Centrali nucleari

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cherubina_g
00sabato 19 marzo 2011 13:18
Ecco una mappa delle centrali a rischio sismico

centrali nucleari

Non mi permette d'inserire l'immagine, ma se vi collegate al link avrete modo di vedere che il Giappone non è un caso isolato.
Ora a breve dovrebbe esserci un nuovo referendum se non ricordo male e questo condizionerà molto il voto, un po' come accadde all'indomani di Cernobyl. Il nostro paese allora si schierò contro le centrali, oggi paesi molto più evoluti dei nostri producono energia dal nucleare e ne vendono addirittura.
Chiedo a voi, quanto siete favorevoli o quanto siete contrari ad un ritorno al nucleare?
Raul2088
00sabato 19 marzo 2011 17:21
contrario al 100% preferisco l'energia solare o a vento
_Mamu_
00lunedì 21 marzo 2011 12:49
Sicuramente quest'incidente ha acceso i riflettori sui risvolti negativi legati alla realizzazione delle centrali nucleari e sta costituendo l'occasione per interrogarci in merito e costruirci un'opinione.

E' risaputo che le centrali nucleari richiedano un alto livello di cura, manutenzione e attenzione, e, come visto e ricordato, di essere costruite su territori a basso livello sismico.. in tali circostanze sono preferibili ad altre fonti di energia. Mi chiedo però, al di là della valutazione oggettiva che verrebbe indubbiamente ignorata come in altri territori sulla sismicità della zona,

i fattori economici in ballo lascerebbero spazio ai lavori di controllo della sicurezza e di manutenzione?

Si investe su tale aspetto del mondo della produzione?

Se mi baso sui fatti di cronaca non posso che dubitare e se penso che ai lavoratori si fanno contratti a tempo che non permettono di specializzarsi, di acquisire il senso di responsabilità e la motivazione giusta per lavorare bene la mia diffidenza aumenta.

Ieri ho saputo che hanno censurato la Hack mentre parlava di altri sistemi innovativi per la produzione di energia e lamentava il fatto che nessuno stia tenendo conto dell'opinione di chi ne sa più di tutti, gli scieziati per l'appunto.. Dicono sia un sistema superato, sinceramente sarei molto curiosa di sentire ciò che non ci viene permesso di ascoltare..

In ogni caso penso sia necessario concentrarsi sulla tematica, stimolare politiche innovative di investimento che diano una sferzata alla stasi del nostro Paese e al contempo tengano conto delle problematiche ambientali, perchè ormai è evidente che l'inquinamento scellerato del pianeta ci sta portando allo sfascio..
Chi lo sa perchè però non riesco ad immaginare un'Italia così attiva e innovativa.
Penso che il no al nucleare, per quanto opportuno, sarà solo un altro motivo di immobilità e arretratezza..
Neongenesis
00lunedì 21 marzo 2011 12:58



Chissà se avessimo avuto una centrale in abruzzo!!!
_Mamu_
00lunedì 21 marzo 2011 13:57
già.. è praticamente come giocare alla roulette russa, fin quando va bene è divertente, quando però finisce male non si può più tornare indietro. Ci si gioca il futuro, la bellezza e ricchezza di una terra, la salute nostra e dei propri figli, tutto in un maledetto istante che si sperava non arrivasse mai..
cherubina_g
00lunedì 21 marzo 2011 21:14
La Hack però non è contraria al nucleare e ieri ricordava che esiste una zona d'Italia, attorno al Vesuvio, dove la speculazione edilizia ha permesso la realizzazione di case attorno ad un vulcano che non è spento e così anche i fantastici piani urbanistici che nullaostano alla costruzione di edifici dove il terreno è a rischio idrologico.
L'Italia un paese falso moralista, che non produce energia nucleare, ma che ne compra ripulendosi la coscienza dirà un'altra volta no... ma attenzione all'ipotesi di impiantare pannelli fotovoltaici nella bella campagna toscana anni fa ci fu un secco no da parte di chi aveva paura di deturpare il paesaggio..ancora una volte regna sovrana l'incoerenza.

