I diritti umani sono universali?

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cherubina_g
00venerdì 13 gennaio 2012 12:44
Secondo il vostro parere si può parlare di universalità dei diritti umani quali il diritto alla vita o il divieto di ogni forma di discriminazione, ma nello specifico tra uomo e donna? Sono valevoli per ogni individuo che abita questa terra o discendono dalla cultura di appartenenza?
hidalove
00sabato 14 gennaio 2012 13:18
Dovrebbero essere universali insieme a quelli animali senza alcuna distinzione, unico diritto per tutti alla vita.
cherubina_g
00sabato 14 gennaio 2012 22:04
Ok parliamo del diritto alla vita.. allora perchè la pena di morte?
danila555
00domenica 15 gennaio 2012 00:18
Secondo me, razionalmente tutti noi riconosciamo i diritti dell'altro.
Quando però dobbiamo metterli in pratica, ci riesce difficile perchè metterli in pratica significa sentire l'altro con la pancia e non con la ragione. E questo è difficile perchè significa riconoscere l'uguaglianza (il nostro ego non vuole perdere il suo potere sull'altro), significa riconoscere che l'altro è come me, significa che devo amare l'altro come amo me stesso.

Per quanto riguarda la pena di morte il discorso credo che non sia così semplice, come non è semplice il concetto di uguaglianza tra uomo e donna. Secondo me, entrambi i discorsi andrebbero visti in una dimensione storica e ci vorrà tanto tempo prima che le cose possano cambiare. Un esempio a caso: sono quasi esclusivamente le donne che subiscono i maltrattamenti in famiglia, difficilmente è un marito che subisce le violenze da parte della moglie.
cherubina_g
00venerdì 27 gennaio 2012 22:26
Però sulla differenza tra uomo e donna mi rendo conto che diventa difficile trasmettere a culture diverse da quella occidentale concetti come quello della parità, o ancora prima del rispetto in quanto essere umano.
_Mamu_
00sabato 28 gennaio 2012 09:21
Che gran domandona Cheru! Una domanda da un milione di dollari e che i filosofi insegnano che ha più che ragione di esistere. In realtà è vero, quei diritti che chiamiamo universali sono nati da determinanti storiche e culturali ben precise, in linea di massima sono valori occidentali.. ciò che li rende universali è il fatto che siano ampiamente condivisi a livello internazionale, che siano stati firmati accordi, trattati, convenzioni nei quali quei principi di uguaglianza, di diritto alla vita, alla dignità umana, al rispetto dei bambini e delle donne, il diritto alla pace sono stati più volte ribaditi. Eppure questo basta? Quante volte i paesi "civili" fanno finta di non vedere e sentire perchè magari gli interessi economici non sono così allettanti?
Sapevate che sono stati fissati degli obiettivi a livello mondiale e si era stimato lo sforzo globale necessario per eliminare la fame nel mondo e garantire la vaccinazione e le cure mediche essenziali per tutti i bambini del mondo? ebbene, quelle somme vengono spese all'ordine del giorno in guerre ma quell'altro impegno, stimato e programmato e quindi fattibile, è stato lasciato disatteso.. Sappiamo come fare ma non lo facciamo.. allora si che è più che lecito chiederselo, sono diritti universali o sono solo enunciazioni di principio?
cherubina_g
00sabato 17 marzo 2012 09:14
Il corso sui diritti umani che ho frequentato è quasi finito, sto seguendo ora un lavoro dove dobbiamo simulare una sentenza sulla violazione del divieto d'ingerenza nella vita famigliare. Abbiamo affrontato il tema dell'allontanamento dei minori da situazioni difficili.. Le storie che ho letto sono agghiaccianti, genitori accusati ingiustamente, responsabili del servizio sanitario complici di accuse infondate.. abusi effettivamente riscontrati...
Questa è una mia piccola esperienza che però mi ha illuminata e mi ha realmente fatto capire quali fossero le mie aspirazioni.
Ho imparato molto, e ancora tanto vorrei imparare. volevo condividere con voi questa piccola esperienza
[SM=g2814932]
danila555
00sabato 17 marzo 2012 11:12
Re:
cherubina_g, 17/03/2012 09.14:

