_Stellamarina_
00mercoledì 5 agosto 2009 12:15
Vacanze all’insegna dei divieti. Al mare e in città. Le ferie non sono più un momento di evasione dalle costrizioni delle civiltà perchè ormai, sia le spiagge che le metropoli, sono costellate da proibizioni. Divieti spesso stravaganti e quasi impossibili da far rispettare. Vietato fare pic-nic in spiaggia, occupare con ombrelloni o sdraio la fascia di cinque metri dalla battigia, fare shopping in bikini, lavarsi nelle fontane, raccogliere conchiglie e fare massaggi. Ma anche stop ai mangiatori di kebab, ai masticatori di chewing gum e a chi passeggia per le strade indossando gli zoccoli. Infatti, non solo il bagnasciuga, ma anche le vie, gli spazi di relax come parchi, giardini e persino le scalinate, sono oggetto di regolamentazione delle città turistiche.
Le ordinanze
Spiaggia che vai divieto che trovi. E i rumori molesti sono in cima alle lamentele dei villeggianti delle città turistiche di tutt’Italia. Per questo nelle vie di Positano, Ischia e Capri non si può camminare indossando gli zoccoli. Anche se poi, la disposizione non viene fatta rispettare un granchè. E questo è il principale fattore di criticità delle ordinanze estive, insieme alla scarsa conoscenza dei divieti da parte dei turisti: chi arriva da fuori, quasi mai è informato sulle proibizioni imposte a livello comunale. Sempre a Positano un’ordinanza del sindaco impedisce i fuochi d’artificio durante le feste private, tranne il sabato, multandoli con una sanzione da 50 a 500 euro. I fuochi sono banditi dalla maggior parte delle spiagge italiane per scongiurare il rischio incendi. Restando in Campania, a Sorrento è vietato avvicinare in modo petulante i turisti per invitarli a cenare ai tavoli di bar o ristoranti.
I divieti più strani
Inoltre un’ordinanza vieta agli artisti di strada di sostare nello stesso posto per più di quindici minuti: bisogna spostarsi di almeno 500 metri. A Scario, in provincia di Salerno, è vietato girare per le strade in costume da bagno per questioni di decoro e a Maiori, sempre nel salernitano, è vietato riverniciare e pulire imbarcazioni sulla spiaggia. Ai turisti che visitano Venezia non è consentito sedersi sui monumenti della città per mangiare. A Viareggio, invece, ci si puo riposare in strada ma entro i limiti consentiti: è propbito appoggiare i piedi sulle panchine del lungo mare a qualsiasi ora del giorno. Sempre a proposito di panchine, a Voghera non ci si può sedere in più di tre persone dopo le 23 per non disturbare chi dorme. A Capri scegliere il posto sbagliato su cui sedersi può costare fino a 500 euro. A Genova, invece, non si può bivaccare nei vicoli del centro storico dalle 22 alle 6 del mattino. A Sanremo si possono sedere sul bordo di fioriere e fontane solo i baimbi sotto i 12 anni o gli over 60. Divieto di balneazione notturna, invece, a Capitello, in provincia di Salerno. Insomma, nella patria del diritto tutto è possibile, persino un’ordinanza che vieta ai bambini di fare i castelli di sabbia a Eraclea (Venezia).
In città
Siete per le strade del centro di Pordenone mentre litigate con il partner o un amico? State attenti: rischiate una multa da 25 a 500 euro perché qui, nellevie principali della città, sono vietati gli assembramenti di persone "che assumono atteggiamenti o fanno cose che non consentono la fruizione degli spazi pubblici da parte di altri cittadini". Anche se solo in due. E a Trapani dite pure addio ai gelati mangiati per le strade della città. Ma anche agli spuntini veloci, alle bevande, al buon latte di mandorla siciliano. Un’ordinanza del sindaco vieta "sostare per consumare cibo e bevande, banchettando e abbandonando rifiuti". Pena? Multa multa fino a 500 euro.
A Cortina d'Ampezzo e a Sanremo niente camper parcheggiati nelle vie cittadine. A Termoli il sindaco ha stabilito che tutti i vasi e le fioriere che occupano indebitamente il suolo pubblico vanno rimossi.
Gambatv
00mercoledì 5 agosto 2009 14:33
ormai a jesolo hanno anche recintato mezza spiaggia