Aldilà di questo pensiero la mia modesta opinione mi fa affermare che è opportuno fare un passo indietro, ma all'unanimità, anche se questa è mera utopia.
rosarossa79
00lunedì 28 marzo 2011 21:42
cherubina_g
00lunedì 12 settembre 2011 16:52
Francia, scoppio in una centrale nucleare. Non si escludono fughe radioattive


C'è un morto e quattro feriti, tra cui uno grave, nell'esplosione nella centrale nucleare di Marcoule, vicino a Nimes. Lo riferisce il sito del quotidiano Midi Libre, precisando che un uomo è stato trovato carbonizzato. La polizia ha fatto sapere che non c'è rischio di contaminazione. L'impianto di Marcoule è utilizzato per il trattamento di scorie ma non sono presenti reattori. Nella centrale, filiale della società Socodei e Edf, viene prodotto il Mox, un combustibile nucleare che contiene uranio miscelato a plutonio proveniente dalle armi atomiche.

Intanto dalla Francia dicono che l'incidente causato da un'esplosione in un sito nucleare nel sud-est del Paese e' "chiuso": lo ha riferito in una nota l'Agenzia francese per la Sicurezza del Nucleare (Asn), che vigila sul settore atomico e sulla protezione dei consumatori. "Questo incidente non implica rischio radiologico, ne' necessita' di protezione per la popolazione", ha assicurato ASN, specificando di aver disattivato la cellula di crisi a cui era stato affidato l'incidente.
La centrale di Marcoule è stata la prima centrale nucleare francese, nella Linguadoca-Rossiglione. La centrale possiede 3 reattori Ungg (una versione francese del Magnox inglese) da 79 MW totali. È stata la prima centrale nucleare francese, nello stesso sito esiste anche un altro reattore (il Nø1) costruito dal 1955 al 1956 da soli 2 MW e non utilizzato per la produzione elettrica.

Creato nel 1956 il sito nucleare di Marcoule, il primo della Francia, e' situato vicino al comune di Chusclan, nella regione della Linguadoca, zona turistica,
agricola e viniciola. Il sito dista da Nimes circa 45 chilometri e dall'Italia (Ventimiglia) circa 240 chilometri. La centrale ha tre reattori UNGG da 79 Mw totali, nessuno dei quali e' attivo: l'ultimo e' stato dismesso nel 1984. Nello stesso sito esiste anche un altro reattore costruito dal 1955 al 1957 da soli 3Mw e non utilizzato per la produzione elettrica. L'istallazione industriale e' gestita da Areva e dal Cea.

A Marcoule furono costruiti i reattori nucleari a uso militare per le ricerche destinate alla costruzione della bomba atomica francese: nel sito a pochi chilometri da Avignone il Cea ha poi messo a punto la filiera dei reattori a grafite-gas su cui inizio' lo sfruttamento civile dell'energia nucleare in Francia. Sempre a Marcoule si trova il reattore Phenix,
prototipo di reattore nucleare autofertilizzante della potenza elettrica di 250 Mw. Oggi la centrale, superata da altre strutture piu' moderne e quindi non piu' utilizzata per la produzione di energia, ospita impianti di dismissione di scorie nucleari.

La Protezione Civile in Piemonte è in allerta in seguito all'esplosione avvenuta nel sito nucleare francese di Marcoule. I tecnici dell'Arpa sono al lavoro con un monitoraggio costante, in grado di registrare l' eventuale più piccola variazione di radioattività. Al momento, rassicurano dalla Protezione Civile della Regione non si segnala nessuna variazione dei valori normali, ma in ogni caso non sarebbero possibili prima di 24-48 ore. Infatti i 257 chilometri di distanza da Torino al luogo dello scoppio - sottolineano gli esperti - in linea d'aria non equivalgono affatto ad analoga distanza su strada e, quindi, prima della mezzanotte di oggi non sarebbe comunque probabile già osservare dei cambiamenti. La situazione, osservano è del tutto analoga a quella che si creò con la nube di ceneri del vulcano Grimsvoth, in Islanda.

Ogni 10 minuti le sofisticate apparecchiature predisposte emetteranno le loro registrazioni e non è affatto detto che eventuali fughe radioattive si orientino verso il Piemonte o la Liguria e non in altre parti d'Italia o dell'Europa. Due i sistemi di monitoraggio in funzione: uno meteorologico, l'altro sul territorio. Il primo serve proprio per verificare se e come le correnti d'aria orienterebbero le eventuali particelle radioattive. Il secondo è capace di registrarne puntualmente la presenza in atmosfera o sul terreno.


fonte: affaritaliani.libero.it/green/nucleare_centrale_avignone_francia12092...
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