Il corso sui diritti umani che ho frequentato è quasi finito, sto seguendo ora un lavoro dove dobbiamo simulare una sentenza sulla violazione del divieto d'ingerenza nella vita famigliare. Abbiamo affrontato il tema dell'allontanamento dei minori da situazioni difficili.. Le storie che ho letto sono agghiaccianti, genitori accusati ingiustamente, responsabili del servizio sanitario complici di accuse infondate.. abusi effettivamente riscontrati...
Questa è una mia piccola esperienza che però mi ha illuminata e mi ha realmente fatto capire quali fossero le mie aspirazioni.
Ho imparato molto, e ancora tanto vorrei imparare. volevo condividere con voi questa piccola esperienza
[SM=g2814932]



Come sempre non sappiamo dove si trova la verità.
Ci sono famiglie in cui i genitori diseducano i figli, li maltrattano, ne fanno merce di scambio, e nessuno vede e nessuno denuncia.

Ci sono casi in cui, per uno schiaffo dato per correzione, un genitore si trova denunciato con tutte le conseguenze.

Sinceramente non so se effettivamente ci sono troppe ingerenze nelle famiglie. Probabilmente dipende da coloro che devono effettuare i dovuti controlli che non devono abusarne. [SM=g2815011]





_Mamu_
00domenica 18 marzo 2012 12:01
Scusatemi, mi sento un pò parte in causa in quanto assistente sociale anche se non lavoro in questo settore. Anni fa ho fatto un tirocinio e mi è capitato di vedere come vengono affrontate queste situazioni, il ruolo dell'assistente sociale, in collaborazione con psicologi, è di accertamento della situazione familiare e studio delle dinamiche affettive. Posso assicurarvi che le analisi sono scrupolose e tendono fin quando possibile a privilegiare il recupero della situazione perchè l'interesse primario è il minore ed è ovvio che riuscire a mantenerlo nel proprio nucleo familiare è il massimo cui si ambisce. Sono situazioni molto delicate che vi assicuro creano forti patemi d'animo nei professionisti che sono chiamati a prevedere cose non sempre prevedibili. Quando scoppiano i casi eclatanti è naturale puntare il dito, ma quella gente ci lavora quotidianamente, quotidianamente si fa carico di sofferenze e situazioni difficili. Non è un lavoro come un altro, per poco più di mille euro ci si porta dietro preoccupazioni per persone che impari a conoscere e responsabilità enormi. Non pensate sia una cosa che si faccia a cuor leggero, è gente che dietro ha una forte motivazione perchè è l'unico modo per poter reggere il tutto. Il mio è un piccolo sfogo di parte ma troppo, troppo spesso professionisti chiamati a svolgere un lavoro davvero pesante, solo ispettivo perchè poi le decisioni competono ai giudici, pagano colpe che non meritano per gli errori eclatanti e a volte nemmeno frutto di incompetenze ma davvero di situazioni non del tutto prevedibili di pochissimi..
danila555
00domenica 18 marzo 2012 17:25
Re:
_Mamu_, 18/03/2012 12.01:

Scusatemi, mi sento un pò parte in causa in quanto assistente sociale anche se non lavoro in questo settore. Anni fa ho fatto un tirocinio e mi è capitato di vedere come vengono affrontate queste situazioni, il ruolo dell'assistente sociale, in collaborazione con psicologi, è di accertamento della situazione familiare e studio delle dinamiche affettive. Posso assicurarvi che le analisi sono scrupolose e tendono fin quando possibile a privilegiare il recupero della situazione perchè l'interesse primario è il minore ed è ovvio che riuscire a mantenerlo nel proprio nucleo familiare è il massimo cui si ambisce. Sono situazioni molto delicate che vi assicuro creano forti patemi d'animo nei professionisti che sono chiamati a prevedere cose non sempre prevedibili. Quando scoppiano i casi eclatanti è naturale puntare il dito, ma quella gente ci lavora quotidianamente, quotidianamente si fa carico di sofferenze e situazioni difficili. Non è un lavoro come un altro, per poco più di mille euro ci si porta dietro preoccupazioni per persone che impari a conoscere e responsabilità enormi. Non pensate sia una cosa che si faccia a cuor leggero, è gente che dietro ha una forte motivazione perchè è l'unico modo per poter reggere il tutto. Il mio è un piccolo sfogo di parte ma troppo, troppo spesso professionisti chiamati a svolgere un lavoro davvero pesante, solo ispettivo perchè poi le decisioni competono ai giudici, pagano colpe che non meritano per gli errori eclatanti e a volte nemmeno frutto di incompetenze ma davvero di situazioni non del tutto prevedibili di pochissimi..



