"Basta parlar male di Yara"

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rosarossa79
00martedì 30 novembre 2010 12:24
La mamma: "Non è scappata"
Duro sfogo della mamma di Yara a quattro giorni dalla scomparsa della figlia. "Yara con questa storia non c'entra: non si è allontanata volontariamente, non lo avrebbe mai fatto - ha detto all'Eco di Bergamo -. Un colpo di testa? Non è da lei". "Su questa vicenda si sta cominciando a fare troppo apubblicità negativa, sia nei confronti di mia figlia, sia di Brembate Sopra, che non lo merita", ha aggiunto.

Per la famiglia sono ore di grande angoscia. Da venerdì sera la casa dei Gambirasio è assediata da fotografi e giornalisti e il sindaco ha emesso un'ordinanza che vieta ai furgoni delle dirette tv di avvicinarsi all'abitazione.

"Non abbiamo ricevuto alcuna novità per il momento, restiamo in attesa", ha detto la mamma di Yara, prima di ritirarsi nel silenzio dietro il portone di casa in via Rampinelli. Sulla vicenda gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo e le indagini proseguono senza clamori. L'unica cosa certa, per chi la conosce bene, è che Yara non è scappata. Scuola, famiglia e ginnastica erano la sua vita. Mai nessun brutto voto, nessun litigio o delusione particolare che possa spiegare un gesto di ribellione.

"Yara aveva appena ritirato la pagellina scolastica e i voti erano tutti molto buoni", ha spiegato sabato la madre. Ottimi anche i risultati ottenuti in ambito sportivo, fra cui spicca una medaglia d'oro ai campionati nazionali di Fiuggi nel 2009 e un successo nel 2010 a Pesaro.

Niente, dunque, sembra far pensare a una fuga volontaria della 13enne. Da casa non manca nulla di Yara. Vestiti e oggetti personali sono al loro posto e anche gli investigatori sembrano molto scettici sull'ipotesi di un allontamento volontario della ragazzina.
tgcom
rosarossa79
00martedì 30 novembre 2010 12:24
altra ragazzina scomparsa
_Stellamarina_
00giovedì 2 dicembre 2010 11:23
IO spero con tutto il cuore che non abbia già gatto la fine di Sara Scazzi... sarebbe terribile, anche se statisticamente... molti di questi crimini si svolgono in ambito intrafamiliare o amichevole.
rosarossa79
00venerdì 3 dicembre 2010 20:59
Yara, cade anche pista del muretto
La ragazza vista era senza apparecchio

Una settimana dopo, la sparizione di Yara Gambirasio appare sempre più avvolta nel mistero. Anche la pista di un extracomunitario che ha affermato di aver visto la 13enne di Brembate di Sopra (Bergamo) seduta su una panchina a Bruntino, sabato mattina, cade. L'uomo ha parlato di una ragazza senza apparecchio ai denti mentre Yara lo porta. Intanto un messaggio dei genitori sarà letto dal parroco alla veglia di preghiera di sabato.

Cade la pista della panchina
Il semiclandestino ha detto di aver "visto Yara seduta su una panchina, mentre stava scrivendo sopra un muretto". La ragazza era nei pressi del cimitero del paese attorno alle 11.30 e stava scrivendo sopra un muretto, presumibilmente con un sasso, la scritta "Solo tu x me". L'uomo le avrebbe anche chiesto cosa ci facesse lì invece di essere a scuola, ma la ragazza gli avrebbe risposto che non aveva lezione e stava aspettando un'amica per poi andarsene. Ma dell'amica il boliviano non avrebbe visto alcuna traccia. Sul luogo indicato effettivamente gli inquirenti hanno trovato la scritta, sulla quale sarà eseguita una perizia grafica. Tuttavia, la testimonianza, resa giovedì (con qualche giorno di ritardo poiché l'uomo, senza permesso di soggiorno, temeva di essere espulso), sembra essersi rivelata infondata: la ragazza del "muretto" non portava l'apparecchio ai denti che invece Yara ha.

Intanto si moltiplicano le segnazioni da tutta Italia di persone che avrebbero visto la ragazza scomparsa.

