Che la giustizia in Italia sia di una lentezza indescrivibile è oramai assodato. Si parla di certezza della pena, di giudicati di serie a e giudicati di serie b. Quando si pensa ai processi, colleghiamo subito la mente ai grandi delitti quali Garlasco, Cogne, Perugia. é giusto dedicare tanta attenzione a fatti di cronaca che hanno sconvolto noi italiani, ma mentre tutti ci domandiamo chi è stato ad uccidere Chiara Poggi, c'è una famiglia che ha perso il marito a causa di un infortunio sul lavoro, e attende da tre anni che inizi un processo.
ecco l'articolo tratto da:
www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/incidenti-lavoro-4/pisa-pratelli/pisa-prate...
Era il 26 giugno 2006. Alla Saint-Gobain morì schiacciato sotto 6 tonnellate di vetro
La famiglia scrive una lettera aperta: "Indagati non ancora convocati dal giudice"
Carlo, morto sul lavoro dimenticato
"Dopo 3 anni neppure un'udienza"
PISA - Sono trascorsi tre anni e il giudice neppure ha convocato i nove indagati. Il fascicolo sull'infortunio a Pisa in cui ha perso la vita un autista schiacciato da sei tonnellate di vetro, è nel cassetto del magistrato dall'estate del 2006. Era la mattina del 26 giugno. Carlo Pratelli aveva guidato il suo camion fin dentro la vetreria Saint-Gobain di Pisa. Doveva caricare delle lastre di vetro tre metri per due. Dalla cabina era sceso e aspettava che gli operai finissero di trasferire il carico. Qualcosa è andata storta e tre casse sono piombate sul povero camionista.
Nessuno ha visto com'è andata. Gli operai della squadra di carico si erano allontanati e vicino al camion non c'era nessun altro. "Mio padre non doveva essere lì", ripete Massimiliano Pratelli, uno dei figli dell'operaio morto. La Saint-Gobain ha messo le mani avanti: "L'area dove è successo l'incidente non era gestita direttamente dalla società". Restano gli addetti al carico, i responsabili della società di trasporti di cui era dipendente l'autista e gli addetti alla sicurezza, nove persone in tutto, ma finora, l'inchiesta segna il passo e l'udienza preliminare slitta di mese in mese.
"Che schifo", scrive il figlio del camionista. "E meno male che i processi per le morti sul lavoro dovevano avere la priorità". Esasperata, la famiglia di Carlo Pratelli grida la sua rabbia in una lettera aperta che indirizza a Marco Bazzoni, sindacalista toscano che da anni si batte sui temi della sicurezza sul lavoro. "Dopo quel giorno - scrive Massimiliano Pratelli - la Saint-Gobain ha fatto una saletta per gli autisti. Ci voleva la morte di mio padre per capirlo".
"We need each other". Bill Clinton