Pedofilia, vescovi: non siamo polizia, nessun obbligo a denunciare

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Neongenesis
00venerdì 25 maggio 2012 15:15
Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei

CITTÀ DEL VATICANO - «Nell'ordinamento italiano il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale, né di incaricato di pubblico servizio, non ha l'obbligo giuridico di denunciare all'autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti di pedofilia». Lo affermano le linee guida della Cei elaborate dalla Cei per i casi di abuso sessuale da parte del clero e presentate oggi da monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei.

«Non possiamo chiedere al vescovo di diventare un pubblico ufficiale - dice monsignor Crociata - formalizzare la richiesta al vescovo di denunciare i casi di abuso vuol dire andare contro l'ordinamento, del resto su questo problema la cooperazione con la magistratura è un fatto ordinario. E' chiaro a tutti noi vescovi che bisogna collaborare con le autorità civili, ciò non vuol dire che noi si possa operare in modo difforme da quanto prevede la legislazione». Il Segretario della Cei ha anche detto che il vescovo, laddove si riconosca la fondatezza delle accuse, «può incoraggiare le vittime a rivolgersi alla magistratura».

«Il vescovo è responsable di tutto». Rispetto al fatto che poi le linee guida non prevedano l'istituzione - come in altri Paesi - di un vescovo responsabile a livello nazionale per il dossier abusi, Crociata ha ribadito che «in Italia non c'è bisogno di un'autorità terza per seguire questi casi, il vescovo è responsabile di tutto nella propria diocesi anche in questo campo». Crociata ha poi messo in luce il particolare rapporto che esiste in Italia fra i singoli vescovi e la Congregazione per la dottrina della fede, sottolineando che i vescovi spesso si rivolgono direttamente in Vaticano agli organismi competenti per la questione pedofilia.




Il mattino




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rosarossa79
00venerdì 25 maggio 2012 16:30
io trovo vergognosa la cosa
danila555
00venerdì 25 maggio 2012 23:38
Re:
rosarossa79, 25/05/2012 16.30:

io trovo vergognosa la cosa



[SM=g2814969]


_Mamu_
00sabato 26 maggio 2012 13:51
Senza parole..
Neongenesis
00sabato 26 maggio 2012 14:23


Se non sbaglio è la stessa chiesa che tanto venerate e che tanto esaltate
_Mamu_
00sabato 26 maggio 2012 15:41
La chiesa ha lati positivi e negativi,nessuno nega che abbia commesso errori e che li continui a commettere ma ciò non vuol dire che esistano solo gli aspetti oscuri.. la chiesa è un'istituzione che ci ha lasciato tanto culturalmente e umanamente, comprende persone che danno la vita per gli altri, che testimoniano una fede vera e sentita.. non va generalizzato nell'uno e nell'altro caso.. io la penso così, certo è che oggi è in corso una gran battaglia mediatica per abolirla del tutto e non lo trovo giusto per tutte quelle persone, come me, che ne sperimentano e vivono il lato pulito.
danila555
00sabato 26 maggio 2012 19:07
Re:
Neongenesis, 26/05/2012 14.23:



Se non sbaglio è la stessa chiesa che tanto venerate e che tanto esaltate



Non io.
Non ho mai venerato la chiesa come comunità, anzi ritengo che ha fatto molti errori proprio perché formata da esseri umani.
Il messaggio di Cristo non è lo stesso della chiesa.
Penso che la religione (cattolica in questo contesto) sia diversa dalla religiosità.
La religiosità non appartiene a alcun credo, è un modo di essere, un modo di rapportarsi agli altri, un sentire, un lavoro su se stessi che vede l'uomo in unione con Dio.



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