Test d'ingresso alle università: abolirli o estenderli per altri corsi?

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cherubina_g
00lunedì 6 settembre 2010 16:18
NAvigavo su facebook e ho visto che una mia conoscente ha condiviso un link dove partiva una petizione per abolire i test d'ingresso alle università difendendo il diritto allo studio.
Voi siete favorevoli o contrari?
Stefano$26
00lunedì 6 settembre 2010 19:25
Io li abolirei, sono una presa in giro e lo passano i meno meritevoli, ma più "fortunati" (ad avere genitori possedenti).
Terrei conto del curriculum di studio.
+cecily+
00martedì 7 settembre 2010 09:31
Se sono fatti in maniera adeguata hanno tutta la ragione di esistere. L'università non è la scuola dell'obbligo e il diritto all'istruzione lo si guadagna studiando. Se gli studenti tenessero veramente tanto allo studio non ci sarebbe l'immenso numero di fuori corso e scaldabanchi che c'è ora. Con corsi al primo anno impossibili da seguire per aule stracolme di gente che già al secondo anno si ritira. Un po' di sbarramento all'inizio garantisce un primo anno più sereno per tutti e la possibilità di essere seguiti meglio per chi ha veramente voglia di impegnarsi.
mcol
00martedì 7 settembre 2010 10:05
Tutti a lavorare!!!
[SM=g1882324] [SM=g1882350]
cherubina_g
00martedì 7 settembre 2010 15:26
Cecily condivido appieno la tua opinione, facoltà come medicina non possono essere alla portata di tutti, richiedono un impegno costante e capacità che secondo me non tutti possiedono.
(SissiM)
00martedì 7 settembre 2010 18:52
Io ho frequentato una facoltà "aperta" e poi una a numero chiuso. La differenza fra la qualità dello studio offerta nel secondo caso è abissale. E' insensato, se la struttura consente di ospitare poche centinaia di persone, ammetterne invece tre o quattro volte di più.
Ho seguito la polemica sui test di ingresso a medicina. E di cose da dire ne avrei tante.
Intanto non mi sembra fuori luogo che un medico abbia una buona cultura generale. Il lavoro che farà richiede anche la capacità di rapportarsi agli altri, non solo di saper fare il suo mestiere. Quindi non mi scandalizzo se nel test chiedono anche altro. Non mi sentirei sicura nelle mani di un dottore che non sa niente di storia o di letteratura.
In secondo luogo, basarsi solo sul curriculum scolastico avvantaggerebbe quelli che frequentano scuole larghe di maniche, o i soliti figli di papà, non quelli davvero meritevoli.
All'estero i test di ingresso sono la regola. Per esempio negli Stati Uniti sono comunissimi. E certo non si può dire che quelle siano Università scalcinate. Faremmo bene a prenderle come esempio.
Un'ultima annotazione. Fra quelli che vorrebbero l'abolizione dei test d'ingresso ci sono anche molti baroni. E se non piacciono a loro significa che gli creano problemi. Un ottimo motivo per tenerseli.
cherubina_g
00venerdì 10 settembre 2010 00:12
Sissi giustamente credo anch'io che una buona preparazione culturale non guasta, ma quando vado dal medico a me interessa che sappia curarmi e soprattutto che a livello umano non tratti me come un numero, ma come persona. Non m'interessa scambiare informazioni letterali con il mio medico, ma vorrei sentirlo più vicino, meno freddo e distaccato, purtroppo però questa dote non tutti ce l'hanno e in università non te lo insegnano. Tornando al tema della discussione, penso che non siano solo i baroni a richiederne l'abolizione, ma soprattutto chi per anni si presenta ai test e si vede passare avanti dal parente del medico di turno.. Probabilmente è la modalità che dovrebbe cambiare, magari al test associare anche un colloquio orale. Avere una commissione il più imparziale possibile e tanto, tanto controllo.
(SissiM)
00venerdì 10 settembre 2010 19:10
Re:
cherubina_g, 10/09/2010 0.12:

Avere una commissione il più imparziale possibile e tanto, tanto controllo.



Non so se adesso sia diverso; ma quando ho fatto io il test di ammissione era tutto computerizzato. Sul test non c'era il tuo nome, ma il numero che ti era stato assegnato, e le risposte le valutava un computer. L'imbroglio, quando c'è, e che qualcuno conosce prima i test, o che gli sia consentito di usare i telefonini per farsi dare le risposte corrette. Quindi le commissioni non c'entrano. Basterebbe una vigilanza seria, e magari quei dispositivi che impediscono l'uso dei cellulari.

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