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Venezia, la diva del cinema

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2010 08:23
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03/09/2010 08:20
 
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Il mese di settembre trasforma l'illustre Venezia in un vero e proprio palcoscenico hollywoodiano, tra star e dive del grande schermo in occasione della 67° Mostra del cinema.

Venezia, le dive del cinema

Il mese di settembre trasforma l'illustre Venezia in un vero e proprio palcoscenico hollywoodiano, tra star e dive del grande schermo in occasione della 67° Mostra del cinema.
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03/09/2010 08:22
 
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Introduzione

Affascinante città lagunare, incontrastata potenza marinara nel passato, Venezia è un luogo dove i sensi prevalgono sulla razionalità, una città che si presenta agli occhi del turista come una delle più belle e romantiche del mondo, dove perdersi, amare e lasciarsi sedurre tra i suoi vicoli e canali provando l'ebbrezza del passato, pronti a ripercorrere i luoghi segreti di Casanova e scoprire i misteriosi scenari delle sue avventure amorose. Non c'è emozione più forte che attraversare la città in gondola per osservare in lontananza antiche costruzioni emergere quasi dall'acqua tra i suoi ponti e le innumerevoli e caratteristiche locande, in un iter che sfiora il Canal Grande e la Giudecca, fino a raggiungere la Venezia dei monumenti e dei musei.

Come arrivare

In aereo: Venezia è raggiungibile in aereo grazie alla vicinanza di due aeroporti: il Marco Polo di Tessera, situato a soli 12km da Venezia e facilmente raggiungibile mediante la linea Ferroviaria di Mestre sia via terra che via acqua; l'aeroporto Sant'Angelo di Treviso invece dista da Venezia circa 30 km ma è ben collegato via autostrada. In treno: Venezia è un importante snodo ferroviario per l'Italia nord-orientale in cui convergono le linee: Milano-Venezia che collega il capoluogo lagunare all'Italia nord-occidentale; Venezia-Trieste è invece il collegamento con la Slovenia e l'Europa orientale e balcanica. Venezia-Udine permette collegamenti con il Veneto settentrionale e l'Europa centrale e settentrionale. Lo smistamento dei treni avviene presso la stazione di Venezia Mestre, da dove la ferrovia prosegue verso il lungo ponte della libertà fino ad arrivare alla stazione di Venezia Santa Lucia, posta all'estremità occidentale del Canal Grande e luogo di scambio con i trasporti urbani lagunari. In auto: Se si arriva con la macchina si può prendere la A4 da Trieste e da Torino, la A27 da Belluno, la A13 da Bologna. A Venezia, i parcheggi sono situati a Piazzale Roma e al Tronchetto.






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Come muoversi

Clima

Venezia risente del clima della pianura padana, per la vicinanza al mare è mitigato nelle temperature minime invernali (3°C media) e nelle massime estive (24°C media). Si può considerare un clima di transizione tra il subtropicale ed il mediterraneo. Piovosità primaverile e autunnale, frequenti i temporali estivi. Difficilmente nevica a Venezia ma in inverno spesso gelano le parti più interne della laguna. L'elevata umidità provoca nebbie nei mesi freddi ed afa in quelli caldi, il cielo azzurro è una rarità. I venti principali sono la Bora (NE) dominante nei mesi invernali e primaverili, lo Scirocco (SE) in estate e, meno frequente, il Garbìn o Libeccio (SW).