Sicuramente è come dici tu.
Ogni assistente sociale o psicologo o sociologo è prima di tutto una persona e, come tale, è soggetta anch'essa a sbagliare.
Ci sono comunque persone che NON VOGLIONO responsabilità.
Mi è capitato qualche anno fa di rivolgermi al mio capo d'istituto perché una alunna mi aveva raccontato cose abbastanza serie che avvenivano nella sua famiglia.
Il preside si è rivolto all'equipe socio-psico-pedagogica.
Gli è stato risposto che essi non possono andare dentro casa di nessuno.
Morale della favola? Abbiamo dovuto sporgere denuncia altrimenti nessuno avrebbe accertato la verità.

Credo comunque che, senza una denuncia l'equipe non può fare niente.


cherubina_g
00domenica 18 marzo 2012 23:42
Re:
_Mamu_, 18/03/2012 12.01:

Scusatemi, mi sento un pò parte in causa in quanto assistente sociale anche se non lavoro in questo settore. Anni fa ho fatto un tirocinio e mi è capitato di vedere come vengono affrontate queste situazioni, il ruolo dell'assistente sociale, in collaborazione con psicologi, è di accertamento della situazione familiare e studio delle dinamiche affettive. Posso assicurarvi che le analisi sono scrupolose e tendono fin quando possibile a privilegiare il recupero della situazione perchè l'interesse primario è il minore ed è ovvio che riuscire a mantenerlo nel proprio nucleo familiare è il massimo cui si ambisce. Sono situazioni molto delicate che vi assicuro creano forti patemi d'animo nei professionisti che sono chiamati a prevedere cose non sempre prevedibili. Quando scoppiano i casi eclatanti è naturale puntare il dito, ma quella gente ci lavora quotidianamente, quotidianamente si fa carico di sofferenze e situazioni difficili. Non è un lavoro come un altro, per poco più di mille euro ci si porta dietro preoccupazioni per persone che impari a conoscere e responsabilità enormi. Non pensate sia una cosa che si faccia a cuor leggero, è gente che dietro ha una forte motivazione perchè è l'unico modo per poter reggere il tutto. Il mio è un piccolo sfogo di parte ma troppo, troppo spesso professionisti chiamati a svolgere un lavoro davvero pesante, solo ispettivo perchè poi le decisioni competono ai giudici, pagano colpe che non meritano per gli errori eclatanti e a volte nemmeno frutto di incompetenze ma davvero di situazioni non del tutto prevedibili di pochissimi..



Ho effettivamente ritrovato le tue parole nei casi che ho dovuto studiare e conoscere. La nostra legge in materia di minori devo dire che è davvero degna di un paese democratico, applicarla talvolta diventa difficile. grazie per aver portato la tua esperienza!

_Mamu_
00lunedì 19 marzo 2012 10:26
Re: Re:
danila555, 3/18/2012 5:25 PM:




Ci sono comunque persone che NON VOGLIONO responsabilità.
Mi è capitato qualche anno fa di rivolgermi al mio capo d'istituto perché una alunna mi aveva raccontato cose abbastanza serie che avvenivano nella sua famiglia.
Il preside si è rivolto all'equipe socio-psico-pedagogica.
Gli è stato risposto che essi non possono andare dentro casa di nessuno.
Morale della favola? Abbiamo dovuto sporgere denuncia altrimenti nessuno avrebbe accertato la verità.

Credo comunque che, senza una denuncia l'equipe non può fare niente.






Si, immagino, proprio perchè è un ambito delicato si preferisce lasciare tutto in mano a chi deve per mandato istituzionale..

Del resto non sono pochi i casi di minacce agli operatori. Cheru mi ringraziava perchè ho portato la mia esperienza e allora vi racconto quest'ultima: l'assistente sociale meravigliosa con cui ho fatto il mio primo tirocinio anni prima era stata aggredita durante una visita domiciliare, con un pugno le avevano rotto la mandibola, io l'ho saputo da altre colleghe, a lavoro ha continuato ad essere precisa, incorruttibile e soprattutto piena di passione ed entusiasmo. Io sono orgogliosa di aver avuto il suo esempio e averle lavorato accanto perchè da li ho capito che anch'io amo questa professione. In ogni caso mi scuso per tutte le volte in cui abbondo con le manifestazioni d'affetto, mi riconosco, a volte divento pesante su queste cose, grazie per essere gentili con me [SM=g2814932]





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