L'ansia, disturbo molto diffuso

La persona affetta da ansia vive con la sensazione costante di essere minacciata da un pericolo incombente, vede minacce ovunque, ha paura di tutto.
Si riscontra familiarità del disturbo: l'individuo ansioso ha imparato dai genitori a vedere il mondo attraverso il filtro della paura.
In genere è accompagnata da affaticamento, difficoltà di concentrazione e di memorizzazione.
Il soggetto è incapace di vivere serenamente la quotidianità.
Cerca di sopperire alla mancanza di sicurezza controllando diverse aree della sua vita, senza però riuscirci e spesso arriva al punto di "paralizzarsi".
E' importante che la persona si riconnetta con l'energia delle sue radici e della madre, ritornando a sentirsi amata, nutrita e al sicuro, per vivere pienamente la sua vita.

per fortuna non soffro d'ansia ma dev'essere brutto

brutta cosa :(

e quando non lo si vive in prima persona e' difficile capire

sì può anche capire ovviamente bisogna possedere una certa sensibilità

immagino
credo sia importante dare serenita a chi ci soffre,stare troppo addosso forse peggiora un po'

diciamo che peggiora proprio:)

mi e' capitato spesso di parlare anche con chi minimizza la cosa come se fossero solo fissazioni e non un vero problema

rosarossa79, 23/11/2011 21.01:

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mi e' capitato spesso di parlare anche con chi minimizza la cosa come se fossero solo fissazioni e non un vero problema

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Siamo in una società in cui un problema fisico è compreso e la gente sta vicino alla persona malata ma un problema come l'ansia che non è visibile di fatto non è capito come si dovrebbe.
Veramente anche i medici sono superficiali, forse in questi ultimi tempi danno la dovuta importanza al problema, ma in passato veniva preso sottogamba.

danila555, 23/11/2011 21.56:

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Siamo in una società in cui un problema fisico è compreso e la gente sta vicino alla persona malata ma un problema come l'ansia che non è visibile di fatto non è capito come si dovrebbe.
Veramente anche i medici sono superficiali, forse in questi ultimi tempi danno la dovuta importanza al problema, ma in passato veniva preso sottogamba.

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il mio consiglio è di parlare con uno psicoterapeuta sconsiglio vivamente uno psichiatra