Caso Ruby, "Berlusconi indagato"

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rosarossa79
00venerdì 14 gennaio 2011 12:34
Procura: "Concussione e prostituzione"

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è indagato a Milano per la vicenda Ruby. Le ipotesi di reato contestate sono concussione e prostituzione minorile. Perquisita l'abitazione e gli uffici del consigliere regionale Nicole Minetti, che è indagata con Lele Mora ed Emilio Fede per gli stessi reati. Il premier, a cui la Procura ha inviato un invito a comparire, risulta indagato dal 21 dicembre.

Gli inquirenti ipotizzano che Berlusconi abbia fatto pressioni sulla Questura di Milano per far liberare l'allora 17enne Ruby nel maggio scorso, dopo che era stata fermata per furto, per nascondere il fatto che avesse avuto diversi incontri con lei.

Il premier, quando la vicenda era emersa nei mesi scorsi, aveva respinto ogni sospetto, affermando di aver semplicemente aiutato una persona bisognosa.

Procura: "Incontri tra febbraio-maggio"
Il premier avrebbe avuto rapporti sessuali con la giovane dal febbraio al maggio 2010, ad Arcore. Lo si legge in una nota della procura.

Fede: "Non so nulla"
"Lo apprendo dai giornali, non so nulla. Non ho ricevuto nessun atto formale da parte dei magistrati, né ho subito alcuna perquisizione". Così il direttore del Tg4, Emilio Fede, ha commentato un suo presunto coinvolgimento. "Che io sia indagato i giornali lo scrivono da mesi, ma con tutto il rispetto che ho per il lavoro dei miei colleghi devo dire che a me non risulta assolutamente - ha detto ancora Fede -. Se essere indagato significa aver ricevuto un atto di garanzia, non lo sono assolutamente. Della vicenda Ruby credo di aver già detto tutto - ha spiegato ancora Fede - l'ho conosciuta a casa di Berlusconi ma non l'ho presentata io al presidente, né so chi lo abbia fatto, né sapevo che all'epoca fosse minorenne".

Fede ha ribadito che in tutti questi mesi su questa vicenda non è mai stato ascoltato dai magistrati: "Non avevo un avvocato prima - ha detto - e continuo a non averlo".

Mora: "Non ho nulla da dire"
"Sono in una riunione, non ho niente da dire né ora né dopo". E questa l'unica risposta per ora del manager Lele Mora che ha sempre dichiarato di non aver portato Ruby nella residenza del premier ad Arcore.
tgcom
_Mamu_
00sabato 15 gennaio 2011 17:00
Finalmente si iniziano a dare ai fatti le giuste etichette.. la prima volta che sento parlare di sfruttamento della prostituzione minorile da quando si è aperto il caso.. già avete presente la pedofilia che tanto ci fa indignare? in capo al suddetto signore diventava quasi un elemento di merito.. è latin lover! ma per favore! Un uomo del suo livello che degrada in questo modo l'immagine della donna, del minore poi! Più giù di così si può andare? Che vergogna quest'uomo mi rappresenta nel mondo.. mah!
rosarossa79
00sabato 15 gennaio 2011 21:14
secondo em se la cavera'
_Mamu_
00domenica 16 gennaio 2011 01:55
ovvio, anche secondo me..
rosarossa79
00domenica 16 gennaio 2011 09:03
tutti se la prendono con lui poverino :-(
_Mamu_
00domenica 16 gennaio 2011 18:05
Ma veramente da anni con il suo bel ruolo di vittima riesce ad intenerire, farsi perdonare e a camuffare "marachelle" inaccettabili.. perdonami ma poverino proprio a lui non si addice. E tutti gli altri delinquenti in carcere? Se chi detiene mezzi di comunicazione, soldi e potere riesce a riscattarsi e i restanti no, i veri poverini chi sono? Nessuno dei due aggiungerei io.. ragazzi il principio di eguaglianza non esiste e siamo noi a renderlo possibile.
rosarossa79
00lunedì 17 gennaio 2011 12:51
Caso Ruby, atti a giunta Camera
Da mercoledì esame richiesta Procura

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha trasmesso alla Giunta per le autorizzazioni la richiesta per eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti di Silvio Berlusconi (nello specifico la perquisizione dell'ufficio di Giuseppe Spinelli, suo addetto alla contabilità), avanzata dalla Procura di Milano. La giunta, ha informato il presidente, Pierluigi Castagnetti, esaminerà la domanda a partire da mercoledì prossimo.

