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Il Rastafarianesimo

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2010 14:53
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17/02/2010 18:36
 
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l Rastafarianesimo, è una fede religiosa di origine ebraico-cristiana.
Bandiera dell'impero d'Etiopia con il leone di Giuda
Il nome deriva da Ras Tafari, l'Imperatore che salì al trono d'Etiopia nel 1930 con il nome di Hailé Selassié I e con i titoli di Re dei Re (Negus Negasta), Eletto di Dio, Luce del Mondo, Leone Conquistatore della tribù di Giuda.
l rastafarianesimo è comunemente concepito secondo categorie radicalmente lontane dalla sua essenza: nasce infatti come nazionalismo, o meglio, come versione religiosa del movimento politico nazionalista conosciuto come Etiopismo.
A partire dagli anni ottanta la cultura Rasta si è diffusa nel resto del mondo, soprattutto grazie a Bob Marley e alla musica reggae, che ne veicola i contenuti.
Fondata sull'esempio e la predicazione di Hailé Selassié I. I Rastafariani accettano gli insegnamenti teologici e morali di Gesù, custoditi dall'antichissima tradizione etiopica ortodossa, e credono che Hailé Selassié I li attualizzi e compia profeticamente in quanto Cristo "Nero", tornato secondo le esigenze dell'uomo moderno. Perciò, essi credono nella Divinità di Cristo, nella Trinità, nella resurrezione dei corpi, nell'immortalità dell'anima, nella verginità di Maria ed in tutti gli altri dogmi della cristianità Ortodossa.

Credono però nel millenarismo, ovvero nell'idea che il Cristo debba instaurare un regno terreno prima della fine del mondo e del giudizio universale, secondo i dettami dell'apostolo Giovanni (Apocalisse 20): Hailé Selassié I giunge dunque a realizzare questa profezia, e regna sui suoi eletti, i Rastafariani, sino al termine della storia.

Il loro Testo Sacro è costituito dal canone biblico etiopico, stabilito da Hailé Selassié I, composto dell'Antico e del Nuovo Testamento, e dai testi ufficiali che contengono la testimonianza storica del Re.

In accordo con la tradizione Etiopica, raccolta nel Kebra Nagast, i Rastafariani credono che l'Etiopia sia il Nuovo Israele, la Nazione eletta alla custodia della Cristianità nei tempi della frammentazione e della falsificazione, sino all'avvento secondo di Cristo, compiutosi in Hailé Selassié I.
Essi osservano la morale cristiana, ubbidendo ai dieci comandamenti del Sinai ed alle regole d'amore dettate da Cristo: "Ama il Signore Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente" e "Ama il prossimo tuo come te stesso" (Luca 12, 28-31). Istruiti dalla tradizione etiopica e dalla decisiva predicazione di Hailé Selassié I, i rastafariani nutrono un particolare rispetto per le altre culture religiose, e parlano di "parentela spirituale" dei mistici di tutte le culture storiche, utilizzando un'espressione del Re stesso.
I rastafariani rifiutano l'idea del decesso fisico o spirituale di Hailé Selassié I, credendo nel Suo occultamento volontario agli occhi degli uomini. Secondo la teologia cristiana, infatti, Gesù Cristo muore una sola volta e risorge definitivamente, espiando il peccato umano (Lettera agli Ebrei 9, 26-28); la Sua seconda venuta rappresenta il tempo del Regno glorioso, non della passione e del sacrificio. I misteri che ancora oggi avvolgono la scomparsa di Hailé Selassié I sono per loro la dimostrazione della veridicità della propria fede. Credono dunque che Hailé Selassié I sia ancora corporalmente vivo e presente sul trono d'Etiopia, e che essi costituiscano il Suo Regno.
I rastafariani, in accordo con i precetti di Hailé Selassi* I e con i contenuti del Kebra Nagast, predicano il rispetto del proprio corpo attraverso una corretta e sana alimentazione, l'esercizio fisico e l'astensione dalle droghe, ovvero ciò che loro chiamano "pratica dell'Ital", un modo "vitale" di intendere il proprio rapporto con la Creazione..
rastafariani sono comunemente conosciuti per i cosiddetti dreadlocks, delle lunghe e dure trecce che caratterizzano la chioma di alcuni fedeli. Si tratta di una pratica facoltativa, e molti rastafariani non sono Nazirei.
Seppur venga riconosciuto in genere che il reggae sia la musica dei rastafari per definizione, questa cominciò ad essere associata definitivamente alla religione alcuni anni dopo la sua nascita. Effettivamente la religione si sviluppò molto prima della nascita del reggae stesso. Prima di ciò la musica reggae era propria del movimento britannico degli skinhead, oltre che dei rude boy giamaicani, tanto che la prima forma di reggae è conosciuta spesso con il termine skinhead reggae. La musica giocò un ruolo fondamentale nella cultura rastafari, che venne portata alla luce tramite il reggae nei primi anni 70 da artisti di fama internazionale come Bob Marley e Peter Tosh.
I Rasta utilizzano la marijuana come erba medicinale, ma anche come erba meditativa, apportatrice di saggezza, ausilio alla preghiera. Viene sostenuto che l'erba Ganja sia cresciuta sulla tomba del re Salomone, chiamato il Re Saggio, e da esso ne tragga forza. La marijuana è anche associata all'Albero della Vita e della Saggezza che era presente nell'Eden a fianco dell'Albero della conoscenza del bene e del male.« Non puoi cambiare la natura umana, ma puoi cambiare te stesso mediante l'uso dell'Erba ...
In tal modo tu permetti che la tua luce risplenda, e quando ognuno di noi lascia risplendere la sua luce, ciò significa che stiamo creando una cultura divina[6] »


I rastafariani, comunque, predicano la disciplina morale ed il controllo di sé, e sono avversi ad ogni forma di ubriachezza.
I rasta conferiscono alla donna, in accordo con gli insegnamenti di Hailé Selassié I, la medesima dignità dell'uomo. L'imperatrice Menen, legittima sposa dell'Imperatore ed associata alla sua gloria regale, riceve presso i rastafariani particolare venerazione, considerata la prima creatura dopo Cristo, la Madre della Creazione e la Regina dei Re.

Tuttavia, il ruolo della donna, in accordo con gli insegnamenti della Scrittura (Efesini 5:22) è gerarchicamente subordinato a quello dell'uomo. In contrapposizione alla società di stampo matriarcale su cui si regge la famiglia giamaicana, la comunità Rasta afferma la superiorità dell'uomo come capo gerarchico.






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19/02/2010 14:53
 
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che strana filosofia di vita






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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?



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