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  24/10/2009 20:08 | |
Il mistero di un autoritratto nella Cappella Paolina è finalmente svelato. E' o non è l'autoritratto di Michelangelo quel volto ormai anziano, segnato dal tempo e dalla vita, con un turbante azzurro e quasi nascosto da San Bartolomeo nell'affresco della Croceffisione di San Pietro? Ebbene, si, lo è, ed è una sorpresa ed una conferma suggestiva, rivelata a conclusione di un importante lavoro di restauro in quella Cappella Paolina (a lato della più famosa Cappella Sistina) voluta da Paolo III Farnese, costruita da Antonio Sangallo il Giovane e che il genio di Michelangelo trasformò in un capolavoro dell'arte dipingendovi due grandi affreschi.
I lavori di restauro iniziati lo scorso luglio hanno ripristinato l'impostazione architettonica come l'aveva progettata nel 1537 il Sangallo, hanno ravvivato gli splendidi colori originali della Cappella e svelato il mistero dell'autoritratto.
"Quel volto è del Buonarotti, è una scoperta straordinaria e commovente", ha dichiarato il capo dei restauri vaticani dott. De Luca. Sembra inoltre attendibile che un altro autoritratto appaia, distorto e sofferente, anche nella pelle scuiata di San Bartolomeo nell'affresco del Giudizio Universale della Sistina, e non è stato assurdo cercarne uno nella Paolina, che è il testamento pittorico del Genio.
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Il martirio di San Pietro |