Medicina convenzionale e Medicina alternativa

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cherubina_g
00lunedì 23 aprile 2012 18:21
Como, morta dopo 10 anni di tumore: indagato neurologo, la curava con creme omeopatiche

E' morta dopo 10 anni di cancro. Maria Nucera, 55 anni, si era affidata alle cure (omeopatiche) del suo medico di fiducia, il neurologo Pancrazio Pala. Lui le aveva sconsigliato di fare visite oncologiche e la curava con creme cicatrizzanti giapponesi a base di grasso animale, massaggi e psicofarmaci. La procura di Como ha aperto un'inchiesta dopo la denuncia dei familiari della donna, che morì nel 2010 quando il tumore oramai era incurabile.
Per il sostituto procuratore, che ha concluso le indagini, è omicidio colposo. Come scrive "Il Giorno", l'ipotesi degli inquirenti è che Pala abbia sottovalutato la malattia. Il neurologo avrebbe sfruttato il rapporto di fiducia contratto con la signora, dopo 20 anni di cura. Rapporto sfociato in sudditanza.

Il medico, da parte sua, si è difeso fornendo un'altra versione: per lui, la Nucera soffriva di patofobia, il terrore di avere malattie, e rifiutava il confronto con oncologi ed esami medici per paura di diagnosi nefaste.
cherubina_g
00lunedì 23 aprile 2012 18:41
Ho aperto questa discussione in riferimento a questa:

A proposito di parole

Da questa discussione si evince una diatriba molto sentita nel mondo medico, ovvero la medicina convenzionale da una parte sovvenzionata dalle case farmaceutiche e da medici senza scrupoli, dall'altra le cure alternative dove ci si affida a rimedi omeopatici con l'ausilio di una terapia verbale volta a stimolare l'autoguarigione.

Di base sono una persona contraria all'uso dei farmaci, cerco di curare i piccoli fastidi con i vecchi rimedi della nonna; non prendo antibiotici, insomma tutto sono tranne che una fans delle medicine.
Riguardo ai metodi alternativi sono però scettica, perché, se nel campo medico ci sono grandi multinazionali a speculare, in quello della medicina "naturale" può diventare facile imbattersi in "santoni" che con la sola imposizione delle mani alimentano false speranze e chiedono ai propri pazienti d'interrompere le cure mediche, proprio come nell'articolo sopra riportato. Sicuramente ci sono anche dei validi professionisti e su questo non dubito, però resto scettica.

L'essere scettica non significa che sapere che le case farmaceutiche siano truffaldine sia per me una scomoda verità. Ho seguito interventi di Beppe Grillo contro gli psicofarmaci che mi hanno un po' fatto drizzare le antenne. Ho seguito la vicenda della Clinica Santa Rita, dove i medici pur di avere rimborsi sottoponevano ignari pazienti ad interventi chirurgici notevolmente rischiosi e inutili. Allo stesso modo ho il terrore dei ciarlatani.

Se dovessi scegliere tra una medicina e l'altra resterei fedele ai metodi convenzionali.
rosarossa79
00lunedì 23 aprile 2012 18:42
io ho curato diverse cose con l'omeopatia
nulla di serio pero'
cherubina_g
00lunedì 23 aprile 2012 18:53
Infatti penso che finchè si tratti di problemi piccoli i rimedi naturali sono più che validi, però se per esempio avessi il diabete e il mio medico mi dicesse non fare più le iniezioni d'insulina lo manderei al diavolo.
mebahiah.
00lunedì 23 aprile 2012 22:08
L'omeopatia sicuramente non può curare ogni cosa e comunque funziona a lungo termine, idem per i fiori di Bach.
La medicina allopatica si, cura molte più cose ma gli effetti collaterali non mancano e a volte sono peggiori del male stesso curato.
Il discorso è molto ampio e complesso, i pareri sono e resteranno discordanti.
Per quanto mi riguarda evito più possibile di assumere farmaci, ovvio che se ho un'infezione dovrò ricorrere ad un antibiotico, ma per quanto posso cerco di capire la causa scatenante di lavorare su questa, e il più delle volte è di origine psicologica.
Abbiamo la mente che esercita un potere enorme, ma non dobbiamo far sì che prenda il sopravvento su noi.
danila555
00martedì 24 aprile 2012 19:36
Credo che nessun medico alternativo possa consigliare di sospendere le cure mediche tradizionali per le cure alternative.
Nessuno credo si prenda questa grossa responsabilità.
Anche perché se una persona non ci crede e non lavora su se stesso, la medicina alternativa non può fare nulla.
Se per esempio una persona soffre di disturbi allo stomaco, di qualsiasi natuta, dovuti a un'emozione negativa che si è fissata nel corpo e quindi fuori dalla coscienza (dovuto per esempio a una perdita di potere personale, a una rabbia repressa o a altre emozioni negative), se non entra in contatto con l'emozione repressa che ha sviluppato i sintomi della malattia, non la si riconosce e non la si riporta alla coscienza o consapevolezza, la guarigione non può avvenire.
Avviene solo se la persona riconosce le emozioni, le porta alla coscienza e le lascia andare.
In questo caso specifico, la cura allopatica può eliminare il sintomo solo momentaneamente. Ricomparirà dopo poco tempo perché non è stata eliminata la causa della malattia.
danila555
00mercoledì 25 aprile 2012 12:28
Inoltre è fondamentale in molte malattie, adottare una dieta vegetariana perché i batteri che causano le malattie proliferano in ambiente acido.
Se noi, attraverso i cibi che ingeriamo, riusciamo a mantenere l'ambiente dell'intestino basico, i batteri non hanno l'ambiente ideale per poter proliferare.
L'ambiente basico si crea ingerendo alimenti vegetariani.