Gastronomia

La cucina veneta, e in particolare quella veneziana, si caratterizza per la grande varietà di piatti tradizionali realizzati utilizzando tutti i tipi di pesce e di verdure con un unico limite: quello stagionale. È difficile infatti che nei migliori ristoranti di Venezia vengano proposte ricette a base di ingredienti fuori stagione. Il viaggio alla scoperta dei sapori veneziani può iniziare con i cicchetti (antipasti) esposti sui banconi di tutti i bacari (osterie) di Venezia, da gustare accompagnati da un'ombra (bicchiere) di vino. I cicchetti tipici veneziani sono chele di granchio fritte, polpette di carne, mezzo uovo sodo con l'acciuga, verdurine fritte, moscardini con polenta, soppressa con polenta e, naturalmente, crostini di pane con il baccalà mantecato, ossia cotto nel latte e poi frullato per renderlo cremoso. Ma l'antipasto per eccellenza sono le sarde in saor: sardine cotte e marinate con cipolla e aceto e aromatizzate con uvette e pinoli. Per quanto riguarda i primi piatti, la cucina veneziana offre moltissime specialità diverse. Rinomati sono i risotti, preparati con scampi oppure con le seppie, anche se la ricetta più celebre è quella dei risi e bisi, il risotto con piselli mangiato dai Dogi il giorno di San Marco. Per la pasta ricordiamo gli spaghetti alle vongole, gli spaghetti al nero di seppia, i bigoli in salsa (una specie di bucatini conditi con acciughe e cipolle) e la popolarissima pasta e fagioli, gustosissimo piatto invernale servito nelle osterie come nei migliori ristoranti di Venezia. Tra i secondi di pesce da non perdere gli scampi alla busara, con pomodoro e peperoncino, l'anguilla in umido e le seppie in umido, naturalmente accompagnate dalla polenta. Molto caratteristico è anche il fritto di moeche, piccoli granchi pescati nel periodo della muta (primavera e autunno) quando anche il guscio è tenero e commestibile. Tra i secondi di carne, il più tipico è sicuramente il fegato alla veneziana: tenero fegato di vitello stufato con molta cipolla. A fine pasto, nella lunga lista dei dolci, figurano i biscotti ovali e dorati chiamati baicoli, il pan del pescatore con mandorle e pistacchi, la crema fritta veneziana o i bussolai, dei biscotti al burro e pasta frolla fatti a forma di "S" o ad anello, i crostoli dette anche le chiacchiere, il budino di latte chiamato rosada, vere e proprie golosità da non perdere.






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Eventi, feste

A Venezia le feste pubbliche sono state sempre numerose e complesse: le feste principali erano quelle che ricordavano eventi storici della Serenissima e quelle religiose. Entrambe si svolgevano con la partecipazione unanime del popolo e degli onnipresenti stranieri e avevano lo scopo di dimostrare l'unità dello stato e rinsaldare i sentimenti patriottici e religiosi. La Repubblica sapeva bene come organizzare la memoria storica e collettiva dei suoi cittadini, tutte le feste avevano la funzione di aggregare le masse attorno ai simboli della città. Assieme alla feste di commemorazione storica e a quelle religiose si svolgevano, e in parte si svolgono ancora, feste costituite da competizioni di forza e coraggio che avevano lo scopo di tenere in vita lo spirito combattivo: le regate, le lotte dei pugni, le forze d'Ercole, le giostre con i cavalli, le finte battaglie navali. Molte di questa feste non si celebrano più ma i veneziani, nel loro piccolo, le rispettano e le riconoscono essendo oramai entrate a far parte dell'inconscio collettivo. E non dimentichiamo il Carnevale, la più famosa delle feste, una strabiliante miscela dal sapore sacro e profano. Gli studi di antropologia sul Carnevale spiegano che tra l'Epifania e la Quaresima il mondo si capovolgeva: il figlio mancava di rispetto al padre, ci si scambiava di sesso, non era più vietato farsi beffa dei potenti. Trasgredire la legge significava, tuttavia, celebrarla. Tutti gli usi e i comportamenti del Carnevale non facevano altro che confermare l'ordine dell'universo. Violare una sola volta la legge, durante la festa comandata, equivaleva a riconoscere la sua signoria su tutto il resto dell'anno. La maschere più comuni erano Arlecchino, Brighella Pantalone o semplicemente un mantello nero, il tabarro, e sul viso, la classica maschera nera, la bauta, dietro la quale i patrizi e le dame si mescolavano al popolo e si davano alla pazza gioia. I giorni più intensi erano il giovedì grasso e il martedì grasso.