"La domanda - si legge ancora -, come da prassi costante, verrà immediatamente stampata distribuita e messa a disposizione sul sito internet della Camera priva dei relativi allegati. L'incartamento integrale sarà quanto prima messo a disposizione dei componenti della Giunta per le autorizzazioni che potranno consultarlo presso gli uffici della Giunta medesima in presenza del personale addetto e senza la possibilità di estrarne copia.

A tal fine gli uffici resteranno aperti per i deputati della Giunta fino alle 23 di oggi e dalle 9 alle 23 domani. Nei giorni successivi la consultabilità si avrà secondo l'ordinario orario di ufficio".
tgcom
Raul2088
00lunedì 17 gennaio 2011 13:15
io per fortuna sono uno di quelli che non va a votare.. il mio voto se lo possono sognare..
rosarossa79
00lunedì 17 gennaio 2011 20:20
[SM=g1882308]
ROCKY77
00martedì 18 gennaio 2011 14:59
Allora allora, che si faccia i cavoli suoi è vero, che non abbia grandi riguardi verso le donne è dimostrato, ma che si tratti di prostituzione o altro bisogna aspettare... già, per legge bisogna attendere la fine di un processo sempre se il processo si terrà!

amen.
Neongenesis
00martedì 18 gennaio 2011 15:46



Povero silvio...
_Mamu_
00martedì 18 gennaio 2011 19:49
Sicuramente c'è da attendere per sapere se il tutto si configura come reato o meno ma sul fatto che sia un amatore zelante non c'è dubbio, lui stesso se ne vanta, dopo di che si tratta di punti di vista, per alcuni è un maschione virile, per altri un soggetto con scarso senso della moralità e del buon gusto..
rosarossa79
00martedì 18 gennaio 2011 20:24
maschione?
direi che si sara' rifatto anche li
_Mamu_
00mercoledì 19 gennaio 2011 02:23
[SM=g9361] in uno striscione durante le manifestazioni dicevano: Silvio è grazie alla ricerca se c'hai i capelli.. e noi aggiungiamo e se ti diverti alla tua età! [SM=x1785502] [SM=g8463]
ROCKY77
00mercoledì 19 gennaio 2011 10:21
Re:
rosarossa79, 18/01/2011 20.24:

maschione?
direi che si sara' rifatto anche li




[SM=g9361]
rosarossa79
00mercoledì 19 gennaio 2011 12:55
il soldi fa miracoli
rosarossa79
00venerdì 21 gennaio 2011 10:00
Ruby, sfrattate le ragazze del Cav. "Silvio nudo, sesso con 7 ragazze"


Arrecano un "danno al decoro del palazzo": per questo, l'amministratore del condominio ha sfrattato dal residence di via Olgettina 65 le 14 ragazze al centro dell'inchiesta sul 'caso' Ruby. Le giovani della scuderia di Lele Mora dovranno abbandonare i loro appartamenti entro otto giorni. Nel palazzo di Milano Due, stando a quanto raccontato da alcune testimoni sentite nell'inchiesta sulle feste ad Arcore, vivono soubrette ed escort in comodato d'uso a spese del premier Silvio Berlusconi.

