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Cosa ne pensate di Dio?

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2011 22:50
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02/05/2010 21:51
 
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Una premessa: la domanda è un pò dura e presuntuosa, sono certa che qualcuno arriccerà un pò il naso di fronte ad essa, ma il discorso traspira in ogni topic religioso e allora parliamone pure. Vi prego solo di avere rispetto per per tutte le opinioni e di non esprimere giudizi che possano offendere gli altri.

Capita di sentire parlare di Dio come strumento per guidare opinioni e atteggiamenti, un mezzo usato per motivare all'adozione di specifiche forme di azione, altre volte Dio è visto come un fine, una forza spirituale che da senso alla vita perchè è la stessa vita. Voi come la pensate? Dio è uno strumento come un altro o è essenza di per se? E' un invenzione o una certezza che sentite in fondo al cuore?
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03/05/2010 11:28
 
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Se dovessi prendere ad esempio i rappresentanti di Dio sulla terra (chiesa cattolica ed altre associazioni religiose), direi che non esiste!!!






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03/05/2010 12:12
 
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Re:
Neongenesis, 03/05/2010 11.28:




Se dovessi prendere ad esempio i rappresentanti di Dio sulla terra (chiesa cattolica ed altre associazioni religiose), direi che non esiste!!!




Anche Madre Teresa di Calcutta ?


In ogni caso non credo esista Dio, le religioni lo hanno strumentalizzato e reso umano perchè le persone potessero crederci con più facilità.










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03/05/2010 12:27
 
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Cecily posso chiederti qual è secondo te il motivo, la finalità, di questa creazione ad hoc di un Essere Supremo?

Neogenesis hai usato il condizionale dunque in realtà c'è qualcosa di altro oltre ai rappresentanti di Dio in terra che non ti lascia archiviare la domanda con una risposta netta?
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03/05/2010 12:46
 
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La credenza comune unisce le persone. I popoli hanno bisogno di sapere che c'è un'entità che li unisce e veglia su loro, che alla fine ci sarà un mondo migliore e una terra promessa, ma per raggiungerla bisogna seguire determinate leggi.
Leggi che tra l'altro sono funzionali a preservare la casta che rappresenta la regligione.
Le stragi più grosse sono state fatte in nome della religione che in realtà nasconde fini politici ed economici. Le religioni tutte interpretano delle scritture a loro modo, tagliando qua e là quello che non aggrada, nascono continuamente nuovi gruppi religiosi che si distaccano da altre religioni per poter interpretare liberamente quella che dovrebbe essere la parola del Signore. Basta leggere come è nata la chiesa Anglicana..che è solo un esempio.
Basta anche solo indagare quali sono i voti che devono fare i sacerdoti, e quelli che devono fare le suore per comprendere che tutto è studiato in uno schema che permetta il mantenimento delle ricchezze e del potere.

Poi dentro i gruppi religiosi ci sono sempre persone pure e altre che non lo sono. Le prime credono fermamente nel buono e lo usano per aiutare gli altri.

Insomma come si dice sempre la storia insegna e basta leggerla per capire e avere un quadro di tutto.










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03/05/2010 12:47
 
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Secondo me Dio è amore!
Penso che Dio è presente in ogni sguardo di bimbo, sul viso rugoso degli anziani, negli individui che vivono nella sofferenza, nei portatori di handicap…basta osservare la grandiosità della natura, il miracolo che si manifesta quotidianamente davanti ai nostri occhi…
Penso che Dio è vita; è forza che ci aiuta a superare le dure prove che a volte siamo chiamate a superare…un’esistenza senza Dio è inutile, vuota, spenta…Penso pure che per trovare Dio non devo essere praticante della chiesa ed essere bigotta, anzi devo confessare che non frequento e non stimo i preti, insomma non mi nutro di catechesi ma ho un’educazione alla religiosità, al rispetto della legalità, della giustizia, della pace, della fratellanza. Tutto il creato è opera di Dio ed io dinanzi ad un tramonto o alla vista del sole che nasce mi commuovo fino alle lacrime.
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03/05/2010 12:58
 
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Lo tsunami, i terremoti, le valanghe, i tumori, i morti per fame, le stragi etc etc etc?