Il paese continua a far quadrato con discrezione attorno alla famiglia. Fulvio e Maura, i genitori della 13enne, hanno scritto una lettera di ringraziamento ai compaesani per "il sostegno ricevuto in questi giorni difficili". Ma hanno scelto di affidare il messaggio al parroco di Brembate Sopra, don Corinno Scotti, che lo leggerà alla veglia di preghiera per Yara, di sabato sera.
tgcom
rosarossa79
00domenica 5 dicembre 2010 10:08
Yara, smentito fermo italiano
Tunisino in caserma per accertamenti

Si era pensato ad una svolta, invece si smorzano gli entusiasmi circa le indagini sulla scomparsa della 13enne bergamasca Yara Gambirasio. Sarebbe stato portato al Comando provinciale dei carabinieri solo per accertamenti, e non ci sarebbe quindi alcun fermo, il tunisino bloccato sabato pomeriggio su un traghetto partito da Sanremo e diretto in Africa. Lo ha precisato uno degli investigatori, smentendo che sia stato fermato anche un italiano.
Yara

La situazione in tempo reale

09.13 - Nessun italiano
Sarebbe stato portato al Comando provinciale dei carabinieri solo per accertamenti, e non ci sarebbe quindi alcun fermo, il tunisino bloccato ieri pomeriggio su un traghetto partito da Sanremo e diretto in Africa. Lo ha precisato uno degli investigatori del comando di Via delle Valli a Bergamo, smentendo che sia stato fermato anche un italiano.

08.33 -Iniziato l'interrogatorio dei due fermati
E' iniziato l'interrogatorio dei due fermati dai carabinieri che indagano sulla scomparsa di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate Sopra (Bergamo). Si tratta di un tunisino e un italiano. Pare che lo straniero sia un muratore al lavoro nei cantieri del bergamasco.

08.01 - Si rivede una testimonianza
Il fermo del tunisino e il presunto fermo dell'italiano gettano una nuova luce sul mistero della testimonianza del vicino di casa di Yara, Enrico Tironi, che non sarebbe stato creduto. Il giovane subito dopo la scomparsa di Yara aveva raccontato di aver visto la ragazzina nell'ora presunta del sequestro nei pressi dell'abitazione in compagnia di due uomini.

06.21 - Al lavoro tutta la notte
Investigatori al lavoro tutta la notte a Bergamo al Comando provinciale dei carabinieri, dopo i fermi di sabato sera, uno sicuro l'altro non ancora confermato, nell'ambito delle indagini sulla scomparsa di Yara Gambirasio. Il fermo sicuro è quello di un tunisino bloccato su una nave salpata da Sanremo e diretto in Marocco. L'altro sarebbe un italiano. Quindi in nottata il trasferimento a Bergamo al comando dei carabinieri.

00.00 - Tunisino forse operaio del cantiere sospetto
Circola insistente la voce che il nordafricano fermato possa essere uno dei tanti operai impegnati nei cantieri della zona. Forse proprio in quello del centro commerciale in costruzione alla periferia tra Brembate Sopra e Mapello, dove si sono concentrate per giorni le ricerche per Yara. Sul tunisino si sarebbe indirizzata l'attenzione degli inquirenti, pare, dopo la sua scomparsa dal luogo in cui si trovava solitamente.

23.54 - Fermato anche un italiano
E' stato fermato anche l'italiano che insieme al tunisino erano a bordo di un traghetto diretto in Marocco. Gli inquirenti che indagano sulla scomparsa di Yara non hanno voluto dare alcuna informazione, facendo anche capire di ritenere dannosa quella che è stata definita una fuga di notizie.

23:30 - Il tunisino in viaggio verso Bergamo
Ci sarebbe anche un italiano con l'extracomunitario. Non era ricercato, ma accompagnava l'uomo. Entrambi, secondo fonti sul posto, sarebbero già in viaggio verso Bergamo con un'auto dei carabinieri

23.25 - Traghetto fatto rientrare da acque internazionali
L'operazione congiunta dei carabinieri e della Guardia costiera è stata particolarmente complessa. Il traghetto sul quale era imbarcato il sospetto è stato fatto rientrare dalle acque internazionali per permettere ai carabinieri di salire a bordo ed effettuare il fermo.

