cherubina_g
00mercoledì 21 aprile 2010 08:59
Condannato a 1 anno e 4 mesi
(ANSA) - FIRENZE, 19 APR - Un anno e 4 mesi di carcere per l'imprenditore di Fucecchio (Firenze) che nel 2008 sparo' uccidendo un ladro entrato nella sua abitazione. L'uomo e' stato dunque condannato, con rito abbreviato, per eccesso colposo in legittima difesa, mentre il pm aveva chiesto una condanna a 11 anni per omicidio volontario. Il giudice ha anche stabilito una provvisionale del risarcimento danni da 50 mila euro per il padre e la sorella della vittima, un albanese di 31 anni.
é lecito difendersi utilizzando un'arma secondo voi? ed è giusto condannare chi uccide per legittima difesa?
bullone65
00mercoledì 21 aprile 2010 15:02
La legittima difesa è stato sempre un argomento molto delicato. Una situazione in cui la difesa deve essere proporzionata all'offesa. Se un ladro entra in casa nostra, disarmato o armato magari di un coltello, per la legge non puoi ucciderlo. Non c'è alcun bene materiale che può essere paragonato alla vita di un individuo.. la cosa assume un aspetto differente qualora fosse stata la vita a rischio. Probabilmente se avesse sparato solo per immobilizzare il ladro ed assicuralo alla giustizia, la situazione avrebbe avuto un seguito differente.
+cecily+
00mercoledì 21 aprile 2010 15:33
Non conoscendo la dinamica dei fatti è difficile giudicare, ma quando un ladro viola la tua casa, la tua famiglia, credo che in quel momento scatti in una persona l'istinto di proteggerla che non è certo razionale, ma un impulso del momento.
basettun
00mercoledì 21 aprile 2010 22:04
Secondo me la legge che tratta la legittima difesa è sbagliata, il legislatore ha sbagliato e sbagliano i giudici che applicano la legge sbagliata. La legge dice che la difesa deve essere proporzionata all'offesa e mette perciò sullo stesso piano di valori la volontà dell'offesa e la necessità della difesa, il concetto è sbagliato. Inoltre, la legge prescrive l'equilibrio fra la difesa e l'offesa ma non tiene conto della circostanza che chi offende ha programmato mentre chi si difende è costretto ad improvvisare e nessuna azione improvvisata può eguagliare l'efficacia di una programmata.
Perciò, se mi sveglio e trovo una persona in casa, non penso che vuole rubare, penso piuttosto che voglia fare del male a me e ai miei familiari, mica mi ha avvisato prima che sarebbe venuto solo per rubare. Credo di essere legittimato, in questo caso, a difendermi dall'ipotesi che mi viene in mente per prima e non chiedo permesso di sparare, sparo e basta.
cherubina_g
00mercoledì 21 aprile 2010 22:24
Mi trovo d'accordo con Basettun.
bullone65
00giovedì 22 aprile 2010 08:41
Re:
basettun, 21/04/2010 22.04:
Secondo me la legge che tratta la legittima difesa è sbagliata, il legislatore ha sbagliato e sbagliano i giudici che applicano la legge sbagliata. La legge dice che la difesa deve essere proporzionata all'offesa e mette perciò sullo stesso piano di valori la volontà dell'offesa e la necessità della difesa, il concetto è sbagliato. Inoltre, la legge prescrive l'equilibrio fra la difesa e l'offesa ma non tiene conto della circostanza che chi offende ha programmato mentre chi si difende è costretto ad improvvisare e nessuna azione improvvisata può eguagliare l'efficacia di una programmata.
Perciò, se mi sveglio e trovo una persona in casa, non penso che vuole rubare, penso piuttosto che voglia fare del male a me e ai miei familiari, mica mi ha avvisato prima che sarebbe venuto solo per rubare. Credo di essere legittimato, in questo caso, a difendermi dall'ipotesi che mi viene in mente per prima e non chiedo permesso di sparare, sparo e basta.
E ci si becca 1 anno e 4 mesi(quando va bene) purtroppo.
_Stellamarina_
00venerdì 23 aprile 2010 12:50
Sono daccordo con Basettun. Nn è facile comunque giudicare il singolo caso o se davvero c'è stato un eccesso di leggittima difesa... ma comunque uno sconosciuto è entato in casa... e non è facile restare con le mani in mano...