Uccisa funzionaria: killer poi si spara
Una funzionaria del Comune di Montecatini Terme è stata uccisa da un uomo che le ha sparato alla testa all'interno del municipio.
L'assassino è prima fuggito, poi, rifugiatosi in casa, si è tolto la vita. La donna è invece morta in ospedale: sarebbe stata uccisa con un unico colpo di pistola. L'omicidio è avvenuto nel suo ufficio. Lo sparo è stato udito dagli altri dipendenti comunali che sono subito accorsi nella stanza della dirigente.
Sono rimasti per lunghi minuti barricati nei loro uffici gli altri dipendenti del Comune di Montecatini che si trovavano all'interno del municipio nel momento in cui un uomo, intorno alle 16,15, ha sparato ad una loro collega uccidendola.
"Temevano che l'uomo fosse ancora all'interno della sede", racconta il sindaco, Giuseppe Bellandi. Il municipio è stato riaperto mentre le forze dell'ordine, dapprima in cerca dell'uomo che ha sparato, lo hanno poi trovato nella sua abitazione, senza vita. Secondo quanto appreso il killer era un ex dipendente comunale. Si è suicidato sparandosi alla testa. La dipendente uccisa si chiama Giovanna Piattelli, aveva 60 anni, era impiegata in Comune da molti anni. "Una persona stupenda - dice il sindaco Bellandi - di grande gentilezza e disponibilità, un'amica oltre che una dipendente".
Era stato licenziato nel 2004 per uno schiaffo
Il killer, il 55enne Silvano Condotti, era stato licenziato nel 2004 dal Comune di Montecatini, dove svolgeva la professione di autista degli scuolabus. Dopo aver ucciso la ex collega, l'uomo è rientrato nella sua abitazione, e si è sparato con la stessa arma. Il corpo senza vita è stato trovato dalla polizia. Ci sarebbero quindi incomprensioni e rancori risalenti ad anni addietro, alla base dell'omicidio-suicidio. All'epoca del licenziamento dell'autista di scuolabus il Comune era retto dalla Giunta guidata dall'attuale vicesindaco Ettore Severi. La procedura per il licenziamento era partita dalla denuncia di un genitore per uno schiaffo ad un bambino.
Killer ha lasciato un biglietto
Aveva lasciato un biglietto in cui prefigurava un progetto per vendicarsi del licenziamento dal Comune avvenuto nel 2004. La polizia ha trovato in casa di Condotti un breve scritto in cui l'uomo faceva riferimento alle persone da lui ritenute responsabili del licenziamento, fra cui l'ex sindaco Ettore Severi e la funzionaria Giovanna Piattelli poi uccisa. Nello stesso biglietto Condotti ipotizzava anche il suo suicidio: "Questa è la prima, poi verrà la parte più difficile".
tgcom