23.01 - Veglia a Brembate, il parroco: "Ho speranza"
E' durata un'ora la veglia di preghiera per Yara Gambirasio, nella chiesa parrocchiale di Brembate Sopra. Durante la veglia, il parroco don Corinno Scotti ha letto non la prevista lettera dei genitori ma alcune parole che ha attribuito alla mamma di Yara: "Spero che il grande cuore di Brembate Sopra scaldi il cuore di Yara", seguite poi da un commento del sacerdote: "Questi sono giorni di grande preoccupazione ma quando vado a casa Gambirasio ne esco pieno di speranza".

22.46 - Fermato un tunisino in viaggio verso il Marocco
I carabinieri sono saliti a bordo di un traghetto partito da Genova e diretto in Tunisia, a bordo del quale ci sarebbe un extracomunitario magrebino ricercato dagli inquirenti nell'ambito delle indagini sulla tredicenne scomparsa.
tgcom
_Stellamarina_
00lunedì 6 dicembre 2010 14:03
speriamo bene... poverina..... speriamo sia ancora viva... ma.....
rosarossa79
00lunedì 6 dicembre 2010 14:17
dubito
rosarossa79
00martedì 7 dicembre 2010 08:30
Yara, pm: niente carcere per Fikri
Mal tradotta intercettazione telefonica

Al termine dell'udienza di convalida del fermo del marocchino Mohamed Fikri indagato per la scomparsa di Yara Gambirasio, il pm Letizia Ruggeri non ha chiesto la custodia cautelare in carcere in quanto, con il passare delle ore, non vi sarebbero più indizi di gravità tale da richiedere la custodia cautelare. Il pm ha comunque chiesto la convalida del fermo. A far cambiare idea al magistrato una nuova traduzione dell'intercettazione telefonica.
Yara, pm: niente carcere per Fikri

Si profila, pertanto, la scarcerazione del marocchino nelle prossime ore. Il gip di Bergamo, Vincenza Maccora, si era riservato di decidere nelle prossime ore sulla convalida del fermo di Fikri. Il pm avrebbe comunque difeso l'opportunità di fermare il giovane asserendo che c'era una situazione indiziaria tale da richiedere 48 ore per valutare l'esistenza di indizi a carico di Fikri.

Mal tradotta l'intercettazione telefonica
A determinare la scelta del pm di non chiedere la custodia in carcere del marocchino, a quanto si è saputo, vi sarebbe stata anche una nuova traduzione della frase, in arabo, intercettata dagli investigatori, che inizialmente suonava come: "Allah mi perdoni, non l'ho uccisa io". Alla luce della nuova traduzione la frase sarebbe invece stata una sorta di imprecazione slegata dal caso della ragazza scomparsa. Pare che nella telefonata Fikri avesse imprecato perché la persona che stava chiamando non era raggiungibile.

I legali del marocchino: "Nessuna prova"
La difesa di Mohamed Fikri ha chiesto la scarcerazione del suo assistito al termine dell'udienza di convalida del fermo. "Abbiamo chiesto la scarcerazione per mancanza di gravi indizi di colpevolezza - ha detto l'avvocato Giovanni Fedeli, che con la collega Roberta Barbieri assiste il marocchino fermato per la scomparsa di Yara Gambirasio -. Hanno l'intercettazione e alcuni elementi ancora più deboli".

Le ricerche del cadavere
Il corpo di Yara continua a non trovarsi. Nelle ultime ore prima del tramonto numerose squadre di vigili del fuoco, carabinieri, protezione civile e unità cinofile hanno perlustrato i boschi e i campi di granoturco che si stendono nella zona dietro il campo sportivo di Ambivere. I vigili del fuoco hanno anche prosciugato un pozzo nei pressi di un cascinale e continuano a dragare una cava di Palazzago in cui aveva lavorato in passato il fermato.
tgcom
rosarossa79
00domenica 12 dicembre 2010 10:42
Yara: si indaga anche tra conoscenze famiglia

dell'inviato Stefano Rottigni

BERGAMO - Le ricerche di Yara proseguono mentre si accavallano le voci, tutte smentite, riguardo a rancori nei confronti della sua famiglia.

Oggi e' stato provato di tutto. I carabinieri hanno cercato con il georadar, un sistema che consente di analizzare le anomalie nella composizione del cemento, per escludere che la ragazza sia stata uccisa e seppellita, in un cantiere di Mapello, nei pressi di Bonate Sopra, da dove Yara, 13 anni, promessa della ginnastica ritmica, e' scomparsa lo scorso 26 novembre.