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03/05/2010 13:15
 
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La mia personale spiegazione a questi fenomeni catastrofici è che essi servano a scuotere, ad aprire la percezione umana, la ricerca. Chi vive nel benessere si adagia su di esso ma chi può avere come non avere deve scegliere, agire. Il ruolo del dolore è secondo me quello di renderci consapevoli del benessere, dell'esistenza stessa di Dio. Se fosse sempre giorno quella luce avrebbe un valore? La discriminante del bene è il male, della gioia il dolore. Il tutto è un ragionamento che va letto nella prospettiva dell'umanità per cui l'evento può avere un senso che va al di la della comprensione del singolo. La parabola di Adamo ed Eva secondo me serve anche a dirci proprio questo, l'uomo aveva il Paradiso ma neanche se ne era accorto! E' la natura umana, solo quando si tocca il dolore fiorisce la riflessione, la maturazione, l'insegnamento.

Come evidente dalle mie affermazioni precedenti io credo in Dio, che poi sia stato strumentalizzato ripetutamente è indubbio. In ogni caso io ho una fede che si nutre anche di testimonianze ma che è abbastanza forte perchè parte da un mio sentire, ragione per cui non mi soffermo agli errori di uomini di Chiesa, del resto loro non sono Dio, sono i testimoni di una fede più forte, per il resto sono semplicemente uomini.
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03/05/2010 13:31
 
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Re:
+cecily+, 03/05/2010 12.58:

Lo tsunami, i terremoti, le valanghe, i tumori, i morti per fame, le stragi etc etc etc?








io credo che queste cose avvengono perche l'uomo ha rovinato e continua a rovinare la terra ..
non credo sia colpa di Dio,se questo intendi






---------------------------------------------
- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?



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03/05/2010 13:34
 
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Secondo me Dio esiste ed e' un essere spirituale






---------------------------------------------
- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?



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03/05/2010 15:16
 
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Non intendo che è colpa di Dio, proprio perchè non credo nella sua esistenza e quindi non posso attribuire a lui nè bene nè male.

e preferisco che sia così, perchè le vittime delle catastrofi spesso e volentieri non sono quelle persone che si "adagiano".
Anzi le persone che vivono nel benessere in qualche modo dopo una catastrofe riescono ad alzarsi prima e meglio di chi invece subisce una catastrofe e già prima non aveva niente.

Non posso credere che il bene sia portato da Dio e il male dall'uomo altrimenti questo male dovrebbe colpire solo i cattivi.

A meno che una persona non creda fermamente nel creazionismo e non nell'evoluzionismo...come si spiegano allora le catastrofi naturali avvenute prima dell'arrivo del genere umano?

Io rispetto chi crede e chi ha il coraggio di avere fede, però io non ci riesco proprio, ci ho riflettuto a lungo ma non mi rispecchio nella religione e non sono così forte da rispettarne le regole e non mi piace nemmeno interpretarla come meglio va a me, quindi preferisco dichiararmi non credente.










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03/05/2010 17:15
 
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Re: Re:
+cecily+, 03/05/2010 12.12:




Anche Madre Teresa di Calcutta ?


In ogni caso non credo esista Dio, le religioni lo hanno strumentalizzato e reso umano perchè le persone potessero crederci con più facilità.




credo sia estremamente personale..chiaro, se non si è stati manipolati..ed è impossibile non esserlo nemmeno un pò..

Madre >Teresa? sai che in India i suoi "adepti" (la reputo una delle tante sette) giravano per le strade, cercando quelli messi peggio (così costavano di meno le cure), e li portavano ai loro centri solo se promettevano di convertirsi.