Tra le ragazze sfrattate la valletta di Colorado Cafè, Marysthelle Garcia o aspiranti starlette. Il clamore suscitato dallo scandalo Ruby, l'assalto dei cronisti non sono piaciuti agli altri inquilini e cosi' l'amministratore e' intervenuto. Marysthelle però non ci sta: "Non è giusto, anche noi siamo delle vittime, io avevo anche tolto il mio nome dal citofono perché mi insultavano giorno e notte", "Ero a Firenze per lavoro ma mi hanno telefonato le altre ragazze per dire che era arrivata questa lettera. Ho fatto controllare a casa mia e l'avevo ricevuto anch'io: e' una lettera uguale per tutte, firmata dall'amministratore del condominio che ci dice che dobbiamo lasciare l'appartamento entro otto giorni altrimenti fara' intervenire la forza pubblica'. 'Io ho gia' telefonato al mio avvocato e gli ho detto di occuparsene - continua Marysthelle -. Non credo sia giusto ne' legale un'imposizione del genere. Lo so che gli altri condomini si sono lamentati per la presenza di giornalisti e fotografi davanti allo stabile, ma anche noi siamo delle vittime.
cherubina_g
00venerdì 21 gennaio 2011 16:22
Re:
Raul2088, 17/01/2011 13.15:

io per fortuna sono uno di quelli che non va a votare.. il mio voto se lo possono sognare..



Raul poso chiederti perchè non voti? è semplice curiosità sia chiaro!

rosarossa79
00giovedì 27 gennaio 2011 13:16
Nuovi documenti dalla Procura di Milano alla giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei deputati. E con le nuove carte arriva una bufera ancora più grossa di quella scatenata la settimana scorsa.

DUE NUOVE TESTIMONI - Spuntano anche due testimoni chiave e la 'contabilità' di Ruby Rubacuori nell'inchiesta sulle presunte feste a luci rosse ad Arcore e nella quale Silvio Berlusconi da oltre un mese è indagato per concussione e prostituzione minorile. Sono questi alcuni particolari che emergono dai nuovi atti inviati dai pm milanesi alla Camera, allegati all'invito a comparire notificato al consigliere regionale Nicole Minetti, e con i quali si ribadisce la richiesta di perquisire gli uffici di Segrate del fiduciario del premier Giuseppe Spinelli, ritenuti però di pertinenza della Presidenza del Consiglio. "Nicole Minetti - spiega ad Affaritaliani.it il suo avvocato Daria Pesce, si presenterà ai magistrati il prossimo 1 febbraio. E' una cosa che si deve fare". E sulla strategia difensiva: "Non so ancora come ci muoveremo, non ho ancora incontrato la mia cliente".

Nelle 227 pagine recapitate a Montecitorio e finite sul tavolo della presidenza della Giunta per le Autorizzazioni, i procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno e il pm Antonio Sangermano hanno indicato ulteriori elementi probatori raccolti non solo con recenti atti di indagine, ma anche in seguito alle perquisizioni dello scorso 14 gennaio a casa di una decina di ragazze ospiti in passato a villa San Martino - sette delle quali vivono nel residence di via Olgettina - e nell'appartamento e negli uffici di Nicole Minetti, per altro ex igienista dentale del capo del Governo.

Lei, come Lele Mora ed Emilio Fede e altre persone, è indagata per induzione e favoreggiamento della prostituzione, non solo di maggiorenni, ma anche di Ruby, all'epoca minorenne. E così, tra le nuove 'carte, oltre agli appunti sequestrati a Ruby, su cui la giovane aveva riportato le consistenti 'ricompense in denaro che avrebbe ricevuto e che avrebbe dovuto ricevere da Berlusconi, e ad una serie di sms e intercettazioni, ci sono anche le dichiarazioni di due supertestimoni che davanti ai magistrati avrebbero confermato l'impianto accusatorio. La prima è una ventenne che nei giorni scorsi ha raccontato agli inquirenti le confidenze di una delle giovani che vivono nella palazzina di Milano Due e che sono state ospiti a villa San Martino: la ragazza le avrebbe detto di aver avuto rapporti sessuali con il capo del Governo e, come corrispettivo, a suo dire, avrebbe ricevuto gratuitamente l'appartamento.

LE DE VIVO IN MUTANDE - La seconda è Maria Makdoum, la danzatrice del ventre araba citata in una conversazione intercettata dell'ex prefetto Carlo Ferrigno. Lei ha raccontato dei festini a luci rosse ad Arcore: "Ognuna di noi - ha messo a verbale - si è seduta per la cena dove voleva. Finita la cena il presidente disse: 'E ora facciamo il Bunga Bunga e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale". Poi ha aggiunto: "Le De Vivo in mutande e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parti intime. Si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava il samba in maniera hard".

