FRUTTA
Castagne, caki, mele, pere, melagrane, cotogne, fichi d’India ed i primi agrumi della stagione. Anche se il profumo delle caldarroste ha già annunciato le castagne a ottobre, questo frutto sembra essere tipico dei mesi di Novembre/Dicembre. Quasi tutti si lasciano attrarre dal caldarrostaio (uno dei POCHI rimasti), soprattutto se si è posizionato strategicamente all’incrocio fra due o tre strade, perchè il profumo si espanda in tutte e faccia da richiamo. Ma oltre alle solite caldarroste, non dimentichiamo che le castagne possono diventare materia prima nella preparazione di budini, gelati, contorni, ecc. Anche i caki cominciano a maturare, questo mese: chi è così fortunato da possederne un albero (nell’orto o nel giardino) potrà trasformare i suoi frutti in gustose marmellate o ripieni misti per torte, pollame, ecc.
VERDURA
Porri, carote tardive, cavoli, finocchi, spinaci, zucca, broccoli, verze, patate e cipolle novelle, sedani-rapa, topinambur. Questi ultimi possono essere lessati e conditi con olio, sale e pepe; oppure stufati col burro ed insaporiti anche solo con l’estratto di carne. Oppure crudi come i carciofi teneri, purchè tagliati a lamelle sottilissime. Sono rimasti gli ultimi pomodori, peperoni, zucchine e fagioli/ni, ma le insalate miste posso comprendere ANCHE finocchi, indivie e barbabietole rosse. L’importante è saper mescolare i sapori con gusto e discrezione.
CARNE
Si ritorna ai piatti di tardo autunno in occasione delle festività dei Santi/Morti. Infatti, in alcune regioni si preparano, in queste occasioni, piatti tradizionali tipici che poi si ripetono durante tutto l’inverno. Nelle campagne compare la polenta sposata ad appetitosi intingoli di carne, oppure arrostita sulla brace (con ciccioli di maiale o cotechino messi a sciogliere fra due fette di polenta). Altrove si friggono le frattaglie di maiale (cuore, fegato, rognone), oppure vengono trifolate con aglio-prezzemolo; possono ANCHE essere cotte in padella ma infilate sugli spiedini a far da piatto unico, oppure da “contorno” a ricchi piatti di legumi.
PESCI
Cefali, triglie, seppie, sgombri, trote, carpe e anguille. L’anguilla, in questo perìodo, è grassa e tenera, ed invoglia ai più succulenti intingoli con pomodoro e piselli; oppure arrosto, profumata d’alloro. Se sono piccole, possono essere cotte senza essere spellate: ottime se preparate “ALLA PISANA” (soffritte in olio-aglio-salvia, e cosparse con un battuto di uova, pane e formaggio grattugiato). Una tipica zuppa di pesce dell’Adriatico è il BRODETTO di anguille: tagliate a pezzetti vengono rosolate in olio e aromi. Poi, bagnate con un misto di vino-aceto, vengono stufate lentamente affichè il sugo evapori; si servono con polenta integrale.
FORMAGGI
Col freddo ritornano ricotta e mascarpone: la prima magra ed il secondo… piacevolmente RICCO di grassi! Ma col mascarpone si può far molto: provate a prepararvi un formaggino gustoso con metà taleggio e metà mascarpone, nocciole tritate e… un goccio di grappa! E la ricotta? Beh, oltre alle SQUISITE ricette tradizionali (cannoli alla siciliana, cassate, ravioli) si possono preparare strudel e condimente golosi (e “creativi”) per la pastasciutta quotidiana.
Giovanna Motta
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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?