I mutamenti climatici esistono da sempre, fanno parte dell'Universo di cui noi uomini ne siamo solo una parte. Basti pensare a Pangea, l'era glaciale..panta rei, tutto scorrre..tutto è in continuo movimento.

Dio, Il Tao, Maometto, Halla, Bhudda..ognuno crede in ciò che gli può dare la forza, indicandogli il cammino..unicorni, draghi, archetipi da sempre usati..un panorama così vario in noi chge a mio parere è davvero un peccato uniformare le nostre diversità.

Ora stacco che sono in un ionternet point..p.s. sto facendo tirocinio in un reparto di stati vegetativi permanenti..e quà vedreste Dio che fà..gente tenuta in Vita per ordini del Clero..per un insano attaccamento alla vita, una vita che non lo è, e non è nemmeno una morte..
Dio siamo noi, ogni essere evivente è Dio..Dio, Diavolo, Demòne o Dèmone, Santo, ubriacone,dolce, sinuoso, passionale, forte, crudele..tuttò è Dio..tutto è in noi..noi anche siamo Dei..Dei mortali?

dipende tutto da ciò in cui vuoi credere..ma credi tu, o così ti è stato imposto?
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03/05/2010 17:16
 
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parlo in generale Cecily..bell'avatar
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03/05/2010 17:39
 
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Re:
_Mamu_, 03/05/2010 12.27:


Neogenesis hai usato il condizionale dunque in realtà c'è qualcosa di altro oltre ai rappresentanti di Dio in terra che non ti lascia archiviare la domanda con una risposta netta?






Cresciuto con una cultura cattolica con tutti i sacramenti. Non sempre è semplice estraniarsi dagli insegnamenti di una vita. Più vado avanti, più scopro cose, più mi convinco che forse non esiste.






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03/05/2010 17:45
 
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Non dimentichiamo che siamo stati dotati di libero arbitrio






Vieni e iscriviti al nostro concorso. Ti aspettiamo!!

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03/05/2010 18:47
 
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Re:
Giolau, 03/05/2010 17.16:

parlo in generale Cecily..bell'avatar




Ti rispondo comunque...

Io mi sono fatta una mia idea della religione crescendo, capendo quanto è forte la componente religiosa in ogni persona, e cercando di capirne il motivo. Da piccola mi sono stati imposti i valori cristiani e sono cresciuta frequentando anche la parrocchia e la messa. Sono anche tutt'ora tentata di sposarmi in chiesa quando sarà il momento e solo perchè sono attratta dalla cerimonia, anche se appunto mi appare di più come un recupero dei valori tradizionali piuttosto che religiosi.
Ora come ora non sento in me quella fede necessaria per poter credere a qualcosa che non sia empirico e tangibile.
Però spesso sento quello strano istinto...quando mi succede qualcosa o spero in qualcosa di "pregare" un'entità superiore per essere aiutata. NOn lo so se è la forza dell'abitudine, ma io credo di più sia una necessità che è dentro di noi di affidarci ad un padre o una madre che tutto possono e che ci aiutino e proteggano.