Le ricerche sono proseguite anche in un campo di mais. Non ha trovato conferme il fatto che il padre di Yara abbia testimoniato in un procedimento che ha portato all'arresto, in Spagna, di un narcotrafficante residente a Brembate Sopra, Pasquale Locatelli, per il quale l'uomo avrebbe lavorato in passato nel campo dell'edilizia. Anche se non e' escluse, cosi' come le altre, anche la pista della criminalita' organizzata. Prosegue anche la ricerca di riscontri al racconto di Enrico Tironi, il diciannovenne vicino di casa della ragazza che l'avrebbe vista quel giorno in compagnia di due uomini nella via in cui entrambi abitano, vicino agli uomini c'era una Citroen rossa con la carrozzeria graffiata.

Una ricerca finalizzata per valutare altre testimonianze che raccontano cose simili: una ex guardia giurata e una vicina di casa della ragazza scomparsa che raccontano entrambi di due uomini in via Rampinelli, che stavano litigano. I due non parlano, pero', della presenza della ragazza. I racconti di entrambi divergono su molti punti, tra di loro e con quello di Tironi, e quindi, vanno verificati con grande precauzione. Oggi, in procura, si ' visto anche Mohammed Fikri, il marocchino che fu fermato e poi rilasciato in relazione alla scomparsa della ragazza.

''Sto bene'', si e' limitato a dire, accompagnato dal suo avvocato, Roberta Barbieri. Sta cercando di riottenere quanto gli e' stato sequestrato quando fu fermato a bordo della nave che lo stava portando in Marocco. Tramonta, tra le tante, anche la segnalazione di una signora di Ponte San Pietto che aveva parlato di un interferenza nel walkie-tolkie con cui parlava con la figlia proprio il 26 novembre. ''L'abbiamo presa, portiamola la'''. I carabinieri l'hanno valutata due giorni dopo la scomparsa di Yara, ma non ha avuto alcun esito.
rosarossa79
00giovedì 23 dicembre 2010 12:24
Emerge nuova pista nelle indagini

Yara potrebbe essere stata scambiata per un'altra ragazza e presa per errore. E' questa la nuova ipotesi investigativa a cui stanno lavorando gli inquirenti, che stanno verificando alcune intercettazioni ambientali captate dalle microspie e seguendo la pista del rapimento per estorsione. Secondo "Libero", Yara potrebbe essere stata confusa con una ricca coetanea vicina di casa e prelevata per sbaglio durante il tragitto verso casa.
Yara Gambirasio

Se così fosse, ma l'ipotesi è ancora tutta da veriricare, lo scenario sulla scomparsa della 13enne cambierebbe radicalmente. Nel mirino degli investigatori ci sarebbero alcune conversazioni intercettate durante le indagini. Voci che parlano di una ragazzina che abita vicino alla famiglia Gambirasio. Una coetania di Yara, economicamente molto agiata, che le somiglia anche fisicamente e che potrebbe aver fatto gola a qualche malintenzionato.

Sul caso, ancora lontano dalla soluzione, c'è dunque una nuova ipotesi. Polizia e carabinieri non vogliono trascurare alcun indizio utile alle indagini e proseguono le ricerche a 360 gradi. Di sicuro l'ipotesi di uno scambio di persona in un rapimento a scopo estorsivo getta nuove ombre sulla scomparsa della piccola ginnasta. "Questa nuova strada potrebbe portare al nulla e cadere nel vuoto, però noi la percorriamo e ci atteniamo ai fatti, anche a scopo preventivo", ha spiegato un inquirente.
tgcom
rosarossa79
00sabato 26 febbraio 2011 17:39
Trovato il cadavere di Yara
Bergamo, era in aperta campagna

E' stato ritrovato il cadavere di Yara Gambirasio, la ragazza scomparsa da mesi nel Bergamasco. Ad apprenderlo è stata l'Ansa da fonti investigative. Secondo le prime informazioni, il corpo della tredicenne si trovava in aperta campagna tra i paesi di Chignolo e Madone, a 10 km da Brembate. Il cadavere è stato ritrovato nel terriccio da un appassionato di aereomodellismo a tre mesi esatti dalla scomparsa.
tgcom
cherubina_g
00sabato 26 febbraio 2011 18:02
Non volevo leggerla questa notizia
rosarossa79
00sabato 26 febbraio 2011 20:13
gia si sperava un finale diverso
mcol
00sabato 26 febbraio 2011 20:39
[SM=g1839931]
danila555
00sabato 26 febbraio 2011 22:26
Purtroppo non ci sono parole.
Sono notizie che lasciano a bocca aperta.
E quello che è peggio è che succedono in continuazione queste cose, come se ci fosse un contagio... Sembrerebbero quasi emulazioni.
Vacci a capire qualcosa!

