La Chiesa e la Mafia

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basettun
00giovedì 12 novembre 2009 17:21
Il Quotidiano della Calabria – 12/11/2009 – pag. 33

I vescovi italiani hanno approvato il documento “Chiesa e Mezzogiorno”, con il tema della criminalità organizzata a fare da fulcro. E durante la presentazione dello stesso documento, mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, la Conferenza episcopale italiana, ha ribadito che “non c’è bisogno di comminare esplicite scomuniche, perché chi vive nelle organizzazioni criminali è fuori dalla comunione anche se si ammanta di religiosità”. Un pronunciamento che è sembrato in controtendenza all’anatema lanciato circa tre anni fa dal vescovo Bregantini quando era alla guida della Chiesa di Locri. Padre Giancarlo, allora, inviò una lettera ai parroci della diocesi nella quale venivano scomunicati coloro che avevano commesso violenze, “coloro che sparano e uccidono e fanno abortire la vita dei giovani”.
Non sono pochi ora a chiedersi se una scomunica esplicita sarebbe stata preferibile contro i mafiosi.
Sul caso è intervenuto l’Osservatorio sulla legalità e sui diritti, ricordando che diversi prelati non si sono posti problemi a celebrare i matrimoni e i funerali dei mafiosi offrendo ai cittadini l’impressione sbagliata che la Chiesa rispettasse e temesse i “mammasantissima” e che a questi tutto fosse consentito. In questi casi, aggiunge l’Osservatorio, la Chiesa non ha certo sostenuto i tanti magistrati ed esponenti delle forze dell’ordine che, senza bisogno di ulteriori esortazioni,erano e sono impegnati contro la mafia.
Ha concluso l’ex vescovo di Locri: “Laddove non siamo stati all’altezza della proposta evangelica occorre operare una specie di verifica in umiltà. La Chiesa sente che la società italiana sta così profondamente cambiando che occorre convertirsi, ovvero diventare più profondamente evangelici”.
Ecco anche perché c’è chi chiede in questo momento di ribadire con chiarezza l’esclusione dei mafiosi dalla Chiesa: un messaggio per i mafiosi stessi, per i cittadini e anche per taluni prelati.


Nel caso del rapporto fra la Chiesa e la Mafia si avverte una lentezza ingiustificabile del Vaticano, ma sono sicuro che si arriverà alla scomunica esplicita dei mafiosi (basettun)


PS: Mons. Giancarlo Bregantini fu trasferito d'ufficio proprio quando stava combattendo in prima persona una battaglia contro la 'ndrangheta e aveva ispirato la fiducia di tanti giovani che si erano accostati alla Chiesa con questa speranza.

_Stellamarina_
00giovedì 12 novembre 2009 18:06
Già questo è un passo avanti....
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