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03/05/2010 20:55
 
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Sono razionale e non credo a nulla che non sia possibile provare scientificamente, perciò svolgerò un'analisi razionale.
Credo che Dio sia necessario, credo che sia un'invenzione antica ma tutt'ora attuale ed estremamente utile, i cui benefici sono diventati quasi indispensabili, al punto che è opportuno preservarne la memoria ed il valore e trasmetterli alle generazioni future.
Secondo me la necessità di Dio scaturisce dal disagio esistenziale dell'uomo, un animale che, durante l'evoluzione, ha avuto la sfortuna, chissà per quale meccanismo insano, di dotarsi di una intelligenza e di una sensibilità che risultano esagerate e addirittura inutili ai fini dell'esistenza, che ha un inizio e una fine come in tutte le forme di vita. Cosa che non è accaduta alle piante e agli altri esseri viventi, i quali non si pongono il problema della morte ma vivono ed eseguono il programma imposto dalla natura, e ciò li appaga.
L'uomo riesce a pensare all'utilità delle sue azioni quotidiane nell'ottica della sopravvivenza e della procreazione, come fanno tutti gli esseri viventi, ma anche all'inutilità della sua azione complessiva che si risolve con la morte e questa consapevolezza di caducità, che appare insensata, è intollerabile.
L'uomo non avrebbe fatto nulla di tutte le cose grandiose che ha fatto se non avesse inventato la vita eterna, avrebbe vissuto per godere della natura e dei piaceri che ci si può procurare durante la vita pensando che tutto ciò che non si fa è perduto e tutta l'umanità avrebbe vissuto in una condizione di anarchia con tutti i pericoli che ne sarebbero derivati. Invece Dio (il pensiero di Dio) ha dettato le regole per una convivenza pacifica, le regole per accettare nella comunità anche i deboli e gli indifesi, gli ammalati, i vecchi, i bambini, certo con comandamenti primitivi (la Legge di Dio è primitiva) ma suscettibili di interpretazioni che possano renderli adeguati al livello di civiltà odierno. Occorrono solo piccoli aggiustamenti, accettare l'omosessualità, la parità fra uomo e donna, il rispetto delle diversità, insomma la Legge di Dio si deve cambiare come oggi vogliamo cambiare la nostra Costituzione per renderla più moderna senza tuttavia ledere il ceppo primario da cui è scaturita.

Un uomo è chiuso in una stanza, sa che lì è nato e che lì morirà. Quell'uomo è triste e non ha voglia di fare nulla tranne che ubriacarsi e drogarsi, proprio per non pensare all'inutilità della sua vita, vuole solo fare un po' di sesso e poi dormire fino alla vecchiaia. Poi qualcuno gli mostra una finestra, la finestra non c'è e l'uomo lo sa, ci sono solo pareti di mattoni, ma qualcuno lo convince che c'è una finestra e lui comincia a crederci, quasi la vede, anzi adesso vede proprio la luce, si affaccia e il paesaggio è bellissimo, talmente bello che tutto diventa più accettabile, e l'uomo pensa che andrà in quel paesaggio, quando avrà finito i suoi lavori, quando sarà l'ora di morire, uscirà dalla finestra e diventerà paesaggio, libero. Quella finestra si chiama Dio.

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04/05/2010 18:24
 
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Re:
basettun, 03/05/2010 20.55:



Un uomo è chiuso in una stanza, sa che lì è nato e che lì morirà. Quell'uomo è triste e non ha voglia di fare nulla tranne che ubriacarsi e drogarsi, proprio per non pensare all'inutilità della sua vita, vuole solo fare un po' di sesso e poi dormire fino alla vecchiaia. Poi qualcuno gli mostra una finestra, la finestra non c'è e l'uomo lo sa, ci sono solo pareti di mattoni, ma qualcuno lo convince che c'è una finestra e lui comincia a crederci, quasi la vede, anzi adesso vede proprio la luce, si affaccia e il paesaggio è bellissimo, talmente bello che tutto diventa più accettabile, e l'uomo pensa che andrà in quel paesaggio, quando avrà finito i suoi lavori, quando sarà l'ora di morire, uscirà dalla finestra e diventerà paesaggio, libero. Quella finestra si chiama Dio.





ciao, non pensi che questa finestra sia pura illusione? non sarebbe meglio essere consapevoli di ciò che realmente si sta facendo della propria vita che sperare un effimera pensione in paradiso ..post-morten? sembra un pò una scusa per non vivere il presente, come rifugiarsi in un sogno.Chiudere gli occhi, non vivere e..sperare?

