Re:
rosarossa79, 20/09/2011 12.51:
credete sia in qualche modo legato questo discorso alla bulimia ?
La persona affetta da bulimia ha una tensione che concerne il rapporto con la madre e il lasciarsi nutrire dal suo amore e paura di perdere il controllo del nutrimento (sotto tutti i punti di vista).
La persona colpita da bulimia ha "deciso" che il rapporto con la madre non le ha dato il nutrimento di cui aveva bisogno, quindi non si sente amata dalla prima fonte d'amore, pertanto decide di essere "sbagliata".
Decide quindi di ritirare le radici dalla madre terra (fonte di nutrimento/madre) e percepisce il mondo attraverso un filtro di paura.
Dato che non si sente accettata, non si accetta. Per sedare la paura, mangia compulsivamente, ma questo alimenta ancora di più la paura di non essere accettata in un circolo vizioso di ansia e angoscia.
In più si innesca la paura di perdere il controllo nei confronti del cibo che determina il vomito autoindotto.
La tensione nasce anche dalla mancanza di autostima e dall'immagine di sé fortemente negativa oltre che dalla necessità di allontanare gli altri (vomito).
La persona affetta da bulimia deve permettersi di essere nutrita dall'amore della madre, sentirsi libera di essere se stessa e amata per questo e aprirsi all'accettazione di sé.
Per quanto riguarda l'anoressia, le cause sono simili.