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Che cosa si nasconde dietro al suo "mal di testa"
09:54 - “No, oggi proprio no: ho un mal di testa…”. Chi non conosce questa frase, emblema del rifiuto di fare l'amore da parte di lei? È solo perché l’idea di fare sesso con lui, o proprio “quel lui”, le fa passare tutte le voglie o c’è dell’altro? Uno studio rivela che, a quanto pare, c’è dell’altro.
Secondo i ricercatori della Wayne State University di Detroit (Usa) il motivo non sarebbe, per così dire, psicologico ma fisico. È tutta una questione di sangue che, non solo non è “bollente”, ma in quantità insufficiente. Cerchiamo di spiegarci: a quanto pare il cervello della donna che fa sesso spesso e volentieri è diverso da quello di chi invece lo evita come la peste, o ne ha poca voglia. E, come detto poc’anzi, è il sangue il vero colpevole. Difatti, le cellule cerebrali coinvolte nell'azione della libido non godrebbero dello stesso afflusso di sangue nelle donne con scarso appetito sessuale, rispetto a quelle con desiderio normale o intenso. Per questo motivo, dal cervello arrivano segnali che generano scarso interesse per il sesso.
Queste sono le conclusioni a cui sono giunti il dottor Michael Diamond e la sua equipe, analizzando il cervello di un gruppo di donne a cui erano stati fatti visionare dei film erotici. Le partecipanti erano 26, di cui 19 con diagnosi di disturbo da desiderio sessuale ipoattivo e 7 con normali pulsioni sessuali.
Per mezzo di una risonanza magnetica, i ricercatori hanno potuto scoprire cosa avveniva a livello cerebrale in risposta alle immagini riprodotte sullo schermo. Le donne che avevano normali pulsioni sessuali mostravano un maggiore afflusso di sangue al cervello; quelle che dicevano quasi sempre no invece non mostravano alcun afflusso particolare.
Il dottor Diamond, presentando i risultati dello studio alla conferenza annuale della American Society for Reproductive Medicine, tenutasi a Denver (Colorado), ha dichiarato che questo studio dimostra come dietro alle scuse per non fare sesso che può accampare una donna, vi possa essere un reale disturbo fisiologico.
“Essere in grado di identificare i cambiamenti fisiologici, fornisce importanti prove che ci troviamo di fronte a un reale disturbo anziché un costrutto sociale”, conclude Diamond. A dirla tutta, avremmo preferito che il motivo fosse solo legato a questioni psicologiche o di semplice poca, momentanea voglia, perché così le cose forse si complicano di non poco… Pensate che accadrebbe se da oggi in poi, lui, prima di intraprendere una relazione con lei, chiedesse di portare una lastra che attesti un “regolare afflusso di sangue al cervello”…
Luigi Mondo & Stefania Del Principe