Nel senso, mi sono autodistrutto, ora smetto perchè mi hanno detto che se faccio il bravo e vado sulla retta via (quella predefinita da Dio) un giorno andrò in quell'Eden.quindi annullo la mia vita perchè ho peccato in attesa della fine,e del trasbordo della mia anima in Cielo?


x cecyli
l'uomo sente il bisogno di affidarsi a qualcosa più grande di lui in alcuni momenti della sua vita. Tutte le energie presenti attorno a noi sono fortissime a volte, basti pensare al trovarsi su un oceano,una pioggerellina incessante ti bagna e il vento forte, il fragore delle onde..Ti prende un silenzio simile a una preghiera..estasiato..
molti popoli delle isole avevano i loro Dei del mare per esempio, prima dell'omologazione Cattolica.


ho trovato ieri sul web questo racconto Zen..buona lettura

Dopo una lunga ed eroica vita, un valoroso samurai giunse nell’aldila’ e
fu destinato al paradiso.
Era un tipo pieno di curiosita’ e chiese di poter
dare prima un’occhiata anche all’inferno. Un angelo lo accontento’ e lo condusse
all’inferno.
Si trovo’ in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola
imbandita con piatti colmi e pietanze succulente e di golosita’ inimmaginabili.
Ma i commensali, che sedevano tutt’intorno, erano smunti, pallidi e scheletriti
da far pieta’.
“Com’e’ possibile?”, chiese il samurai alla sua guida. “Con
tutto quel ben di Dio davanti!”.
“Vedi: quando arrivano qui, ricevono tutti
due bastoncini, quelli che si usano come posate per mangiare,solo che sono
lunghi piu’ di un metro e devono essere rigorosamente impugnati all’estremita’.
Solo cosi’ possono portarsi il cibo alla bocca”.
Il samurai rabbrividi’. Era
terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non
riuscivano a mettersi neppur una briciola sotto i denti. Non volle vedere altro
e chiese di andare subito in paradiso.
Qui lo attendeva una sorpresa. Il
paradiso era un salone assolutamente identico all’inferno! Dentro l’immenso
salone c’era l’infinita tavolata di gente; un’identica sfilata di piatti
deliziosi. Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini
lunghi piu’ di un metro, da impugnare all’estremita’ per portarsi il cibo alla
bocca. C’era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra,
ben pasciuta, sprizzante di gioia.
“Ma com’e’ possibile?”, chiese il
samurai.
L’angelo sorrise. “All’inferno ognuno si affanna ad afferrare il
cibo e portarlo alla propria bocca, perche’ si sono sempre comportati cosi’
nella vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si
preoccupa di imboccare il proprio vicino”.
Paradiso ed inferno sono nelle tue
mani. Oggi.
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04/05/2010 22:51
 
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Re: Re:

Giolau, 04/05/2010 18.24:


ciao, non pensi che questa finestra sia pura illusione? non sarebbe meglio essere consapevoli di ciò che realmente si sta facendo della propria vita che sperare un effimera pensione in paradiso ..post-morten? sembra un pò una scusa per non vivere il presente, come rifugiarsi in un sogno.Chiudere gli occhi, non vivere e..sperare?



E' vero, anch'io credo che sia illusione e infatti io non m'illudo, ma non biasimo chi ha deciso di credere in quella finestra.
Forse sottovalutiamo il valore delle illusioni, c'è chi crede di fare qualcosa di buono per il prossimo, chi crede di lasciare un'eredità culturale, chi crede di saper indirizzare verso forme di sopravvivenza alternative. Alla fine tutto ciò che si fa si perde nella lunghezza dei tempi.
Viviamo di illusioni e guai se così non fosse, rischieremmo il suicidio entro i primi vent'anni di vita.


o.t basettun ho modificato,non si capiva qual'era la tua risposta,avevi quotato male [SM=g7255]
[Modificato da rosarossa79 05/05/2010 13:04]
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Bisogna credere in qualcosa secondo me, qualcosa che ti da forza nei momenti più bui






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