Ancora: "Anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena. Tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime. Sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata". Infine, la giovane ha ricordato ai pm che "nel giugno del 2010 Lele Mora mi chiese se ero interessata a partecipare ad una serata ad Arcore (...) e se volevo fare parte del suo harem. Mi trasferii a casa sua da giugno ad agosto. Mi sono recata ad Arcore a luglio" e, prima di entrare nella villa, "si sono materializzate da una stradina laterale delle autovetture con i contrassegni della polizia di stato. Si trattava di una sola macchina con un lampeggiante". Quanto agli appunti manoscritti da Ruby e trovati dagli investigatori nell'appartamento a Genova che la giovane marocchina condivide con il fidanzato Luca Risso, e sui quali sono in corso accertamenti, sono riportate le somme che si aggirano attorno ad alcune centinaia di migliaia di euro che le sarebbero state versate - questo il sospetto dell'accusa - da Berlusconi o per conto di Berlusconi.

E poi ancora quasi cinque milioni di euro - cifra che collima con quanto ha detto la giovane in una conversazione intercettata - che avrebbe dovuto ricevere tra qualche mese dal premier. Oltre a ciò nelle perquisizioni sono state trovate buste contenenti dai 5 ai 10 mila euro in banconote da 500 euro e altra documentazione, tra cui fatture sequestrate alla Minetti per 50 mila euro relative ai canoni di affitto degli appartamenti di via Olgettina e bonifici bancari alla ex meteorina Alessandra Sorcinelli provenienti da un conto di Berlusconi.

LE INTERCETTAZIONI

I PIZZINI DI RUBY, TRA DUE MESI 4,5 MLN DA B. - La Procura di Milano, perquisendo l'abitazione di Karima «Ruby» El Mahroug, ha trovato un appunto nel quale la giovane marocchina scrive di dover ricevere «4 milioni e mezzo da B. entro due mesi». Nei nuovi atti trasmessi dai pm milanesi alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera si legge anche che la ragazza ha ricevuto «70.000 euro da Di Noia - il suo avvocato, ndr - e 170.000 euro da Spinelli», il ragioniere di Berlusconi i cui uffici la Procura di Milano chiede di poter perquisire.

MINETTI CONTRO BERLUSCONI: E' UN PEZZO DI M... - Nicole Minetti, intercettata dalla procura di Milano, avrebbe espresso giudizi durissimi nei confronti di Silvio Berlusconi: "C'e' un limite a tutto, non me ne frega un c... se lui e' il presidente del Consiglio. E' un vecchio e basta", dice la Minetti in una telefonata dell'11 gennaio a Clotilde Strada. "Io non mi faccio pigliare piu' per il c... cosi', si sta comportando da pezzo di m...". "Lo sapevamo", le risponde Clotilde. "Perche' uno che fa cosi' e' un pezzo di m...", insiste Minetti, "perche' lui mi ha tirato nei casini in una maniera che solo Dio lo sa. In cui non sarei finita neanche se ci mettevo tutto l'impegno. Gli ho parato il c... e non si puo' permettere di fare cosi'". In un'altra telefonata sempre a Clotilde, la Minetti dice: "Tu hai mai sentito dire dalla sua bocca: 'oh, fermi un attimo, guarda che lei e' una brava ragazza'? Lui pur di salvare il suo c... flaccido non se ne frega di niente". E ancora, in una conversazione allegata qualche pagina dopo: "A lui non gliene frega niente, io ho capito questo. Cioe' io per la prima volta ho realizzato che lui non mi ha dato quel ruolo perche' pensava che io fossi idonea e adatta, mi ha dato quel ruolo perche' in quel momento e' la prima cosa che gli e' venuta in mente", spiega Minetti, "se non ci fossi stata io ma ci fosse stata un'altra l'avrebbe data a un'altra".