_Mamu_
00domenica 27 febbraio 2011 01:23
Troppa tenerezza, non ci sono parole, solo delle bestie possono ammazzare e come se non bastasse lasciare il corpo della piccola così.. poveri familiari.
rosarossa79
00lunedì 28 febbraio 2011 12:11
pare sia stata accoletllata ..mba
Ophelia82
00martedì 1 marzo 2011 09:25
Io vorrei soltanto che la sua morte fosse trattata con rispetto.
_Stellamarina_
00martedì 1 marzo 2011 11:13
l'ho sentita in radio, in macchina... e ne sono rimasta sconvolta.. che tristezza infinita!! POvera bambina!
rosarossa79
00mercoledì 2 marzo 2011 12:06
Yara, colpita al collo e soffocata
Un cacciavite l'arma del delitto?

Terminata l'autopsia, ripartono le indagini sulla morte di Yara Gambirasio. Non sono state trovate tracce di violenza, ma gli inquirenti ritengono che la pista da battere sia quella "sessuale". L'esame del Dna verrà affettuato su dieci persone con precedenti per violenza. Intanto, è dato quasi per certo che la giovane sia stata prima colpita al collo e poi soffocata. Per gli inquirenti, è possibile che sia stato un cacciavite l'arma del delitto.

In attesa di riscontri, niente violenza
Si è conclusa all'Istituto di medicina legale di Milano la parte più importante dell'esame autoptico condotto sui resti di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra (Bergamo) il cui cadavere è stato trovato sabato scorso. Le analisi anatomopatologiche proseguiranno oggi e nei prossimi giorni per ottenere eventuali evidenze e riscontri. L'obiettivo è avere indizi utili da comparare poi con una rosa di profili di persone sospette. Secondo le prime indiscrezioni, gli anatomopatologi non avrebbero rilevato tracce di violenza sessuale, cosa peraltro già ipotizzata nel corso della prima prima ispezione effettuata al momento del rinvenimento del cadavere. Una deduzione che derivava dal fatto che la ragazza avesse ancora indosso vestiti e biancheria: questo fa pensare che il rapitore abbia ucciso Yara prima di riuscire a usarle violenza, forse a causa di una sua reazione. Non si sa invece se sul corpo siano state tracce biologiche dell'omicida, cosa che sarebbero di importanza fondamentale per le indagini.

L'ipotesi del soffocamento
Tra le ipotesi al vaglio dei medici legali che hanno eseguito l'autopsia c'è anche quello della morte per soffocamento. Secondo indiscrezioni l'esatta causa della morte non è infatti stata accertata. Le lesioni riscontrate, compatibili con coltellate, sono quattro sulla schiena, che non sono state la causa del decesso, e una più profonda al collo. Ma da una serie di altri segni non si esclude l'ipotesi del soffocamento.

Esperti al lavoro
Ancora al lavoro la squadra di anatomopatologi e medici legali incaricati dell'esame autoptico sul corpo di Yara Gambirasio, la ragazza di 13 anni trovata senza vita sabato pomeriggio dopo tre mesi di ricerche. Conclusa l'autopsia all'Istituto di medicina legale di Milano in via Mangiagalli. Ci vorrà invece qualche giorno per avere l'esito delle analisi di laboratorio eseguite da un genetista e da un tossicologo.

Parroco a messa: "No a parole di odio e vendetta"
Circa 2mila persone hanno partecipato alla fiaccolata e alla messa organizzate a Brembate Sopra per Yara Gambirasio. Tutti i compagni di scuola hanno partecipato mentre i genitori di Yara, che sono rimasti a casa, hanno voluto ringraziare "tutti coloro che in questi mesi ci sono stati vicino", attraverso le parole del parroco, Don Corinno Scotti. Il sacerdote: "Giusto chiedere giustizia ma non dobbiamo avere parole di odio e di vendetta".

