Controcorrente.

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borgiariccardo
00venerdì 2 marzo 2012 14:36
Pasolini.



Non tutti forse sanno che Michele Placido, da ragazzo si arruolò nella Polizia di Stato. Lo fece come tanti figli del sud, tra i celerini.

In questa veste partecipò alla battaglia di Villa Giulia a Roma, cercando, inquadrato, di far fronte all'organizzata e agguerrita protesta degli studenti borghesi della facoltà di architettura...... Credo sia stato il 1° Marzo del 1968 e tra questi ultimi studenti anche Giuliano Ferrara ed altri.

L'altro ieri sorridevo e riflettevo su una questione..... di come la vita sia una ruota, un cerchio in continuo movimento di cui nessuno, come dalle mie parti, si dice che possa affermare:...." di qua io non passo", nel senso, come dire... "A me non accadrà mai"......

Per citarne solo alcune, dopo la tragedia di Carlo a Genova e sull'autostrada a Michele, dopo gli scontri di Catania, dopo gli scontri degli indignati, mi sono potuto affacciare ad un cornicione diverso, scontato o, peggio deriso, non catalogato, non preso in alcuna considerazione.
In tv, ho semplicemente guardato negli occhi, protetti dalla visiera del casco, del carabiniere inquadrato dal cameraman, mentre in silenzio, ascoltava gli insulti rivolti non solo a lui, da un dimostrante della rivolta Tav.
Ho visto professionalità, ho visto tolleranza, calma, compassione anche. Erano due ragazzi, della stessa età circa che avrebbero benissimo potuto incontrarsi altrove e stabilire un'amicizia eterna ed invece.... Ho visto il coraggio del carabiniere e la stupida, gratuita incoscienza di chi protestava...... e mi è venuto in mente Pier Paolo, che all'epoca della Battaglia di Villa Giulia, si schierò apertamente dalla parte dei poliziotti, male armati anche per mancanza di fondi. In seguito a tale gesto, Pasolini sopportò un ulteriore isolamento anche all'interno del movimento, partito politico a cui apparteneva......


Ed oggi, vita che ruota attorno agli uomini, Michele Placido, grande attore e regista, può spendersi meravigliosamente in pubblico a recitare la poesia che Pasolini dedicò a quella giornata e ai poliziotti, che di seguito, aggiungo....


II PCI ai giovani!!

".. È triste. La polemica contro
il PCI andava fatta nella prima metà
del decennio passato. Siete in ritardo, figli.
E non ha nessuna importanza se allora non eravate ancora nati...
Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi
quelli delle televisioni)
vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio
delle Università) il culo. Io no, amici.
Avete facce di figli di papà.
Buona razza non mente.
Avete lo stesso occhio cattivo.
Siete paurosi, incerti, disperati
(benissimo) ma sapete anche come essere
prepotenti, ricattatori e sicuri:
prerogative piccoloborghesi, amici.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti!
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.
Quanto a me, conosco assai bene
il loro modo di esser stati bambini e ragazzi,
le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,
a causa della miseria, che non dà autorità.
La madre incallita come un facchino, o tenera,
per qualche malattia, come un uccellino;
i tanti fratelli, la casupola
tra gli orti con la salvia rossa (in terreni
altrui, lottizzati); i bassi
sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi
caseggiati popolari, ecc. ecc.
E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci,
con quella stoffa ruvida che puzza di rancio
fureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente,
e lo stato psicologico cui sono ridotti
(per una quarantina di mille lire al mese):
senza più sorriso,
senza più amicizia col mondo,
separati,
esclusi (in una esclusione che non ha uguali);
umiliati dalla perdita della qualità di uomini
per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare).
Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care.
Siamo ovviamente d’accordo contro l’istituzione della polizia.
Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!
I ragazzi poliziotti
che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione
risorgimentale)
di figli di papà, avete bastonato,
appartengono all’altra classe sociale.
A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento
di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte
della ragione) eravate i ricchi,
mentre i poliziotti (che erano dalla parte
del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque,
la vostra! In questi casi,
ai poliziotti si danno i fiori, amici.."


riccardo


rosarossa79
00venerdì 2 marzo 2012 16:34

In tv, ho semplicemente guardato negli occhi, protetti dalla visiera del casco, del carabiniere inquadrato dal cameraman, mentre in silenzio, ascoltava gli insulti rivolti non solo a lui, da un dimostrante della rivolta Tav.
Ho visto professionalità, ho visto tolleranza, calma, compassione anche. Erano due ragazzi, della stessa età circa che avrebbero benissimo potuto incontrarsi altrove e stabilire un'amicizia eterna ed invece.... Ho visto il coraggio del carabiniere e la stupida, gratuita incoscienza di chi protestava.



condivido ......

spesso vedo in chi protesta un esagerazione
si puo' protestare e non essere daccordo ma lo si puo' fare in altri modi
certo non tutti esagerano
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