Allergie anche d'inverno

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rosarossa79
00martedì 15 febbraio 2011 14:56
Nemici: parietaria, nocciolo e betulla
L'allergia non conosce stagioni. Neppure l'inverno concede tregua a chi soffre gli effetti dei pollini. I nemici sono noccioli, ontani, carpini e betulle, soprattutto nelle regioni del Nord Italia, mentre la parietaria crea non pochi problemi sulle coste della Penisola e a bordo laghi.

A disegnare la mappa delle piante a rischio è Claudio Ortolani, direttore dell'Istituto allergologico lombardo e membro della squadra di esperti reclutata dal comune di Milano: l'obiettivo è rendere più verde la città ma utilizzando piante a prova di starnuti. Le prime allergie sono giù comparse, spiega Ortolani, ma non è segno che la primavera sta già arrivando, anche se le temperature di questi giorni sono più miti. " Abbiamo avuto un gennaio molto rigido, la fioritura delle piante segue sempre cicli molto precisi - assicura l'esperto - in gran parte indipendenti dalle temperature". Quest'anno come gli anni scorsi, "in questo periodo circolano i pollini di nocciolo, ontano e carpino, e anche la betulla ha già cominciato a fiorire". Sono in molti a farne le spese: in particolare al Nord si tratta di circa il 40% degli allergici, quindi il 2-3% della popolazione generale,

"Nelle aree costiere, ma anche sui laghi - continua Ortolani - potrebbe già iniziare a dar problemi la parietaria, che ha una fioritura molto precoce e prolungata nel tempo. Al Nord compare invece più' tardi, più o meno insieme alle graminacee tra aprile e maggio". Ortolani non ritiene che la gestione delle allergie invernali sia complicata dalla concomitante circolazione dei virus influenzali e degli altri germi di stagione: "Se un paziente soffre di una forma allergica che si ripete ogni anno, è in grado di riconoscerla, anche perché i sintomi del raffreddore allergico sono diversi da quelli del raffreddore virale".

Lo specialista conferma invece che lo smog può aggravare anche i sintomi delle allergie. In particolare il Pm10, da molto tempo ormai a livelli fuorilegge in molte città "può veicolare gli allergeni e trasportarli anche nelle vie respiratorie più profonde. Normalmente - evidenzia Ortolani - i pollini hanno un diametro troppo grande per scendere a fondo nell'albero bronchiale. Ma se vengono 'traghettati' dalle polveri sottili, possono arrivare anche ai bronchioli" che si addentrano negli alveoli polmonari "e a quel livello possono peggiorare la patologia allergica".
tgcom
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