I volontari in silenzio stampa dopo le polemiche
Mentre monta la polemica sull'accuratezza delle ricerche, dopo le prime indiscrezioni su una certa confusione nella mappatura delle aree battute è stato imposto il silenzio stampa a tutti i volontari. "Non e' giusto che vengano dette queste cose - commenta uno di loro -. Noi ci siamo fatti un mazzo così per quasi tre mesi e non ci possono tirare una croce addosso perché non siamo professionisti. Io faccio un altro mestiere e quando arrivo a casa sono stanco morto". "Noi siamo manovalanza - gli fa eco un altro con in testa un cappello da ex alpino -, come veniamo usati non dipende da noi. Lo sapevo che alla fine avrebbero fatto lo scaricabarile su di noi".
tgcom
_Mamu_
00giovedì 3 marzo 2011 18:06
Hanno ragione i volontari a protestare, c'è stata una grande mobilitazione, una grande manifestazione di solidarietà.. piuttosto occorrerebbe mostrare rispetto per tutti coloro che si spendono per semplice altruismo. Le lamentele vanno rivolte a chi lavora in tale settore, a chi doveva coordinare il tutto, senza dimenticare che forse il corpo è stato spostato successivamente. Perchè si ha sempre la tendenza ad attaccare ancor prima di sapere come siano andate le cose? Se quelle persone hanno lavorato bene l'attacco massiccio e immeritato penso che sia duro da digerire..
_Stellamarina_
00venerdì 4 marzo 2011 13:29
Il sacerdote diceva "l'orco è tra noi", un'amichetta scriveva su facebook, l'orco lo conosciamo.... e se fosse davvero qualcuno che si conosce ?
rosarossa79
00giovedì 26 maggio 2011 12:17
tgcom
12:03 - A tre mesi esatti dal ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio, la comunità di Brembate Sopra (Bergamo), dove la 13enne era scomparsa il 26 novembre scorso, può finalmente renderle omaggio. La salma di Yara è stata restituita mercoledì alla famiglia che da tempo attendeva che l'autorità giudiziaria desse il nulla osta per le esequie. Oggi è aperta la camera ardente. I funerali si svolgeranno sabato alle 11 al Palazzetto dello sport.
Ora che gli esami autoptici sono stati completati (rimangono quelli di laboratorio i cui esiti, prorogati di 30 giorni, sono attesi per la fine di giugno), la salma della tredicenne è potuta tornare con mamma e papà nella sua città natale. Un primo sospiro di sollievo, per la comunità, anche se gli investigatori non sono riusciti a trovare gli assassini, e non sembrano vicini a farlo.

"L'hanno riavuta, quello che conta è che mamma e papà l'hanno riavuta". E' con queste parole che il sindaco di Brembate Sopra, Diego Locatelli, ha espresso la soddisfazione sua e di tutti. "Attendevamo questo momento - ha aggiunto il sindaco - è un momento che dovremo superare, perché dopo il funerale Yara non ci sarà veramente più. Allora rimarranno solo le indagini".

Il parroco, don Corinno, ha invece proferito parole di redenzione: "Quello che le è successo è accaduto per farci diventare più buoni. Se questo non accade, Yara non vince...". "E' ancora tempo di attesa, siamo ancora nella fase della pazienza", ha però ribadito, ancora una volta il pm dell'inchiesta, Letizia Ruggeri. "Ci vorranno ancora mesi", aggiunge.

Decine di persone in coda per rendere omaggio a Yara
Sono decine le persone pronte a rendere l'ultimo saluto a Yara Gambirasio. Alcuni minuti prima delle 8, già una cinquantina di persone stazionava davanti ai cancelli della casa di riposo 'Serena' di Brembate in attesa di poter rendere omaggio alla piccola bara bianca. Nella camera ardente il feretro è "protetto" dai banchi di una chiesa, intorno rose bianche e calle. Sulla bara il disegno ad acquarello del fratello più piccolo che raffigura una bambina in un prato verde.

Don Corinno: "Assassini, non sfuggirete alla giustizia di Dio".
Dolore e rabbia nella parole del parroco di Brembate Sopra, don Corinno Scotti, che ha celebrato una messa nella chiesa della casa di riposo utilizzata come camera ardente di Yara Gambirasio. "Assassini, non sfuggirete alla giustizia di Dio", ha detto. "Con il suo martirio Yara ha unito tante famiglie", ha aggiunto il parroco.
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