Questo per dire che qualsiasi malattia arriva, se noi le diamo il permesso di arrivare, anche attraverso comportamenti e abitudini alimentari.
rosarossa79
00lunedì 28 maggio 2012 20:51
tgcom24
08:30 - I farmaci omeopatici piacciono sempre più agli italiani, tanto che lo scorso anno un connazionale su sei ne ha fatto uso. L'omeopatia è conosciuta ormai dalla gran parte della popolazione, per l'esattezza da oltre l'82%, anche se in molti casi si tratta di una conoscenza poco approfondita. Resiste inoltre una quota consistente di persone che si considera "lontana" o addirittura "ostile". Sono i risultati di un'indagine realizzata da DoxaPharma, presentata da Omeoimprese, l'associazione italiana che rappresenta il 90% delle aziende distributrici e produttrici di questo tipo di medicinali.
Un italiano su due è al corrente della provenienza naturale e dell'assenza di effetti collaterali dei farmaci omeopatici, ma vorrebbe saperne di più. Le notizie sulla medicina omeopatica, poi, vengono più dal passaparola di amici e parenti che dal ruolo scientifico di medici e farmacisti. Il 40% degli intervistati accetterebbe la prescrizione di un farmaco omeopatico dal proprio medico senza fare domande. Inoltre, tra gli abituali utilizzatori dei prodotti omeopatici è importante lo strumento del web per aumentare il livello di informazione.

La ricerca, che ha preso in considerazione un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta per mezzo di 1.100 interviste personali face to face, ha poi tracciato l'identikit degli italiani nei confronti della medicina omeopatica distinguendo cinque atteggiamenti a cui corrispondono altrettanti profili distinti: gli entusiasti, i favorevoli ma poco informati, i lontani e poco informati, i lontani assoluti e, infine, gli ostili.

Gli 'Entusiasti' rappresentano l'8,5% del campione. Sono molto informati, si fidano di questi prodotti e pensano che i medicinali omeopatici siano superiori ai farmaci della medicina classica. Sono presenti soprattutto nel Centro Italia e il 48% ha dai 25 ai 44 anni.

Poi ci sono i 'Favorevoli ma poco informati', che rappresentano il 26,2% del campione: vorrebbero usarli di più, ma ne sanno poco e sono convinti che questi prodotti costino troppo. Abitano soprattutto nel Nord Est e nel Centro Italia e il 43% ha dai 25 ai 44 anni.

I 'Lontani poco informati' sono il 32,1%, pensano che i medicinali omeopatici siano buoni solo per i problemi minori, ammettono una scarsa informazione e sono presenti in tutti gli strati di popolazione.

Infine i più restii: 'Lontani assoluti' (23,6%) molto presenti nel Sud e nelle Isole e gli 'Ostili' (9,6%), che ritengono di essere informati e che hanno un'estrema sfiducia verso l'omeopatia. Sono molto presenti nel Nord-Ovest (44%) e il 45% ha dai 25 ai 44 anni.
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