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E' un riflesso automatico "a specchio"
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09:00 - E' capitato a tutti: il nostro vicino di posto sul tram, al cinema o in ufficio, sbadiglia e non riusciamo a resistere allo stimolo di fare altrettanto. Lo sbadiglio è in grado in effetti di scatenare vere e proprie epidemie: quando ci si porta la mano davanti alla bocca in presenza di qualcuno, l'altro tende a reagire "a specchio", in preda ad una sorta di riflesso automatico.
Lo sbadiglio è un atto per lo più involontario, in cui si compie un’inspirazione lunga e profonda, seguita da un’espirazione con caratteristiche simili, che comporta una leggera accelerazione del battito cardiaco. Secondo alcune teorie, lo sbadiglio sarebbe da mettere in correlazione con un livello elevato di ossido di carbonio nel sangue: il respiro particolarmente profondo produrrebbe una maggiore ossidazione del sangue mentre l'espirazione seguente aiuterebbe il fisico a eliminare il sur plus di anidride carbonica. In questo modo di eliminerebbe anche lo stato di torpore.
Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di medicina del sonno dell'ospedale San Raffaele di Milano conferma l'alta contagiosità di questo comportamento. "Scatta un meccanismo di imitazione perché lo sbadiglio è una sorta di riflesso automatico". Lo sbadiglio non si propaga da uomo a uomo, ma si trasmette anche da uomo ad alcuni animali, ad esempio i cani, come segnalano gli esperti del Birkbeck College dell'università di Londra (Gran Bretagna), che hanno condotto uno studio su 29 animali per sperimentare l'effetto dello sbadiglio dell'uomo su Fido.
Lo sbadiglio, continua Ferini Strambi, "può essere espressione di noia e di eccessivo rilassamento. E c'è una condizione particolare che fa partire catene interminabili di sbadigli. Immaginate di essere nella sala buia o in penombra di un convegno. Quella è la condizione ideale per 'epidemie' di sbadigli. La ridotta luminosità fa rilasciare più facilmente la melatonina che favorisce il rilassamento. Così si è più portati a sbadigliare". E il rischio di contagiare l'intera platea è reale.
Lo sbaglio, però non è necessariamente collegato al sonno. Spiega ancora Ferini Strambi: "Sicuramente è una manifestazione di tendenza all'addormentamento, al di là del fatto comportamentale. E in questo caso lo sbadiglio si trasforma in una spia importante perché segnala una patologia".
Le categorie più a "rischio sbadiglio" sono due: "La prima è quella dei 'privati di sonno', che di giorno vanno incontro a sonnolenza. In questo caso lo sbadiglio è un meccanismo attivato per via della tendenza all'addormentamento". L'altra categoria, conclude lo specialista, è quella delle vittime delle apnee notturne. "Il sonno disturbato porta a un continuo sbadigliare diurno, e al rischio di addormentamento improvviso".