MINETTI - C'E' UN LIMITE A TUTTO - Ma non finisce qui. In altre intercettazioni dice: "C'e' un limite a tutto, non me ne frega un c... se lui e' il presidente del Consiglio. E' un vecchio e basta", dice la Minetti in una telefonata dell'11 gennaio a Clotilde Strada. "Io non mi faccio pigliare piu' per il c... cosi', si sta comportando da pezzo di m...". "Lo sapevamo", le risponde Clotilde. "Perche' uno che fa cosi' e' un pezzo di m...", insiste Minetti, "perche' lui mi ha tirato nei casini in una maniera che solo Dio lo sa. In cui non sarei finita neanche se ci mettevo tutto l'impegno. Gli ho parato il c... e non si puo' permettere di fare cosi'". In un'altra telefonata sempre a Clotilde, la Minetti dice: "Tu hai mai sentito dire dalla sua bocca: 'oh, fermi un attimo, guarda che lei e' una brava ragazza'? Lui pur di salvare il suo c... flaccido non se ne frega di niente". E ancora, in una conversazione allegata qualche pagina dopo: "A lui non gliene frega niente, io ho capito questo. Cioe' io per la prima volta ho realizzato che lui non mi ha dato quel ruolo perche' pensava che io fossi idonea e adatta, mi ha dato quel ruolo perche' in quel momento e' la prima cosa che gli e' venuta in mente", spiega Minetti, "se non ci fossi stata io ma ci fosse stata un'altra l'avrebbe data a un'altra". In una conversazione con la Faggioli dell'8 gennaio, la Minetti dice: "Io do' le dimissioni, cioe' 'sta roba e' una roba che ti rovina la vita, ti rovina i rapporti, ti logora. Devi avere un pelo sullo stomaco. A me cioe' non me ne frega niente. Io voglio sposarmi, fidanzarmi, avere dei bambini, una casa". All'amica la ex igienista spiega ancora: "Litigare tutti i giorni con tutti, metterla nel c... a quello di fiducia a te. La politica e' un casino. Cioe' cade lui e cadiamo noi. A lui fa comodo mettere te e me in Parlamento perche' dice 'bene, me le sono levate dai co...". Il giorno dopo, in un'altra telefonata, Minetti si sfoga di nuovo. "Quando si cagava addosso perche' Ruby chiamava, si ricordava di noi. Adesso fa finta di non ricevere le chiamate".

IRIS BERARDI, L'ALTRA MINORENNE AD ARCORE: PRESI DA PAPI CIRCA 40MILA EURO - E c'è un'altra minorenne nello scandalo delle feste ad Arcore. E' la ora 19enne Iris Berardi, una delle giovani ospiti delle feste di Berlusconi, che ha frequentato Arcore più volte già prima di compiere 18 anni. La sua carriera inizia a 15 anni, quando inizia a frequentare le passerelle. A 17 anni si trasferisce a Milano in cerca di fortuna ed entra nel giro delle hostess per le Fiere. Presto diventerà una prostituta. Compie i diciotto anni il 28 dicembre 2009. Lo screening dei suoi tabulati telefonici la segnala una trentina di volte ad Arcore nel 2010. In quell'anno è, da gennaio, già maggiorenne. Due contatti segnalano, la prostituta brasiliana, nelle ville del presidente anche prima del suo compleanno. Per dire, il 21 novembre del 2009 a Villa Certosa (Berlusconi è in Arabia Saudita, pare) e il 13 dicembre 2010 è ad Arcore. Quella sera viene colpito al volto da quel matto di Massimo Tartaglia. Iris dorme in Villa, quella tragica notte. A casa di Iris sono stati sequestrati gioielli vari e una agenda dalla quale risulta che la ragazza avrebbe ricevuto nei mesi di gennaio, febbraio e aprile scorsi circa 40mila euro. È quanto si legge nelle carte dalla Procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni della Camera sul caso Ruby. Iris Berardi avrebbe dichiarato agli inquirenti di aver ricevuto collane, bracciali e pendagli vari da Berlusconi «durante le sue ripetute partecipazioni a feste presso la villa del Presidente del Consiglio». Nell'agenda della ragazza sarebbero segnati poi tutti gli appuntamenti con «Papi», è relative somme ricevute. Quindi c'è un riepilogo generale dei tre mesi in cui più assidue sono state le sue presenze alla feste del premier: a gennaio 9.580 euro; a febbraio 21.000; ad aprile 7.350. Ma la Berardi risulta presente nelle residenze di Berlusconi anche a novembre.


