Stappate a Montalcino le annate a cinque stelle 2006, 2007 e 2010
Tre grandi annate per il Brunello di Montalcino: il 2006, il 2007 e il 2010. Gli enologi le hanno potute assaggiare nel corso dell’edizione 2012 di Benvenuto Brunello, lo storico appuntamento con il grande rosso toscano. Durante l’evento si è svolta la presentazione di tre vendemmie “a cinque stelle”, il massimo del punteggio assegnato dalla commissione che valuta di anno in anno le vendemmie.
Si tratta del Brunello di Montalcino 2007, classificatosi al quarto posto assoluto nella classifica mondiale dei Top 100 stilata dalla rivista americana Wine Spectator, della Riserva 2006 e del Rosso di Montalcino 2010, due tra le migliori di sempre.
Un fatturato di oltre 150 milioni all’anno
Ad accompagnare le presentazioni ufficiali, una serie di dati molto rassicuranti sulle potenzialità di questo comparto d’eccellenza della produzione enologica italiana: in termini di fatturato, nel 2011 si è registrato un giro d’affari di 155 milioni di euro per le aziende produttrici, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Risultati che, secondo Ezio Rivella, Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, «dimostrano ancora una volta la forza di un territorio che è riuscito a innescare un ciclo economico positivo, dimostrando una grande capacità di autocontrollo»
Un 2011 a 4 stelle
Per quanto riguarda la vendemmia 2011, sono quattro le stelle assegnate dalla commissione, vale a dire un’ottima annata (seppur non tanto eccezionale da meritare il massimo dei voti).
Va detto che i cambiamenti climatici, e in particolare l’ondata di caldo che la scorsa estate ha colpito il territorio toscano, hanno costretto i produttori a rivedere i tempi canonici del raccolto, facendo anticipare di 15 giorni la vendemmia. La dimostrazione – come evidenziato dall’enologo Riccardo Cotarella – che «l’apporto umano dell’uomo è fondamentale, il vino da sé non viene». Cambiano i tempi, le condizioni meteorologiche, gli intervalli stagionali e solo l’occhio attento del vignaiolo, in grado di interpretare i messaggi della natura, può far sì che l’annata non perda in termini di qualità.
E per festeggiare la vendemmia 2011, è stata posata la tradizionale piastrella celebrativa, firmata quest’anno dagli stilisti della griffe d’alta moda Salvatore Ferragamo.
Il Leccio d’Oro
Durante la manifestazione sono stati inoltre conferiti i tre premi “Leccio d’Oro”, che dal 1994 vengono assegnati ai locali che hanno una carta dei vini con rappresentativa gamma di vino Brunello di Montalcino. Ad aggiudicarsi il premio, il Gaia Restaurant di Hong Kong per la categoria ristoranti, il Biondovino Wine Boutique di San Francisco per le enoteche e l’Antica Trattoria Suban di Trieste per le osterie.