Cutugno: «Io e il tumore»

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rosarossa79
00sabato 13 novembre 2010 14:42
Notizia del 12 novembre 2010 - 12:30

Il cantautore si racconta in prima persona sulle pagine di Ok Salute: l'operazione, la ricaduta, i lunghi mesi in ospedale e l'amicizia di un collega che «per me - dice - è stato come un angelo»
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di Libero News

A due persone deve la vita Toto Cutugno: al primario di urologia al San Raffaele di Milano, il prof. Patrizio Rigatti, che l'ha operato alla prostata quando c'erano già delle metastasi e ad Al Bano: «per me è come un fratello - svela Toto a Ok Salute, scrivendo di suo pugno la storia della sua malattia -, l’uomo che amo di più al mondo dopo mio figlio Nico. Fu lui, Al Bano, a convincermi a sottopormi a un controllo. Io non ne sentivo la necessità, non ne avevo voglia».

Sano, sportivo, mai un malanno serio: Cutugno non ci pensava proprio all'ipotesi di essere seriamente malato. Ma la diagnosi, sconvolgente, l'ha messo di fronte alla realtà. E ora, come accade a tanti altri vip, decide di parlarne pubblicamente per «invitare gli uomini alla prevenzione». Un percorso di guarigione lungo e travagliato, quello del cantautore, che dopo la prima operazione ha subito un paio d'anni dopo una ricaduta risoltasi dopo una degenza di più di sei mesi in ospedale.

«Sottoponetevi a un controllo sullo stato di salute della prostata - esorta Cutugno -. Basta un semplice esame del sangue. Sono stato un cretino, un deficiente a non pensarci! Se si interviene in tempo, ci si cura e si può anche guarire». Ora Toto sta bene, dice. E continua a pensare che «la vita sia bellissima».
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