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Hotel

Hotel Belle Epoque Cannaregio,127/128 Tel. 0412440004 www.hotelbelleepoque.it L'Hotel Belle Epoque si trova in centro a Venezia, a pochi minuti dalla stazione ferroviaria e dalle fermate dei vaporetti. Le camere dell'Hotel Belle Epoque, arredate nel tipico stile Settecento Veneziano, sono tutte dotate di insonorizzazione, bagno privato in marmo bianco. Hotel dell'Opera San Marco, 2009 Tel. 0415205243 www.hoteldellopervenice.com All'ombra dello storico Teatro dell'Opera di Venezia "La Fenice", l'Hotel dell'Opera gode di una posizione privilegiata. Stoffe, damaschi, vetro, legno, pietra, storia, arte, lettere: le camere dell'Hotel dell'Opera richiamano le atmosfere della Venezia di fine Ottocento. Comfort e tecnologia sono inseriti in armonia con gli arredi più ricercati.

Ristoranti

Quadri Venice Piazza San Marco 121 Tel. 0415222105 www.quadrivenice.com Fascino ed eleganza, sono i segni distintivi del Caffè che gode la posizione privilegiata al centro di una delle piazze più conosciute al mondo. Spazi interni impreziositi da stucchi e dipinti d'epoca si alternano a scenari storici nei quali poter gustare una cucina tipica. Al Vecio Portal Campiello della Peschiera 3990 Tel. 0415287765 www.alvecioportal.it Nel cuore di Venezia a pochi minuti da piazza San Marco e dai giardini della Biennale, vi è il ristorante, locale frequentato dai veneziani per le ottime pizze e le proposte di una cucina tesa a valorizzare i prodotti locali e il migliore pescato lagunare, tutto offerto con una attenzione particolare al rapporto qualità-prezzo. Accogliente l'interno come l'esterno in cui vi sono i resti di un antico portale da cui appunto prende nome.

Shopping

E' la Calle Larga XXII Marzo, la via sulla quale si affacciano le boutique più eleganti di Venezia. Il quartiere San Marco mostra tutto il suo splendore di città d'arte. Nelle stradine dietro la grandissima piazza vi sono numerosissimi negozi in cui acquistare oggetti in vetro e di artigianato locale. Entrando nella zona di San Polo si può respirare un'aria antica, anche dal punto di vista commerciale. Qui, accanto agli immancabili negozietti di souvenirs, vi sono decine di botteghe di antiquari ed artigiani dove si può rimanere incantati di fronte agli splendidi tessuti esposti, che riportano indietro nel tempo.

Nightlife

Le zone più vivaci per i bar sono quelle intorno all'animato Campo Santa Margherita a Dorsoduro e quelle lungo Fondamenta degli Ormesini e Fondamenta della Misericordia a Cannaregio. Margaret Duchamp è un posto molto popolare dove bere qualcosa e chiacchierare fino a tardi. Situato in un angolo strategico, attrae veneziani, clienti casuali, giovani pretenziosi, studenti. Dogado elegante bar-ristorante, che accoglie i suoi clienti nel giardino nella terrazza estiva sul tetto. I moderni interni in legno scuro, a lume di candela, sono altrettanto invitanti, nei mesi più freddi.Conosciuto è anche l'Herry's bar meta conosciuta soprattutto per degustare buoni cocktails.






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Itinerari

Da vedere: all'aperto

Il verde pubblico di Venezia ha visto nel corso del Novecento la scomparsa di giardini di rilevante interesse storico e lo snaturamento di molte aree verdi ma, fortunatamente, alcuni degli splendidi spazi verdi, veri e propri paradisi terrestri sono riusciti a mantenere intatto il proprio splendore. Tra i più importanti vale la pena ricordare quelli di proprietà comunale come i Giardini Napoleonici, situati nel Sestiere di Castello, che rappresentano la parte verde più estesa del centro storico. La denominazione di "Napoleonici" proviene dal fatto che fu proprio Napoleone stesso a volerli, demolendo alcuni edifici e con le macerie appianò e consolidò il terreno, innalzando una collinetta per rendere l'area meno monotona. I giardini reali, situati a sud di Piazza S. Marco, delimitati dal Canale della Zecca e dal molo, furono anch'essi costruiti per volontà di Napoleone, accanto al Palazzo Reale. Per chi giunge a Venezia percorrendo il Ponte della Libertà i primi giardini pubblici che si possono ammirare sono i Papadopoli, in realtà un piccolo distaccamento di questi, un tempo estesi e bellissimi. I1 parco fu disegnato nel 1834 dal pittore e scenografo Francesco Bagnara e sorse su aree ricavate dalla demolizione della Chiesa e del Monastero della S. Croce. II giardino fu ridimensionato e quindi sacrificato nel 1933 per esigenze urbanistiche, turistiche e commerciali.

