Oms: le lampade abbronzanti sono cancerogene

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_Stellamarina_
00mercoledì 29 luglio 2009 11:38
Voi fate lampade??? Cazzarola sentita un pò qui !!!
Mercoledí 29.07.2009 10:27

Le lampade abbronzanti sono "cancerogene": a lanciare l'allarme è l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha elevato la pericolosità dei raggi ultravioletti delle lampade da "probabilmente cancerogeni" (classificazione che risale al 1992) a "cancerogeni".

"L'uso di lettini solari è cancerogeno e causa di melanomi alla pelle e agli occhi", ha riferito Vincent Cogliano, il ricercatore che ha condotto gli studi. Il rischio di melanoma, il cancro della pelle, aumenta fino al 75 per cento quando l'uso di lampade abbronzanti inizia prima dei 30 anni, secondo lo studio pubblicato sul britannico Lancet
figurina
00mercoledì 29 luglio 2009 11:39
io lo dico sempre che fanno male [SM=x1729814]
rosarossa79
00mercoledì 29 luglio 2009 11:43
l'ho letto ma parla del lettino
figurina
00mercoledì 29 luglio 2009 11:46
ma la doccia non è la stessa cosa?
rosarossa79
00mercoledì 29 luglio 2009 11:54
non credo
altrimenti non facevano la spechifica credo.. cmq non ci sono neanche piu i lettini..
quelli durano 40/45 min..
ora te ne fanno fare al mx 15 min proprio perche di piu fa male
poi non so
figurina
00mercoledì 29 luglio 2009 11:56
ma credo che sia come tutte le cose non abusarne:)
_Stellamarina_
00mercoledì 29 luglio 2009 11:58
Io credo sia la stessa cosa.. nel senso i raggi sò sempre quelli no??
Anche se con una frequenza più bassa, ma a lungo andare... bho...
rosarossa79
00mercoledì 29 luglio 2009 11:58
va be che io poi ho un altra filosofia..non so' se fa piu male il sole o le lampade
rosarossa79
00mercoledì 29 luglio 2009 11:59
Re:
_Stellamarina_, 29/07/2009 11.58:

Io credo sia la stessa cosa.. nel senso i raggi sò sempre quelli no??
Anche se con una frequenza più bassa, ma a lungo andare... bho...




molto dipende anche da dove vai a farle,nel senso che ci sono dei filtri che ogni hanno vanno cambiati proprio perche se si consumano provocano danni.. il fatto e' che costano e i centri solari non cambiano ogni hanno
la mia estetista lo fa ecco perche farsi una lampada costa il doppio

Cassandra.
00mercoledì 29 luglio 2009 12:02
Ogni cosa va presa a giuste dosi, abusarne di certo non fa bene...così come per il sole, ma non farei una demonizzazione nè per sole nè per le lampade
_Stellamarina_
00mercoledì 29 luglio 2009 12:10
Nemmeno io .. hai ragione Cassandra, se dobbiamo metterci con questo fa male e l'altro pure.. non si vive più.
Il sole se preso nei giusti orari ... non fa male secondo me...
rosarossa79
00giovedì 12 novembre 2009 13:44
Brasile,no a tintarella artificiale
Esperti: "Aumenta tumori alla pelle"
La tintarella artificiale, quella che tanti amano esibire anche durante l'inverno, è da oggi proibita in Brasile. L'agenzia brasiliana di vigilanza della salute ha motivato il divieto grazie a uno studio dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), secondo il quale l'abbronzatura artificiale aumenta del 75% il rischio di melanoma alla pelle nelle persone sotto i 35 anni.

Sarà così proibito in Brasile l'uso, l'importazione e il commercio delle macchine a raggi ultravioletti per l'abbronzatura artificiale.
tgcom
rosarossa79
00mercoledì 6 giugno 2012 06:48
tgcom24
08:30 -
Gli esperti lanciano l'allarme: negli ultimi dieci anni è stato registrato un vero e proprio boom nei casi di melanoma.

Si tratta di una malattia subdola, che resta latente per anni e poi è capace di esplodere e portare alla morte in pochi mesi. Non è un tumore raro: i nuovo casi sono 7.000 all'anno, con 1.500 morti solo in Italia. La colpa della malattia è molto spesso legata ad abitudini sbagliate, come le abbuffate di sole, sia in spiaggia che nei centri di abbronzatura, e dall'uso errato dei filtri protettivi.
L'allarme viene da Paolo Ascierto, vicedirettore dell'Unità Oncologica e medicina innovativa dell'istituto tumori di Napoli "Pascale", dal congresso mondiale di oncologia Asco a Chicago.

"Negli ultimi dieci anni - spiega l'esperto - abbiamo visto un incremento del 30 per cento di casi di melanoma". L'esperto punta il dito soprattutto contro l'uso delle lampade abbronzanti: "Il loro utilizzo aumenta del 75 per cento il rischio di avere un melanoma". L'ideale, secondo l'oncologo, sarebbe "ridurre il più possibile l'utilizzo dei lettini e avviare una efficace campagna informativa sui rischi, che comprenda anche messaggi di 'warning' come per le sigarette, qualcosa come 'nuoce gravemente alla salute'". Contro la malattia la prima arma è la diagnosi precoce: "Se individuato in tempo il melanoma si può contrastare con facilità, perché rimane allo stato superficiale". Poi, però, le cose cambiano: se il tumore avanza l'unica terapia è farmacologica.

Anche in questo campo, per fortuna, c'è una buona notizia: un nuovo farmaco dimostra la sua efficacia nel limitarne la proliferazione, portando per la prima volta la sopravvivenza a superare i 13 mesi, la più alta mai raggiunta in un trial clinico per un melanoma metastatico. Il farmaco, a base di vemurafenib, è però causa di un paradosso: è prodotto in Italia, ma nel nostro Paese non si trova perché ancora non ne è stato autorizzato l'uso. Tutto questo, denuncia Ascierto "malgrado sia stato autorizzato dall'Ema europea a febbraio e sia regolarmente disponibile per i malati di Germania, Regno Unito, Svizzera, e Usa.".


Ma anche chi si tiene lontano da lampade e lettini solari, deve fare attenzione alle "full immersion" di raggi al mare e ai monti, alla ricerca della tintarella veloce concentrata nell'arco dei due giorni del week-end. Anche questo tipo di esposizione rappresenta infatti un fattore di rischio per i tumori della pelle.

Sotto accusa sono stavolta i comportamenti dei genitori che, attenti a proteggere i figli dall'esposizione ai raggi solari, ma molto meno verso se stessi. Il dato emerge da un'indagine condotta in Francia su 1.500 persone con e senza bambini, di cui 1.067 (748 con bambini e 319 senza) hanno riferito di esporsi al sole almeno 10 giorni all'anno.

Nel gruppo di mamme e papà emerge una sostanziale incoerenza: il 50% dei genitori insiste perché‚ il bimbo si protegga la testa con un cappello, ma appena il 23% dà il buon esempio indossandolo in prima persona. E mentre l'87% applica e riapplica regolarmente la crema protettiva al figlio, il dato crolla al 44% quando si tratta di spalmarla sulla propria pelle. Senza contare il fattore protettivo, significativamente più basso nei genitori rispetto ai figli.
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