chi e quante volte a Dio non importa.
Secondo me è più in peccato chi reprime l'istinto sessuale (i preti e le suore) di chi invece dà a quell'istinto un libero sfogo. Esclusi i violentatori, ovviamente, ma solo perché eludono le regole umane, che hanno una loro validità apprezzabile, e non certo quelle di Dio.
Da questo punto di vista è comprensibile il rifiuto della Chiesa per i metodi contraccettivi.
E' mia opinione che la natura ambigua dell'uomo, razza animale con ambizioni divine, sia esattamente il prodotto voluto da Dio nel progetto "Creazione". La spiegazione potrebbe essere un percorso dell'uomo verso la sua conclusione finale che credo divina. Ma ritengo che Dio abbia voluto evidenziare, con la creazione dell'uomo, la possibilità di ogni essere vivente di potere aspirare alla perfezione, nella quale il "divino" non consiste tanto nel raggiungere il traguardo quanto piuttosto nel percorso lungo e accidentato per poterlo realizzare.
Ovviamente questo è solo un umile pensiero di basettun