Da vedere: musei

Venezia è caratterizzata da uno dei sistemi museali più importanti del mondo che conservano opere della storia artistica della città dalle sue origini ai nostri giorni; i più conosciuti sono certo quello di Palazzo Ducale, il più importante monumento del gotico veneziano al cui interno si ammirano opere di artisti di Scuola veneziana. La vera ricchezza del Palazzo sono le pareti e i soffitti decorati dai maggiori artisti veneti dal calibro del Tintoretto, il Veronese, il Carpaccio, Palma il Giovane ed infne Tiziano. Il Museo Correr prende il nome dal nobile veneziano Teodoro Correr che, alla sua morte avvenuta nel 1830, lasciò in eredità alla città la sua collezione d'arte. Il museo Propone dunque un'appassionante itinerario alla scoperta dell'arte e della storia di Venezia dove, nelle ampie e austere sale sono illustrati i diversi aspetti della civiltà veneziana ed esposte le collezioni d'arte antica. Per completare la panoramica sulla storia di Venezia, è bene visitare anche il meno conosciuto Museo Storico Navale vicino all'Arsenale oltre alle Gallerie dell'Accademia che ospitano la più ricca collezione di dipinti veneziani e veneti del trecento bizantino e gotico per artisti del Rinascimento. Importante sicuramente la collezione Peggy Guggenheim, ospitata nel palazzo Venier dei Leoni aperta nel 1980, uno dei più importanti ricordi dell'arte europea e americana degli anni '20.

Da vedere: monumenti

Venezia è una città lagunare bagnata dalle acque del Canal Grande là dove, lungo le sponde, si allineano circa 200 splendidi palazzi, costruiti su antiche palafitte dall'aristocrazia veneziana. Il cuore della città venta è costituito dalla Piazza San Marco, al cui centro si trovava l'omonima Basilica, colorata d'oro e rivestita da mosaici che raccontano la storia della città, assieme ai meravigliosi bassorilievi che raffigurano i mesi dell'anno. Una delle bellezze della città è costituita dai suoi tre ponti: il Ponte degli Scalzi, realizzato in pietra d'Istria nel 1932 il Ponte di Rialto e quello dell'Accademia. Il Ponte di Rialto è il più importante e famoso, realizzato da Antonio Da Ponte per attraversare il Canal Grande a piedi. Al giorno d'oggi si presenta in tutto il suo splendore, costeggiato ai lati del corpo centrale da negozi di lusso mentre, alla fine del ponte, nel sestiere di San Polo, sorge la Chiesa di San Giacomo di Rialto, tradizionalmente considerata la più antica di Venezia. La prima costruzione di questa chiesa infatti pare risalga addirittura al VI secolo, prima ancora cioè che si costituisse il nucleo cittadino vero e proprio. Tra i patrimoni legati alla sfera religiosa da vedere la Basilica del Santissimo del Redentore, nota semplicemente come Chiesa del Redentore, un importante edificio progettato dall'architetto Andrea Palladio nel 1577 sull'isola della Giudecca, al cui interno sono esposte opere di Domenico Tintoretto, Paolo Veronese, Palma il Giovane, Francesco Bassano, Alvise Vivarini, Pietro della Vecchia. Da vedere il Tempio di San Nicola da Tolentino nel sestriere di Santa Croce.Con una facciata che ricorda le sembianze di un templio in stile neoclassico. L'annesso convento dei Tolentini è attualmente sede dell'Università IUAV di Venezia. Imperdibile una sosta al Gran Teatro La Fenice uno dei più celebri teatri al mondo per la musica lirica, distrutto da due incendi nel 1836 e 1996, riaperto successivamente solo nel 2004.

