Trovato corpo decapitato della vittima
Ha ucciso a Como, nel suo negozio di armi, il socio in affari, che gli doveva 200mila euro, e poi ha mutilato il corpo, ritrovato soltanto il giorno dopo in Piemonte, nei pressi di Domodossola, decapitato. L'omicida sarebbe Alberto Arrighi, 40 anni, titolare di un negozio di armi in via Garibaldi, che avrebbe ucciso a colpi di pistola Giacomo Brambilla, 43. I due si sarebbero incontrati nel negozio di Arrighi, dove si sarebbe consumato il delitto.
Pare che Brambilla avesse un pesante debito con il negoziante: si parla di circa 200mila euro. Per questo Arrighi lo avrebbe invitato nel negozio di via Garibaldi, in centro città, per chiarire una volta per tutte la questione. I due si sono incontrati nel retrobottega. Sarebbe nata una violenta discussione, Arrighi avrebbe preso una pistola dalla vetrina che si affaccia sulla strada a due passi dalla stazione San Giovanni e con quell'arma avrebbe ucciso il debitore per poi riporre l'arma nella stessa vetrina. La pistola è stata successivamente recuperata dalla Squadra Mobile su indicazione dello stesso Arrighi. Non è ancora chiara l'origine di quel debito, ma si parla di questioni legate all'usura.
Pare assodato che Arrighi da qualche tempo si trovasse in notevoli difficoltà economiche tanto che nel novembre scorso aveva lasciato a casa il personale. Nel retrobottega gli uomini della Scientifica avrebbero rinvenuto tracce ematiche, che confermano che l'omicidio è avvenuto proprio in quel locale.
Nessun precedente penale alle spalle del negoziante, che spesso veniva chiamato come consulente balistico dalla Procura di Como.
TGCOM
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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?