9 CHILI DI COCAINA ALL'OLGETTINA - Nell'abitazione di Maria Esther Garcia Polanco a via Olgettina 65, sono stati sequestrati due chili e 800 grammi di droga. Secondo gli inquirenti, gli stupefacenti sarebbero del convivente della giovane, Ramirez Della Rosa, che è stato trovato alla guida di una Mini-Cooper di proprietà di Nicole Minetti. È questo un particolare che emerge dai nuovi atti trasmessi dalla Procura di Milano alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera sul caso Ruby. Sempre secondo quanto si legge nella nuova documentazione, Ramirez Della Rosa avrebbe usato l'auto della Minetti mentre quest'ultima si trovava in vacanza alle Seychelles. Ma sarebbe stato proprio Ramirez, al quale in un altro appartamento a via Portaluppi hanno trovato altri 10 chili di droga, a suggerire «a Nicole», di fare «una denuncia della macchina», presumibilmente di furto.



affaritaliani.libero.it/cronache/ruby_nuove_carte270111.html



e non finisce quiiiiii
Raul2088
00giovedì 27 gennaio 2011 16:02
Re: Re:
cherubina_g, 21/01/2011 16.22:



Raul poso chiederti perchè non voti? è semplice curiosità sia chiaro!





perché semplicemente tutti quei falsi mi fanno schifo.. non ce n'è uno che fa del bene all'Italia.. e questa storia non fa altro che renderli più odiosi che mai.. io voto soltanto nel piatto dei maccheroni :)
rosarossa79
00martedì 15 febbraio 2011 13:42
Ruby, rito immediato per Berlusconi
Milano, a giudicarlo saranno tre donne

Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio con rito immediato per concussione e prostituzione minorile, nell'ambito dell'inchiesta Ruby di cui è titolare la procura di Milano. Lo ha deciso il gip Cristina Di Censo. Il processo si aprirà il 6 aprile. Per il gip "sussiste la prova evidente". Il collegio giudicante sarà composto da tre donne. "Non ci aspettavamo nulla di diverso", ha commentato la difesa del presidente del Consiglio.

Il gip di Milano, nel rinviare a giudizio con rito immediato Silvio Berlusconi, ha ritenuto sussistere la competenza della procura di Milano a indagare sul caso Ruby. Il premier sarà giudicato da tre donne: stando a quanto comunicato dalla cancelleria della quarta sezione penale alla presidenza dei gip, il collegio sarà composto dai giudici Carmen D'Elia, Orsola De Cristofaro e Giulia Turri.

Il premier, in visita a Mineo, nel Catanese, non ha voluto rilasciare dichiarazioni e ha deciso di rientrare a Roma. Berlusconi, quindi, non prenderà parte alla conferenza stampa sull'immigrazione prevista in prefettura a Catania.

Ruby e ministero Interno parti lese
Karima El Mahroug, in arte Ruby, e il ministero dell'Interno sono parti lese nel processo. Lo si evince dal decreto con cui il gip Cristina Di Censo ha disposto il giudizio immediato per il premier. La giovane è persona offesa in relazione al reato di prostituzione minorile contestato a Berlusconi. Il ministero dell'Interno, invece, per il reato di concussione dopo la telefonata che Berlusconi fece nella notte tra il 27 ed il 28 maggio in questura a Milano per ottenere il "rilascio" di Ruby che era stata portata negli uffici della polizia in seguito alla denuncia di un furto. Tra le parti offese anche tre funzionari della Questura di Milano, Pietro Ostuni, Giorgia Iafrate e Ivo Morelli, presenti quando arrivò la telefonata del premier.

Bruti Liberati: "Ora andremo in udienza"
Poche parole e molti sorrisi hanno accolto al quarto piano del Palazzo di giustizia di Milano la decisione del gip Cristina Di Censo sulla richiesta di giudizio immediato avanzata dai procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno, e dal pm Antonio Sangermano. "Ora andremo in udienza", si è limitato a dire il procuratore Edmondo Bruti Liberati.
tgcom
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