Da vedere: quartieri

Il Centro Storico lagunare di Venezia è diviso in sei sestieri: originariamente chiamato Rivoalto, San Marco rappresenta il nucleo originario della città, quello che un tempo era l'antico centro politico e giudiziario della Repubblica di Venezia. La zona di Castello, la più orientale tra i sestieri di Venezia che prende il nome da un antico forte preposto alla difesa dagli attacchi provenienti dal mare e ormai scomparso. La zona di Castello confinante con San Marco è ricca di attrattive storiche, ed la più estesa e la più popolats della città a cui segue per dimensioni il sestiere di Cannaregio, là dove si trova il deliziose Ghetto veneziano, San Polo e Santa Croce, il più piccolo dei sestieri, rappresentano il cuore antico ed originario della città. Infine c'è Dorsoduro, situato nella zona più a sud della città, il cui nome deriverebbe dal fatto che la zona era un tempo caratterizzata da un terreno stabile (dal dorso duro), meno paludoso che altrove.

Da vedere: palazzi

Numerosi sono anche i Palazzi che meritano di essere visitati; bellissime ed affascinante realtà come il Palazzo Ducale, certamente l'edificio più celebre della città, il simbolo più rappresentativo della sua civiltà e delle sue vicende storiche, politiche e culturali in quanto residenza del Doge, sede del governo della città e palazzo di giustizia. Ca' Rezzonico nel sestriere di Dorsoduro, è un grandioso palazzo, ora sede del Museo del Settecento veneziano, costruito a partire dal 1649 per la nobile famiglia Bon, su progetto del massimo architetto del barocco veneziano, Baldassarre Longhena. Il museo ospita importantissime opere pittoriche del Settecento Veneziano, dal Tiepolo a Rosalba Carriera, dai Longhi ai Guardi a Canaletto, ambientate in un contesto di preziosi arredi e suppellettili dell'epoca. La Torre dell'orologio, in stile rinascimentale, risalente alla fine del '400, è opera dell'architetto Mauro Condussi che si affaccia su Piazza San Marco La torre è caratterizzata dai due mori posti in cima e da un orologio oro-blu che in occasione dell'Epifania attiva il suo carillon, facendo uscire a ogni scocco dell'ora i Re Magi e i personaggi della Natività. Il Palazzo Contarini del Bovolo noto per la sua scala elicoidale del 1499 in facciata, fu edificato per un'illustre famiglia, poi divenne un hotel ed oggi è proprietà delle Istituzioni di Ricovero e di Educazione. Il Palazzo Grassi invece, situato in Campo San Samuele, è affacciato sul Canal Grande e presenta al suo interno grandi mostre temporanee di cui alcune si basano in tutto o in parte sulle risorse della collezione di François Pinault. Un edificio che merita attenzione è la Biblioteca Nazionale Marciana, è dedicata al patrono di Venezia, a San Marco. Infatti è situata proprio nell'omonima piazza ed è una delle più grandi biblioteche d'Italia. La sua costruzione ad un solo piano (oltre a quello terreno), fu avviata solo nel 1536, su progetto di Jacopo Sansovino. Le arcate del piano terreno sono in ordine dorico, sopra ancora si apre una trabeazione dorica alterna triglifi e metope; poi segue l'ordine ionico del loggiato, sovrastato a sua volta da un ricco fregio. Per quanto riguarda la sua decorazione, si impegnarono tra gli altri, Tiziano, Paolo Veronesi, Tintoretto e altri. Le pareti sono ricoperte da immaginari ritratti di filosofi e da altre tele. La Ca' d'Oro è un celebre edificio edificato da Giovanni e Bartolomeo Bon, la cui facciata si presenta in marmo dorato ed è un ottimo esempio del passaggio dal gotico al rinascimento a Venezia. Al gotico appartengono i reticoli di trafori, i pareti delle finestre e dei balconi; mentre seguono un'impronta rinascimentale il colonnato e le piccole finestre quadrate. In seguito a questo fu trasformata in museo, conservando i capolavori di pittura come il San Sebastiano di Mantegna, vedute di Francesco Guardi e gli affreschi del Fondaco dei Tedeschi.
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